Trump parla da tifoso contro lo sport politicizzato
Ennesimo scandalo: Trump avrebbe parlato male dei giocatori di football americano. Ma è vero? E' da un anno che, per la polemica contro il razzismo, i giocatori protestano mettendosi in ginocchio al suono dell'inno. Trump se l'è presa con la politicizzazione dello sport, come un qualunque tifoso.
Il silenzio dolce dello stadio per il suo cardinale
Una voce dall’alto dello stadio Dall'Ara di Bologna avverte che il gioco ha inizio con un minuto di silenzio. Quella che era una bolgia si fa muta. La morte entra nel campo della leggerezza. Allo Stadio, tutti onorano Caffarra.
Atletica, mondiali di Londra vittime dell'ideologia gender
Negli 800 metri femminili i primi due posti sono andati ad atlet* affett* da condizioni di intersessualità considerate patologiche dalla medicina, ma che la Federazione di Atletica Leggera è stata costretta ad accettare malgrado i livelli di testosterone paragonabili a quelli degli uomini. Una dimostrazione di quanto sia ridicola l'ideologia gender: a fare la differenza non è la percezione personale.
Totti, la fedeltà di un Peter Pan (anti)italiano
In un'Italia dove tutti tradiscono tutti, la favola di Totti ci insegna il significato della fedeltà e della volontà. Ma anche il limite di chi a 40 anni è ancora un Peter Pan che ha paura di diventare grande. Il Pupone ha incarnato vizi e virtù italiche, interpretandole da antitaliano, quello che dovrebbe essere un italiano se non fosse italiano. Ed è per questo che piace: ci insegna che l'eternità è un'evidenza tracciata nel cuore.
Hayden e il senso della vita che non si trova in un clic
Il mondo sportivo è in ansia per la sorte del pilota di Superbike Nicky Hayden, gravissimo dopo un incidente in bibcletta. Se si prova ad abbandonare quella pruriginosa mania da clic scopriamo che ci sono domande che dalla carne straziata possono levarsi al Cielo, non a Wikipedia.
Totti si ritira dal più bel gioco del mondo
Totti si ritira dal calcio allo scadere del contratto. Da un anno si polemizza su questa scelta della società. Spettava a lui decidere o alla As Roma? Ma la polemica è inutile, per noi spettatori, a cui non resta che ammirare uno dei più grandi giocatori italiani. In uno sport che è il "più bel gioco del mondo", una premonizione del Paradiso.
Parte il Giro numero 100, nel segno del ricordo
Tappe a Ponte a Ema (Firenze), città di Gino Bartali; e a Castellanìa, città natale di Fausto Coppi. I nipoti Lisa e Francesco raccontano alla Bussola i due nonni campioni. Con qualche sorpresa.
- SUL "TIMONE" DI MAGGIO, INTERVISTA A GIBI' BARONCHELLI
Ronaldo, Re Mida del business dell'utero in affitto
E' il più bravo, il più pagato e il più adorato: e ora per Cristiano Ronaldo si aprono le porte della seconda paternità con l'utero in affitto. Ma in fondo non è altro che uno dei tanti business che il campione gestisce e che gli consentono di guadagnare oltre 80 milioni di euro all'anno. Con un testimonial così, la gestazione per altri ha suo Re Mida vincente.
James e gli altri Contro l'aborto arruoliamo testimonial
Il fenomeno del Real Madrid si è dichiarato apertamente contro l'aborto e sostenitore pro vida. Come il giocatore di football Matt Birk. L'aborto non può essere considerato un dato ormai acquisito. Ecco perchè oltre che di testimoni, abbiamo bisogno di testimonials.
Cachet, virusfobia, infortuni: l'Olimpiade degli assenti
I migliori golfisti hanno snobbato i cinque cerchi per paura di Zika o per il cachet troppo basso, la regina degli ostacoli non si è qualificata. Assente per disinteresse la stella Lebron James, per altri obiettivi Contador e per ritardo di preparazione Federer. I tempo passa per tutti, anche per i miti.
Storie di fede sul podio olimpico della vita
Alcuni sono famosi, come il tennista Del Potro che ha eliminato Diokovic, altri sono leggendari come Michael Phelpls, molti altri ancora non hanno le copertine dei magazine, ma hanno tutti un tratto in comune: la loro fede. Si tratta della "nazionale" degli atleti di Rio 2016 che tra cadute e sacrifici non hanno mai dimenticato di essere chiamati a un destino più alto del podio.
Fede e Alex, cosa resta dopo la sconfitta
C’è un filo rosso alle Olimpiadi di Rio che lega le sorti di Federica Pellegrini e Alex Schwazer. Non quello teso all’arrivo, bensì quello della sconfitta. Un filo che lega questi due giovani atleti e che porta a meditare su quel dolore denunciato da entrambi. É il dolore di tutti quando falliamo nonostante ci abbiamo messo il cuore...