Si parla di famiglia e Repubblica apre il linciaggio
Basta partecipare a un convegno sulla famiglia per essere accusati di omofobia e condannati da Repubblica alla galera mediatica e al linciaggio politico. Succede a Milano dove la scrittrice Costanza Miriano, l'ex Pd Mario Adinolfi, il direttore di Tempi Luigi Amicone e padre Maurizio Botta sono nel mirino dei gruppi gay.
Prodi verso il Colle. Con la benedizione di Putin
Grandi manovre per la scelta dei nomi dei candidati alla presidenza, che potrebbero essere votati entro la fine di questo stesso mese di gennaio. In uno dei retroscena più intriganti, Berlusconi, con l'appoggio di Putin starebbero spianando la strada alla scelta di Romano Prodi.
«La pace è possibile». Ma di quale pace parliamo?
I pacifisti hanno trasfornato il concetto di pace nel semplice contrario di guerra. Con relative marce e bandiere arcobaleno. Ma per la tradizione cristiana, la pace è «tranquillità nell’ordine». E vi sembra che sia la realtà odierna? In passato non lo è stato, lo sarà in futuro, ma non in questo mondo.
Un Napolitano deludente passa la palla a Prodi
Napolitano chiude il 2014 con un discorso deludente, privo dei grandi temi dell'anno e carico di ovvietà. La cosa più interessante che ha detto riguarda il successore, descritto come un politico di lungo corso, stimato dalle istituzioni internazionali. Quindi: Romano Prodi. Spetta al Pd scegliere se seguirlo o meno.
Le mille zone grigie delle cooperative rosse
Caprotti lo aveva denunciato sette anni fa, ma non lo avevano ascoltato. Adesso l'inchiesta Mafia Capitale riconferma la stessa realtà: esistono intrecci fra le cooperative rosse e la malavita. Ma anche qui le notizie sono filtrate attraverso pregiudizi ideologici. Il problema delle cooperative è che nessuno le controlla.
Obama con la tiara, per Repubblica è l'uomo dell'anno
La fotografia mostra Obama sorridente con un gruppo di bambine con in testa una coroncina. Basta questo perché Repubblica incoroni il presidente Usa come paladino della lotta contro i pregiudizi di genere, quelli che impongono a bambini e bimbe giocattoli diversi. Fatine per lui e palloni per lei: il nuovo sogno americano.
Renzi e i marò, l'Italia a un passo dalla resa
Da parte dell'India, la vicenda dei marò è una montatura messa in piedi per creare difficoltà a Sonia Gandhi. Eppure, secondo fonti ben informate, il governo Renzi, invece di reclamare la liberazione dei due soldati, innocenti fino a prova contraria, si appresterebbe a "confessare" la loro colpa.
Benigni furbo e catto-comunista. Perfetto per il Quirinale
Modesta proposta per le forze politiche che si affannano a cercare un nome su cui far convergere i loro voti quando Napolitano lascerà, ingravescente aetate, la presidenza della Repubblica: Roberto Benigni. Pensateci bene, ha tutti i requisiti necessari per prestigio internazionale e caratura bipartisan.
Il gioco del Colle: Renzi punta sulla carta Prodi
Lo scenario che potrebbe profilarsi sul dopo Napolitano è più o meno il seguente. Renzi in prima battuta avanza una candidatura gradita anche a Forza Italia, ma l'ala antirenziana la boccia. Dalla quarta votazione, quando bastano 505 voti per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale, la "carta Prodi" potrebbe far uscire allo scoperto un disegno di cui si vocifera tanto in queste ore.
Matrimoni gay, l'Emilia rossa fa le prove
Registro delle coppie gay sposate all'estero. Sotto il Po pullulano le iniziative di Consigli comunali, anche micro, per forzare la normativa nazionale che oggi impedisce il riconoscimento di un matrimonio di persone dello stesso sesso contratto all'estero. Come? Con un'operazione di stress test.
Furio & Gianni, ecco il lato comico del castrismo
Furio Colombo e Gianni Minà, li conoscete? Entrambi giornalisti e scrittori, entrambi post comunisti faziosi e à-la-page. Ieri, per strana coincidenza, Gianni & Furio si sono incontrati: il primo intervistato dal Fatto Quotidiano, l’altro nella sua rubrica. A parlare, nel giorno della caduta dell’ultimo Muro, di Fidel e del Che.
"Assolti" Fazio e Annunziata, la par condicio così non va
L'Autorità garante per le comunicazioni, ha "assolto" Fabio Fazio e Lucia Annunziata, accusati di essere stati faziosi e di aver dato troppo spazio a politici di sinistra. Adesso, però, occorrono nuove norme sulla par condicio che assicuri alle forze politiche in campo di potersi proporre in Tv all’elettorato in modo equo.