Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico

Alfie evans


Alfie Evans e lo sviluppo del leviatano sanitario
ANNIVERSARIO

Alfie Evans e lo sviluppo del leviatano sanitario

Oggi come ieri. Sono passati tre anni da quando abbiamo sentito ripetere fino alla nausea il termine di “best interest” dallo Stato paternalista inglese per imporre quale fosse il regime sanitario migliore per il piccolo paziente Alfie Evans. Oggi come ieri, il sistema si fa dio e chi osa sfidarlo è visto come il bambino capriccioso, da ricattare all'occorrenza. Ma questo bimbo martire insegna come vincere la menzogna. 


Storia di Melody, nuova martire della sanità inglese
TACERE NON SERVE

Storia di Melody, nuova martire della sanità inglese

I coniugi Driscoll si sono opposti ai medici che hanno sospeso i farmaci alla figlia Melody: «Piangeva guardandoti per dire: perché non mi aiuti? Il nostro timore era di una morte per il dolore e così è stato». Dopo i funerali hanno dichiarato che «se ci avessero ascoltato, lei sarebbe ancora qui». Complice anche il silenzio di chi crede di uscirne dialogando.


L'ospedale che ha ucciso Isaiah ammette il suo errore
EUTANASIA INGLESE

L'ospedale che ha ucciso Isaiah ammette il suo errore

Come il papà di Alfie anche quello di Isaiah aveva accusato i medici di negligenza. Solo ora, dopo tre mesi e dopo un'indagine interna, l'ospedale inglese ammette: «Problemi specifici nel monitoraggio durante il travaglio hanno contribuito alla sua condizione. Ce ne scusiamo senza riserve». Il copione è identico: dopo l'errore sul paziente, invece che correggersi si preferisce eliminarlo.


Appeal of hundreds: «Thank you father Gabriel, now let's ring the bells for Alfie»
LETTER FROM THE FAITHFUL

Appeal of hundreds: «Thank you father Gabriel, now let's ring the bells for Alfie»

A letter/appeal to be signed: "The presence of Don Gabriele near Alfie comforts us. We need priests who, aware of their paternity and vocation, do not abandon us before evil and in the hour of death. We ask to ring the church bells for the baby during his funeral, certain that there are still many priests capable of shouting to the world the scandal of love".


Cosa ha permesso la morte di Alfie? Italia, non sei lontana
IN ITALIA E IN GRAN BRETAGNA

Cosa ha permesso la morte di Alfie? Italia, non sei lontana

Il governo italiano ha dato la cittadinanza ad Alfie Evans, per provare a sottrarlo alla legislazione inglese che ha messo a morte migliaia di disabili e anziani, ma l’anno scorso ha approvato la legge sulle Dat che normalizza l'omicidio per fame e per sete. Se non guardiamo veramente a quello che ha permesso la morte di Alfie, finiremo come la Gran Bretagna e vane saranno state le nostre proteste.


Mamma di 9 bimbi: «Anche mia figlia denutrita e disidratata»
GRAN BRETAGNA

Mamma di 9 bimbi: «Anche mia figlia denutrita e disidratata»

Cosa succede se l’alimentazione e l’idratazione diventano accanimento terapeutico come ora prevede la legge italiana sulle Dat? Non succede solo quanto accaduto ad Alfie Evans. Dopo Katie Roy, un’altra mamma inglese, Mary O’Callaghan, ha deciso di raccontare la sua battaglia, «affinché mia figlia, Bonnie Rose, sia idratata e nutrita come le spetta».

CRESIMA DEL PAPA A BIMBA MALATA: «UN'EUCARESTIA VIVENTE» - Chiara Paolini


Veglie per il compleanno di Alfie: perché preghiamo
IL PICCOLO MARTIRE

Veglie per il compleanno di Alfie: perché preghiamo

Attualità 09_05_2018

In decine di piazze italiane oggi si reciterà il Rosario per il compleanno del piccolo Alfie Evans, nato il 9 maggio del 2016. Preghiamo che la sua vita continui a portare frutto in noi, perché Alfie è nato e non morirà mai più. Ecco i luogi e orari delle veglie e uno stralcio del discorso della veglia delle Sentinelle in Piedi per comprendere l'importanza di far memoria di questo martire.


A migliaia sono già morti come Alfie: ecco perché
GRAN BRETAGNA

A migliaia sono già morti come Alfie: ecco perché

Ci si scandalizza quando si sente dire che Alfie è stato ucciso, ma il “Liverpool care pathway” ha previsto per anni la morte per interruzione dei sostegni vitali, con l'Alder Hey Hospital che trasferì la procedura sui bambini. Il presidente del National Institute for Health and Care Excellence aveva dichiarato che il protocollo continuava ad essere usato dai medici convinti di fare così il bene dei pazienti.


Le sentenze di Hayden? Ecco perché sono tutte uguali
NON SOLO ALFIE

Le sentenze di Hayden? Ecco perché sono tutte uguali

Il giudice Hayden ha deciso per la morte di diversi bambini e anziani. Qui, solo alcuni esempi in cui, come nel caso di Alfie, il giudice ha detto di capire il dolore delle famiglie mentre condannava i parenti alla morte per fame, sete o soffocamento nel nome del best interest. Per lui la vita di quelle persone era già finita. Peccato che quella di Alfie, per lui "futile", ha fatto vacillare il potere di una prassi eutanasica radicata.


Ecco come hanno fatto morire Alfie
UN SISTEMA EUGENETICO

Ecco come hanno fatto morire Alfie

Alfie ha retto la rimozione dei sostegni vitali, ma l'Alder Hey ha negato l'ossigeno portato poi al piccolo senza autorizzazione. Il piccolo non è stato alimentato per 36 ore e l'infezione al polmone non è stata curata ma era comunque stabile, tanto che Thomas era convinto di avere quasi un piede fuori dall'ospedale che ha negoziato il silenzio della stampa in cambio di più apporti vitali. Poco prima della morte al piccolo sono stati somministrati dei farmaci.
- English version: HOW ALFIE DIED: ALL THE FACTS
- INCREDIBILE NICHOLS: ATTACCA CHI HA DIFESO ALFIE, di Marco Tosatti
- «MI VERGOGNO DI ESSERE CATTOLICO INGLESE», di Jean Pierre Casey
LA LETTERA: Eugenetica, un darwinismo deviatodi Massimo Campostrini
- DOSSIER: LA BATTAGLIA DI ALFIE


Giudici contro la legge pur di uccidere Alfie
LINEE GUIDA

Giudici contro la legge pur di uccidere Alfie

Le linee guida del General Medical Council sul "miglior interesse" del paziente sono state contraddette da medici e giudici convinti che la morte del piccolo era la risposta alla sua vita. Inoltre, il documento specifica: «Non si dovrebbero formulare supposizioni ingiustificate in merito al superiore interesse di un bambino o di un giovane sulla base di fattori irrilevanti o discriminatori, come il loro comportamento, il loro aspetto o la loro disabilità».


Chi non difende Alfie non sa che siamo in missione
UTILITA' O COMPITO?

Chi non difende Alfie non sa che siamo in missione

Chi pensa che Alfie non abbia una missione fa domande banali: «Può respirare autonomamente?»; «Sarà in grado di parlare o camminare?». Anche il sistema inglese fa di tutto per piegare la vita di Alfie al suo programma di godimento della vità, utilità e piacere. Poi ci sono i suoi genitori che credono che sia mandato a svegliare i loro cuori all’amore. Anche noi dobbiamo scegliere.