Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giovanni da Kety a cura di Ermes Dovico
LUCE VS TENEBRE

I cattolici che non saranno mai un Peter Singer

Il Premio Berggruen 2021, un milione di dollari, è andato a Peter Singer, animalista e bioeticista a favore dell’assassinio non solo dei nascituri ma anche dei neonati e degli adulti con deficit mentali congeniti. Gli onori per Singer e compagni stridono con le bastonate che il mondo riserva ai cattolici veri. Ma per loro ci sarà un altro premio.

Vita e bioetica 18_09_2021

Partiamo dalla seguente notizia. Nel 2010 il multimiliardario Nicolas Berggruen fonda l’omonimo Istituto Berggruen. Se si va a leggere il sito dell’istituto si capisce subito da che parte sta: «Viviamo in un tempo di grandi trasformazioni. Dal capitalismo, dalla democrazia, all’ordine globale, le nostre istituzioni stanno vacillando. Il significato stesso dell’umano sta vacillando. Il Berggruen Institute è stato fondato nel 2010 per sviluppare idee fondamentali su come rimodellare le istituzioni politiche e sociali di fronte a queste grandi trasformazioni. Lavoriamo attraverso le culture, le discipline e i confini politici, coinvolgendo grandi pensatori per sviluppare e promuovere risposte a lungo termine alle più grandi sfide che l’umanità deve affrontare oggi». Le solite cose che sanno di zolfo: un nuovo umanesimo fatto di un po’ di transumanesimo e di un po’ di post-umano, l’anarchia come istituzione sociale, il sincretismo culturale, ossia il monopensiero, la religione del futuro et similia.

Questo istituto di recente ha insignito il bioeticista e animalista Peter Singer del Premio Berggruen 2021, donandogli un milione di dollari. Peter Singer insegna all’università di Melbourne, i suoi libri sono tradotti in qualche decina di lingue e scrive cose di questo tipo: «Alcuni esseri appartenenti a specie diverse dalla nostra sono persone; alcuni essere umani non lo sono. [...] E così, sembra che sia più grave uccidere, per esempio, uno scimpanzé piuttosto che un essere umano il quale, a motivo di un deficit mentale congenito, non è e mai potrà essere una persona» (Practical Ethics, Cambridge University Press, Cambridge 1993, p. 117-118). Singer è a favore dell’assassinio non solo dei nascituri, ma anche dei neonati e delle persone adulte che sono incapaci di esprimere funzioni elevate dell’intelletto. A questo signore sono stati donati, appunto, un milione di dollari, proprio perché l’Istituto Berggruen è della stessa ‘parrocchia’ di Singer.

A leggere questa notizia giustamente ci indigniamo (eccezion fatta per quegli ominidi che la pensano come l’animalista di cui sopra). Bene indignarsi, ma non stupiamoci. Si sa che il mondo premia i figli delle tenebre e condanna i figli della luce. Ed oggi questa tendenza premiale/sanzionatoria si è accentuata ancor di più, vedansi, tra i molti esempi, il referendum dei radicali sull’eutanasia che in breve tempo ha ricevuto centinaia di migliaia di sottoscrizioni (mentre i pro life erano occupati a scannarsi tra loro sulla questione vaccini) e la decisione dell’Ungheria di varare una legge al fine di difendere le anime dei più piccoli dalla propaganda Lgbt, Ungheria attaccata o, tuttalpiù, lasciata sola da quasi tutti i paesi dell’UE.

I cattolici, quelli veri, oggi stanno dalla parte sbagliata della Storia. Ce lo dicono quell’insegnante che si ritrova tutti i colleghi contro perché è critico verso Darwin; quella coppia di fidanzati che ha deciso di non convivere prima di sposarsi e per questo deve difendersi dalle accuse di “non volersi bene”; quella donna che ha deciso di non legarsi affettivamente a nessun uomo finché non avesse ottenuto la dichiarazione di nullità del suo matrimonio, posto che mai arrivi, e per tale motivo deve sopportare i rimbrotti della madre che la giudica troppo bigotta; quel gruppo di fedeli che partecipa alla Messa vetus ordo e che ora, più che mai, viene trattato come una setta fanatica dagli stessi correligionari; quello psicologo il quale sa che l’omosessualità è un fardello troppo pesante da portarsi addosso per tutta la vita e che quindi tenta di aiutare i propri pazienti omosessuali nel disfarsi di tale fardello, ma così facendo rischia di essere radiato dall’ordine; quella madre che protesta con un certo docente per i contenuti arcobaleno che suo figlio di 8 anni si deve sorbire a scuola e per questo finirà nella lista nera del prof; quella moglie che, in virtù solo del sacramento, tiene duro e non corre dall’avvocato per chiedere il divorzio anche se il suo matrimonio le pare Kabul e il marito un talebano; quel sacerdote che vestendo sempre in talare, parlando dell’Inferno, condannando l’aborto e il divorzio, menzionando anche altri concili oltre al Vaticano II, si preclude per sempre ogni carriera ecclesiale.

Ecco, tutti costoro - e molti, molti altri cattolici che potremmo definire con un termine prelevato dall’enologia come cattolici in purezza - non saranno mai un Peter Singer, celebrato e onorato da tutti; non riceveranno mai un milione di dollari, ma solo un milione di delusioni e bastonate. Non lasceranno alcun segno nel mondo, ma nel cuore di Dio sì. Il mondo, poi, li vedrà sempre come gli invisibili, gli sconfitti, gli inetti, i retrivi, gli stupidi, gli ingenui di questo secolo. Insomma, dei perdenti. Proprio come tanti Gesù in croce. Ma dopo la croce… verrà la Risurrezione.