Modric, da profugo al Mondiale, confidando in Dio
Il nonno fu ucciso durante il conflitto serbo e lui con i genitori dovette conoscere l'esperienza dei profughi croati. Stasera, durante la finale mondiale con la Francia, Luka Modric giocherà la partita più importante della sua vita. Storia di un campione gracile che ha conosciuto l'umiliazione e il dolore della guerra senza mai smettere un attimo di confidare in Dio. Al quale oggi, comunque vada stasera, si affida perché sempre grato.
-LEGGI LE ALTRE STORIE MONDIALI: LUKAKU, TABAREZ, DALIC
L'acquisto di Ronaldo? Vietato farsi domande
Pare che il calcio abbia altre regole rispetto a quelle del mondo. E il tutto è giustificato dal fatto che lì ci vivono gli idoli delle masse a cui tutto è permesso. Anche la persona più morale, di fronte all'idolatria del CR7, portrebbe rispondere che "il calcio va da sé". Ma che sia così è un'illusione, basti pensare alle folle che raggiunge.
Dalic, il Ct croato che stringe il rosario in campo
Zlatko Dalic fu ministrante nella chiesa vicino a casa quando mostrare la fede cattolica era motivo di persecuzione. Da grande fece la guerra ed è convinto che la croce vada portata «con fortezza» e che «Dio è presente quotidianamente nella mia vita». Così il Ct tiene la mano destra in tasca per stringere il rosario benedetto a Medjugorje e con la sinistra dà indicazioni ai giocatori.
Tabarez, il Ct in stampella che ha educato l'Uruguay
La malattia che lo ha colpito nel 2016 per cui allena, grida ed esulta in stampella, ha gettato i riflettori sul Ct uruguaiano Oscar Tabarez, che però sono anni che vive la nazionale come la costruzione di una cattedrale. Perché quello che conta non è solo il talento «ma l'educazione» e perché «bisogna saper scommettere sulle persone». Per questo i giocatori per lui "si butterebbero" nel fuoco.
Le verità su Ronaldo che amiamo dimenticare
Si è costruito i figli con l'utero in affitto a sua immagine e somiglianza, dichiarando di insegnare loro «come diventare numero uno». Ma criticare il narciso Ronaldo è impensabile. E quando ci provò il pediatra ex presidente dell’Ordine dei medici che ricordò come non potesse essere d'esempio vista la sua immoralità di utilizzare una madre surrogata, fu prontamente zittito.
Lukaku, il campione belga in missione dall'età di 6 anni
Chi è il gigante belga che gioca con il cuore di un bimbo e la testa di un guerriero, senza vergogna di inginocchiarsi a pregare dopo la vittoria? Romelu Lukaku spiega la sua infanzia a pane e latte senza elettricità, la promessa fatta a Dio per cui «sin da piccolo mi battevo, al parco o a scuola, come fossi in finale» e la scommessa con il suo allenatore.
Baronchelli, quei 12 secondi guadagnati per il Cielo
Il ritratto di un ciclista dal talento immenso, ma che per appena 12 secondi non potè vincere il Giro davanti a Eddy Merckx. In Gibì Baronchelli, Dodici secondi il campione racconta la sua carriera di sportivo, ma anche il suo cammino di fede. Da comprendere anche alla luce di quella sconfitta che invece fu la sua vera vittoria.
Da Gerusalemme a Roma, le Crociate della Gazzetta
Il Giro d’Italia è partito ieri da Gerusalemme. Giro «della pace» lo hanno definito e il direttore della Gazzetta dello Sport, ricordando il traguardo finale a Roma, parla di «cammino delle Crociate all'incontrario». Un paragone più che azzardato se si guarda alla storia e non alla leggenda nera creata attorno alle Crociate
Liverpool-Roma, gemellaggio possibile per Alfie
Stasera c'è Liverpool-Roma. E Roma è la sede del Bambin Gesù, dove Alfie dalla città inglese che ospita la semifinale di Champions potrebbe arrivare. Un gemellaggio che non può essere solo una coincidenza. Ma un impegno per la vita. E che potrebbe vedere protagonisti i tifosi e i giocatori della due squadre. Aiutaci perché questo accada.
Gli atleti alle Olimpiadi 2018: "Chi crede è più forte"
Che la fede non sia un fardello, ma una relazione d’amore con Dio. Che chi crede ed è disposto a seguire la Sua volontà, sapendo che reca più felicità della propria, sia più libero, quindi più forte di fronte alle sfide, lo hanno testimoniato alcuni campioni delle Olimpiadi Invernali 2018 di PyeongChang che si sono concluse ieri.
Se a dopare i ciclisti sono anche i genitori
Nella sconcertante vicenda di doping che ha travolto la squadra di ciclisti dilettanti Altopack (6 arresti, 17 indagati), risalta il ruolo attivo che avrebbero avuto alcune famiglie degli atleti. «Per arrivare al successo, fanno finta di non sapere»: parla Ivano Fanini (Amore e Vita).
Carlotta, la forza di volontà in vasca
È rientrata nella sua scuola da trionfatrice Carlotta Gilli, la migliore atleta in assoluto dei Mondiali Paralimpici che si sono svolti a Città del Messico. Un esempio di forza di volontà e di attaccamento alla famiglia,