Il bioeticista Singer, quando l’incoerenza è giusta
Noto per il suo animalismo, Peter Singer propugna una filosofia morale che avalla le tesi abortiste ed eutanasiche più estreme. Ma non le ha applicate quando si è trattato della madre malata di Alzheimer. A dimostrazione che l'ideologia è pura idiozia.
L’animalismo che avanza: i capodogli di Carl Safina
Il nuovo libro di Carl Safina, “Animali non umani”, nega la differenza tra uomo e animali. E a tal fine usa diversi termini indifferentemente (e strumentalmente) per gli animali e per l’uomo.
L’animalismo dolce di Martha Nussbaum
Secondo gli animalisti l’uomo sarebbe solo un animale particolarmente evoluto. Ora, con autori come la Nussbaum, si mira all’assimilazione concettuale animale-persona. Solo ricordando l’esistenza nell’uomo di un’anima razionale si possono confutare questi errori.
Bambini e animali, perché il mondo non capisce il Papa
Grande clamore mediatico per l'aneddoto raccontato da papa Francesco con cui condanna l'equiparazione tra bambini e animali domestici. È proprio questo il sintomo di una cultura triste, egoista e non più generativa, in cui la Chiesa appare come un corpo estraneo.
I cattolici che non saranno mai un Peter Singer
Il Premio Berggruen 2021, un milione di dollari, è andato a Peter Singer, animalista e bioeticista a favore dell’assassinio non solo dei nascituri ma anche dei neonati e degli adulti con deficit mentali congeniti. Gli onori per Singer e compagni stridono con le bastonate che il mondo riserva ai cattolici veri. Ma per loro ci sarà un altro premio.