Venezuela, per i vescovi non è più ora di dialogo
La delegazione della Conferenza episcopale venezuelana ha presentato al Papa un dossier sulle condizioni drammatiche della popolazione: l'82% soffre la fame, una criminalità endemica che uccide 29mila persone all'anno, più la violenta repressione di Maduro. Il paese è allo stremo. «Maduro è sostenuto da Russia, Iran, Cina, Cuba, il Papa ci può aiutare a livello internazionale».
La May perde la maggioranza. Ma la Brexit continua
Scene di ordinaria sorpresa nel Regno Unito. La premier uscente Theresa May aveva optato per la via rischiosa delle elezioni anticipate per ottenere una maggioranza più solida. Ma al voto, appena un mese e mezzo dopo, è addirittura riuscita a perdere la maggioranza. Gli europeisti perdono ancora di più. La Brexit continua.
Comey accusa Trump, ma non c'è la "pistola fumante"
Il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha esercitato pressioni sull’ex direttore dell’FBI, James B. Comey Jr., per insabbiare il “Russiagate”. Non essendovi riuscito, il 9 maggio ha licenziato Comey (ora sostituito da Christopher Wray). Chi lo dice? Il licenziato, Comey. E' la sua parola contro quella di Trump. Non c'è alcuna "pistola fumante"
Elezioni britanniche, la Brexit non interessa più
In Italia, in Europa in generale, queste elezioni anticipate britanniche vengono lette come un referendum sulla Brexit. In realtà gli interessi degli elettori che vanno oggi al voto sono ormai altri: la riforma dell'assistenza sociale agli anziani e il terrorismo. In entrambi i casi la May si è espressa male e rischia di giocarsi la maggioranza assoluta, data per certa fino a metà maggio.
Strage a Teheran, detonatore della faida nel Golfo
L’attacco terroristico al Parlamento iraniano e al mausoleo di Khomeini a Teheran confermano l’escalation della crisi in atto da anni tra il blocco sunnita guidato dai sauditi e dalle monarchie del Golfo e l’alleanza sciita guidata dall’Iran. In mezzo alla quale si inserisce anche la faida fra sunniti, fra sauditi (wahhabiti e salafiti) e Qatar (e Fratelli Musulmani). Un confronto molto ampio. Che coinvolge direttamente anche l'Europa, dove le parti in causa investono in modo massiccio per contendersi i fedeli musulmani.
Gli jihadisti della porta accanto
Youssef Zaghba, marocchino-italiano con madre a Bologna era il terzo uomo dell’attentato a Londra del 3 giugno. Dopo Anis Amri, lo stragista di Berlino ucciso da due poliziotti italiani a Sesto San Giovanni (Milano), ecco un’altra vicenda di terrorismo internazionale in cui l’Italia è direttamente coinvolta.
Hong Kong, indipendentismo contro memoria comune
A 28 anni da Tienanmen, la veglia in memoria del massacro si è regolarmente tenuta a Hong Kong, come avviene tutti gli anni dal 1990. Quest’anno la partecipazione è stata inferiore agli anni scorsi. I maggiori assenteisti sono stati i sindacati degli studenti vicini alla causa localista, che vogliono l'indipendenza dalla Cina.
Tutti contro il Qatar, Sauditi guidano la coalizione
Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Bahrein rompono ogni legame con il Qatar e lo relegano a un isolamento completo. Il casus belli, praticamente non c'è. E' un regolamento di conti fra sunniti. I Sauditi, forti dell'appoggio di Trump, vogliono far pagare al Qatar i suoi doppi giochi con Teheran e la sua sponsorizzazione dei Fratelli Musulmani. Ma come può finire questo nuovo conflitto nel Golfo?
Il jihadismo sta violando le sue stesse regole
A Manchester sono stati uccisi ragazzi e bambini, bersagli vietati dalla tradizione coranica. A Kabul, un camion-bomba ha provocato 90 morti all'inizio del mese di Ramadan, quando non si potrebbe combattere. E sabato un furgone ha fatto strage a Londra. Il jihad sta perdendo la bussola, calpestando le sue stesse regole.
Non si batte lo jihadismo finché non si comprende che il problema è l'islam
La premier Theresa May, dopo l'attentato a Londra, annuncia una nuova strategia contro il terrorismo. ma la strategia risulterà vana, se anche questa volta non si comprenderà che il terrorismo è islamico. Il sindaco di Londra ripete il solito slogan secondo cui i terroristi non sono veri islamici. Ma invece lo sono eccome. E godono del sostengo di buona parte della comunità musulmana nel Regno Unito.
IL JIHAD VIOLA LE SUE STESSE REGOLE di S. Scaranari
Missili per tutti Prove della nuova guerra fredda
Corsa agli armamenti missilistici di tutte le potenze. Non solo i nordcoreani hanno effettuato i loro test proibiti, ma anche americani e russi. Gli Usa hanno dimostrato l'efficiacia del programma anti-missili GMD basato in California. I russi rispondono lanciando il missile ipersonico Zircon, capace di bucare le difese. mentre in Corea del Sud i militari hanno dispiegato il sistema di difesa Usa THAAD senza dire nulla al presidente. Tira aria di guerra fredda.
Trump "decapitato". L'odio politico della sinistra Usa
"Uccidere Trump" è ormai un motto che va di moda nella sinistra. L'attrice comica Kathy Griffin mostra il presidente con la testa mozzata. Poi deve chiedere scusa e viene licenziata dalla Cnn. Non è solo lei il problema. Odio e delegittimazione del presidente Trump (e di Bush prima di lui) sono ormai diffusi.