Fra Quirinale e governo inizia la lotta per la Finanziaria
Dopo il primo voto di fiducia, il governo Conte affronta la sfida vera. Non contro le deboli opposizioni, ma contro il "partito del Quirinale" fedele al presidente Mattarella e rassicurante nei confronti dell'Ue. Il monito del Presidente a Salvini, sul caso Diciotti è un primo avviso. La battaglia vera sarà soprattutto sulla prossima Finanziaria
Orban riunifica la destra. E divide i giallo-verdi
Viktor Orban, premier ungherese, può risultare determinante per cambiare gli equilibri politici in Italia. La Lega, assieme a tutto il centrodestra, al Parlamento Europeo voterà contro le sanzioni all'Ungheria, accusata di violazione dei valori fondamentali. I pentastellati, invece, voteranno a favore. Ed è l'ultima di una lunga serie di spaccature
Il razzismo della Bachelet, madrina dell'eugenetica
La Bachelet, proprio l'ex presidente cilena che accusa l'Italia di razzismo, quando era ministro della Sanità introdusse una legge sulla sterilizzazione (anche non volontaria) in Cile. Una norma direttamente ispirata ai progetti eugenetici del 1939, promossi da Salvador Allende, mito del socialismo che non disdegnava il razzismo dei nazisti.
I 100 giorni del governo Conte. Col fantasma di Conte
A prescindere da come la si pensi su Lega e Cinque Stelle, fa pensare molto il basso profilo tenuto dal premier Giuseppe Conte, balzato agli onori della cronaca più per una vacanza con la sua fidanzata e per la vicenda, ancora non chiarita, del concorso a cattedra (di diritto privato) alla Sapienza, che non per gli atti che ci si aspetterebbe da un capo di governo.
Ilva, quando i Cinque Stelle fanno retromarcia
L’accordo siglato due giorni fa al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico per il salvataggio dell’Ilva, da un punto di vista strettamente aziendale, può considerarsi positivo. Ma da un punto di vista politico resta una retromarcia clamorosa rispetto alle promesse dei Cinque Stelle che miravano alla chiusura di Ilva. E non è l'unico caso...
La magistratura svuota le casse della Lega
Il Tribunale del Riesame di Genova ha accolto il ricorso della Procura sul sequestro dei fondi della Lega. E adesso? Salvini dichiara che non si farà intimidire e raccoglie la solidarietà dei suoi alleati di governo, oltre che di Forza Italia e Fratelli d'Italia. Ma il suo partito ha le casse vuote, letteralmente. Ora nascerà un nuovo partito?
La rabbia dei genovesi si sta rivoltando contro il governo
Se ai funerali delle vittime del crollo del ponte Morandi, Di Maio e Salvini avevano raccolto applausi, ora qualcosa sta cambiando. Quelli che sono rimasti senza casa, protestano contro il sindaco Bucci e il governatore Toti. Ma iniziano a rivolgersi contro un governo bravo a fare annunci, ma che stenta a trovare soluzioni.
Immigrati in altri porti non italiani? L'Ue non ci sente
Il vertice dei ministri di Esteri e Difesa Ue di Vienna si è concluso con un nulla di fatto per il governo italiano. Moavero Milanesi e la Trenta chiedevano di sbarcare anche in altri porti europei (e non solo in Italia) gli immigrati recuperati dalla missione europea Sophia, nel Mediterraneo. Risposta negativa. Ma serve la missione Sophia? No.
I media sparano sul governo. Ma contano sempre meno
Il braccio di ferro con l'Ue sull'immigrazione, la preoccupazione per le questioni finanziarie e di bilancio, i malumori fra M5S e Lega: quasi tutti i quotidiani non ne lasciano passare una al governo Conte. Solo un paio di testate nazionali sono a favore, tutti gli altri contro i giallo-verdi. Ma quanto conta la stampa nell'era dei social network?
Ecco la nuova Europa voluta da Salvini e Orban
Milano è sotto assedio. Posto di blocco a Corso Monforte. Che succede? Succede che in prefettura si incontrano i due uomini più “cattivi” d’Europa: Matteo Salvini e Viktor Orban, il vicepremier leghista e il premier ungherese uniti da un argomento chiave, quello dello stop all’immigrazione clandestina.
IL GIOCO DI SALVINI di Ruben Razzante
Il gioco di Salvini: una politica dei due forni
Fino a quando durerà il gioco di Salvini? La sua è una politica dei due forni: da una parte governare con i Cinque Stelle in nome del cambiamento, puntando a superare in termini di consensi gli alleati pentastellati; dall’altra, alimentare il sistema di alleanze di centrodestra su cui si reggono i governi di molte regioni. Un equilibrio problematico
Coi magistrati e con Salvini. Cinque Stelle equilibristi
Qualcuno profetizza che l’esecutivo inciamperà presto sulla giustizia. Con Salvini indagato, i Cinque Stelle sono messi di fronte alla prova della coerenza, con quello che hanno sempre predicato (il giustizialismo). Ma Di Maio sa che non può lasciare il governo. Pena: uscire di scena. I Cinque Stelle resistono in un difficile equilibrio.