Roma parla, ma il Sinodo tedesco non si ferma
Nessun comitato sinodale è superiore ai vescovi: i cardinali Parolin, Ladaria e Ouellet confermano a cinque presuli tedeschi perplessi che non sono obbligati a parteciparvi. Ma il fronte sinodale va dritto per la sua strada, replica mons. Bätzing.
Sarah: «Nessuno può vietarci di celebrare l'Eucaristia»
Nel suo nuovo libro - Catechismo della vita spirituale (Cantagalli) - il cardinale Robert Sarah indica un itinerario di conversione attraverso i sacramenti come strada per costruire un rapporto forte con Dio e servire una Chiesa in crisi di fede. Ponendo al centro l'Eucaristia, senza la quale non possiamo vivere.
Messina Denaro, arresto sotto la protezione di Livatino
Negli stessi giorni in cui il boss Messina Denaro veniva arrestato era in corso la straordinaria peregrinatio della reliquia del giudice ragazzino nei palazzi della politica. Il giudice Airoma alla Bussola: «Un segno provvidenziale, che riavvicina le istituzioni al sacro. Il beato Livatino è stato vittima dello stesso consenso che ha permesso la latitanza del boss. E oggi ci conferma che il suo sacrificio ha tolto la Chiesa alla mafia, inquadrando il fenomeno mafioso non nel sociologismo d'accatto marxista, ma come struttura di peccato».
Müller: «Mandato via dal Papa senza spiegazioni»
«Francesco mi abbracciò sul sagrato della basilica dicendomi di avere piena fiducia in me. Il giorno seguente mi disse: “Hai terminato il tuo mandato. Grazie per il tuo lavoro" senza fornirmi alcun motivo». Nel libro del cardinal Gerhard Ludwig Müller "In buona fede. La religione nel XXI secolo" (in uscita il 27 gennaio) il racconto dell'inattesa e sconcertante conclusione del suo ruolo di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Müller punta il dito contro il cardinale Maradiaga e il vescovo teologo amico di Bergoglio, Fernández. In anteprima alcuni stralci, per gentile concessione dell'editore Solferino.
«Vi racconto la famiglia Ulma, martire per amore del prossimo»
La famiglia culla della fede, l’infinita dignità del concepito, l’amore per Dio, fonte dell’amore per il prossimo. Il postulatore don Witold Burda racconta in un’intervista alla Bussola la storia dei coniugi Ulma e dei loro sette figli (uno nel grembo materno), uccisi dai nazisti per aver dato rifugio a otto ebrei. E spiega come si è giunti a riconoscere il martirio dell’intera famiglia.
Ex anglicano: «La sinodalità non vada contro la fede»
«Sul papato ci sono molti malintesi nell’anglicanesimo». Parla alla Bussola padre Nazir-Ali, ex vescovo anglicano e oggi cattolico, che sottolinea l’importanza dell’autorità. E sulla sinodalità avverte: «Non è solo consultazione. Chi viene consultato ha bisogno di essere catechizzato», in accordo al deposito della fede, senza cedere alle pressioni del mondo.
Benedetto XVI, padre e maestro in tempi di crisi
Pur avendo lasciato il pontificato da 10 anni, Joseph Ratzinger ci manca. E non solo come illustre teologo, vescovo, cardinale e pontefice, ma prima ancora come un riferimento certo, che ci invita a essere saldi nella fede e radicati nella preghiera per far fronte alla dittatura del relativismo.
Da Margherita d’Ungheria a Francesco II, quante aureole nobili
Scorrendo le biografie di principi e principesse, re e regine, si incontrano non poche figure di cui la Chiesa ha riconosciuto la santità o avviato la causa di beatificazione. Ecco una rassegna, non esaustiva: da santa Margherita d’Ungheria, celebrata oggi, a Francesco II delle Due Sicilie.
Benedetto XVI: "il fine della liturgia è Dio"
L'eredità liturgica di Benedetto XVI esprime in primo luogo il primato dell'adorazione, consapevole che l'autentico rinnovamento liturgico non passa per istruzioni e regolamenti né per una malintesa partecipazione. Di qui l'impegno per una "riforma della riforma", partendo dal proprio esempio nelle celebrazioni pontificie.
- L'EREDITÀ LITURGICA DI BENEDETTO XVI, di Uwe M. Lang
L'eredità liturgica di papa Benedetto XVI
"Non anteporre nulla all'opera di Dio": un passo della Regola benedettina che sintetizza efficacemente l'opera teologica e liturgica di Joseph Ratzinger. In quest'ottica si colloca anche il suo impegno per superare quella "rottura" postconciliare, manifestatasi soprattutto dopo il Vaticano II, riconciliando antico e nuovo in vista dell'eterno, e ispirando un autentico nuovo movimento liturgico. Pubblichiamo uno studio di padre Uwe Michael Lang apparso originariamente in inglese su Adoremus.
«Benedetto XVI ha strappato il Concilio dalle grinfie dei modernisti»
Ratzinger ha corretto gli errori e vanificato i tentativi dei modernisti di falsificare il Vaticano II, contrapponendo «alla loro ermeneutica della rottura la sua ermeneutica della continuità». La maggior parte dei teologi tedeschi lo odia anche perché Benedetto «ha preteso una de-mondanizzazione della Chiesa». La Bussola intervista lo storico Michael Hesemann, amico personale di Ratzinger.
- IL PAPA TEOLOGO SULLE ORME DI SAN PAOLO, di Graziano Motta
- DOSSIER: IN MORTE DI UN PAPA
Sant’Antonio Abate e gli animali, storia di un legame
Il riferimento al maiale manca nella biografia del famoso eremita scritta nel 357 dal contemporaneo Atanasio, suo discepolo. Esso si lega invece alla nascita, sul finire dell’XI secolo, dei “Canonici regolari di sant’Antonio di Vienne”. Un fatto che diede nuovo impulso alla devozione per sant’Antonio Abate e alla sua iconografia.