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La Polonia difende i confini dell'Europa. E l'Ue la affama
L’Europa approfitta della crisi ai confini europei e decide di affamare Varsavia. La Bielorussia, deliberatamente, spinge gli immigrati verso le frontiere europee orientali, soprattutto quelle polacche, per rappresaglia contro le sanzioni dell'Ue. Quindi la Polonia sta facendo gli interessi di tutti i membri dell'Unione. Eppure proprio ieri i maggiori partiti del Parlamento europeo inviavano alla Commissione la richiesta di sospendere il Recovery Plan, indispensabile per la ricostruzione dell'economia polacca dopo il Covid. E la causa è sempre la riforma della magistratura che, secondo i partiti europei, "viola lo Stato di diritto". E la prossima volta toccherà all'Ungheria.
L'Ue attacca la Polonia e difende l’aborto eugenetico
Il Parlamento europeo ha approvato, a larga maggioranza, l’ennesima Risoluzione per attaccare la Polonia e in particolare la sentenza del Tribunale costituzionale che vieta l’aborto eugenetico e metterebbe “a rischio la salute e la vita delle donne”. Ma la realtà dice tutt’altro.
Dietro la multa alla Polonia c’è l’Ue sovietica
Perché la Corte dell’Ue ha multato per un milione di euro la Polonia già impegnata a modificare le norme sulla giustizia? L’establishment comunitario non sopporta i valori cristiani del Paese, il cui Parlamento ha da poco messo in agenda una proposta di iniziativa popolare contro i dogmi Lgbt. E pure Solidarność, dopo un’altra multa, accusa l’Ue di fare “quello che fece Mosca in passato”.
La Polonia ha ragione, la democrazia in Europa è a rischio
Lo scontro sulla sovranità nazionale tra la Polonia e l’Unione Europea solleva la domanda fondamentale: il processo di integrazione europea dovrebbe portare alla creazione di un’entità sovranazionale al di sopra dei singoli Stati membri, oppure questi Stati dovrebbero conservare la loro sovranità e trasferirne solo una parte a Bruxelles? Di seguito la dichiarazione fatta sul tema dall’ex presidente della Repubblica Ceca, Václav Klaus.
L’Ue ricatta, ma la Polonia smaschera i giacobini europei
Con una lettera alle massime istituzioni comunitarie, Morawiecki spiega che il suo Paese non intende lasciare l’Ue ma nemmeno farsi schiacciare da un centralismo che calpesta le competenze nazionali, ignorando i trattati. Il premier polacco denuncia l’Europa dei «doppi standard», ricordando che le decisioni prese dalla Corte costituzionale in Polonia sono le stesse di molti tribunali supremi di Francia, Germania, Italia. Ma Bruxelles e Strasburgo confermano i loro pregiudizi: la von der Leyen dichiara che comunque la «Commissione agirà contro la Polonia». Macron e Merkel invitano al dialogo. Quale linea prevarrà al Consiglio Europeo?
- LA LETTERA DI MORAWIECKI (TESTO INTEGRALE)
Polonia, la Corte dice no alle angherie di Bruxelles
La Corte Costituzionale polacca ha stabilito che il diritto comunitario non ha un primato assoluto sull’ordinamento interno ma è limitato alle competenze delegate a Bruxelles. L’opposizione e i media agitano lo spauracchio della Polexit, che il Pis però esclude. E intanto l'Ue, da Sassoli alla von der Leyen, torna a minacciare.
L’UE vuole multare la Polonia. I giudici? Una scusa
La Commissione Europea ha chiesto alla Corte di Giustizia di sanzionare la Polonia con una multa quotidiana fino a quando non cambierà le norme sull’indipendenza dei giudici. Una richiesta inaudita e che non si spiega alla luce dei passi concilianti dei giorni precedenti sulla questione. La vera ragione del contendere rimane la dottrina Lgbt.
Giustizia e media, la Polonia affronta i diktat di Ue e Usa
Il governo polacco ha annunciato la volontà di eliminare la Camera disciplinare per i giudici (ma la presidente della Corte Costituzionale chiede nuove norme), disinnescando la procedura di infrazione prevista dall’Ue a partire dal 16 agosto. Approvata ieri la legge sulla proprietà straniera di mass media e tv, per la delusione di Tusk, Usa e lobby.
Il pregiudizio Ue contro Polonia e Ungheria
Polonia e Ungheria sono sotto accusa l'una per la legge "anti-Lgbt" e l'altra per una presunta violazione dell'autonomia della magistratura. Ma in Spagna e Austria i governi rispettano ancor meno la magistratura.
Il pregiudizio Ue contro Polonia e Ungheria
Polonia e Ungheria sono sotto accusa l'una per la legge "anti-Lgbt" e l'altra per una presunta violazione dell'autonomia della magistratura. Ma in Spagna e Austria i governi rispettano ancor meno la magistratura. E nessuno dice nulla.
L'Ue vuole imporre l'agenda Lgbt a Polonia e Ungheria
Procedura di infrazione per Polonia e Ungheria. La legge ungherese garantisce libertà di educazione e la Polonia permette l'adozione di "carte della famiglia" nelle sue regioni.