La storia del santuario di Fatima, tra arte e fede
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Il 13 maggio 1928 venne benedetta la prima pietra del santuario di Fatima, consacrato il 7 ottobre di 25 anni più tardi. Al suo interno si trova la Cappellina delle Apparizioni, costruita in corrispondenza del luogo dove la Madonna apparve ai tre santi pastorelli.
13 maggio 1917, Cova da Iria, presso Fátima, nel comune di Ourém. Tre bambini – Lucia dos Santos di 10 anni e i cugini Francesco e Giacinta Marto, fratelli di 9 e 7 anni – stanno giocando mentre portano al pascolo il gregge. Si trovano in un terreno di proprietà del padre di Lucia. Verso mezzogiorno, dopo aver recitato come d’abitudine il Santo Rosario, vedono due fenomeni luminosi, come due lampi, e poi una misteriosa e luminosa «Signora»: ha fra le mani la corona del rosario. È questa la prima apparizione della Vergine di Fatima ai tre pastorelli, la prima di un ciclo di sei, fino al 13 ottobre 1917. In quest’ultima la Vergine stessa chiederà di costruire una piccola cappella in quel luogo che diverrà per sempre famoso in tutta la Chiesa: «Cosa vuole da me?», le chiese quel giorno Lucia, come lei stessa riporta nelle sue Memorie. «Voglio dirti – le rispose Maria Santissima – che facciano qui una cappella in mio onore; che sono la Madonna del Rosario; che continuino sempre a dire il Rosario tutti i giorni».
Ancor prima del riconoscimento delle apparizioni, da parte del vescovo di Leiria, come «degne di fede» e l’autorizzazione del culto della Madonna di Fatima (ottobre 1930), tra il 28 aprile e il 15 giugno del 1919 venne eretta in quest’area una piccola cappella, che venne poi benedetta il 13 ottobre 1921. In quello stesso giorno fu celebrata anche la prima Messa. La cappellina venne abbattuta il 6 marzo 1922 per essere poi ricostruita: fu nuovamente inaugurata il 13 gennaio 1923. Da quel momento in poi, la cappellina fu oggetto di piccole modifiche mantenendo sempre l’aspetto originario. L’attuale tettoia venne inaugurata in occasione del primo viaggio di san Giovanni Paolo II a Fatima (12 e 13 maggio 1982). Durante l’anno mariano del 1988, la volta di copertura fu rivestita con legno di pino, proveniente dal nord della Siberia. È questo luogo il cuore pulsante dell’attuale Santuario di Fatima, al cui interno è stata appunto inglobata la Cappellina delle Apparizioni. In pochi metri quadrati vi è il “tesoro” più prezioso: la statua della Madonna di Fatima offerta nel 1920 da Gilberto Fernandes dos Santos, opera dello scultore José Ferreira Thedim, benedetta il 13 maggio di quello stesso anno.
Il piedistallo sul quale è appoggiata la popolare statua segna il luogo dove si trovava il leccio sul quale la Madonna di Fatima apparve ai tre pastorelli. Venne solennemente incoronata il 13 maggio 1946 dal cardinale Benedetto Aloisi Masella, legato pontificio. La corona d’oro – con 313 perle e 2679 pietre preziose – era stata offerta dalle donne del Portogallo il 13 ottobre 1942. Il 24 marzo 1984, la statua fu portata a Roma. Il giorno seguente, durante la celebrazione eucaristica presieduta da papa Wojtyła in Piazza San Pietro, avvenne la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. È in questo giorno che san Giovanni Paolo II consegnò all’allora vescovo di Leiria-Fatima, monsignor Alberto Cosme do Amaral, il proiettile che lo aveva colpito nell’attentato del 13 maggio 1981 e che verrà incastonato all’interno della corona della Madonna di Fatima.
Altra storia interessante è quella del santuario, progettato dall’architetto Samuel Gerardus van Krieken. Il progetto venne poi continuato da João Antunes. La prima pietra del santuario fu benedetta il 13 maggio 1928. La dedicazione avvenne il 7 ottobre 1953. In questo sacro luogo, tutto è immerso in un’austera aura di preghiera. La pietra calcarea bianca con cui è stato costruito ricorda la verginità di Maria. Il color bianco – chiamato «bianco di mare» – riesce a donare al fedele un incredibile senso di pace interiore. Il santuario – lungo 70,5 metri e largo 37 metri – si presenta al suo interno con una grande navata principale e due laterali che ospitano 14 altari. Ogni altare ha un bassorilievo di bronzo che rappresenta un mistero del Rosario. Il quindicesimo mistero è rappresentato nella volta del presbiterio. Sopra gli altari, le splendide vetrate policrome, opera di João de Sousa Araújo, a rappresentare le invocazioni delle litanie della Madonna. Colpiscono i colori: accesi, brillanti e vivi. Il presbiterio del santuario è stato ristrutturato nel 1995 dall’architetto Erich Corsepius. Al centro vi è l’altare maggiore, in pietra, sempre bianca. Su questo è stato trasferito un preziosissimo pannello d’argento che rappresenta l’Ultima Cena, già presente nell’altare originario. Spicca per la sua bellezza una pala d’altare, opera del già citato pittore João de Sousa Araújo, che rappresenta la Madonna di Fatima ritratta come una luminosissima fonte di luce che va incontro ai tre pastorelli.
Altro importante centro di preghiera del santuario è l’enorme piazzale che si apre davanti al suo ingresso. Sembra di intravedere l’abbraccio della Madre celeste ai propri figli, al popolo di Dio, nelle 200 colonne che circondano la grande piazza. Il progetto architettonico è di Antonio Lino. Sopra al vastissimo colonnato si ergono 17 statue di santi: alcuni di loro rappresentano le diverse congregazioni presenti a Fatima; altri, sono santi che nella loro missione apostolica hanno predicato soprattutto la bellezza della Vergine, il suo messaggio di amore e di pace.
Il punto più elevato è il campanile, alto 65 metri, sormontato da una corona in bronzo che pesa sette tonnellate. In cima vi è collocata una croce illuminata. Un carillon di 62 campane segna i momenti di preghiera del santuario: una musica soave invade la piazza, entrando forte nei cuori dei fedeli che si riuniscono nel piazzale per partecipare alle diverse funzioni che si svolgono all’aperto. Nella nicchia del campanile svetta una statua del Cuore Immacolato di Maria, benedetta il 13 maggio 1958, realizzata dal sacerdote e scultore americano Thomas McGlynn: l’immagine è stata scolpita su indicazioni di suor Lucia. Ed è proprio il Cuore Immacolato di Maria ad essere al centro dei pensieri di ogni fedele che viene in questo santuario dedicato alla Madonna di Fatima: un Cuore destinato a trionfare.
È venerabile suor Lucia di Fatima, una vita per il Cuore di Maria
Riconosciute le virtù eroiche di suor Lucia, la veggente di Fatima che visse la sua chiamata alla santità fin da prima delle apparizioni. E con la sua intera vita ricorda alla Chiesa e al mondo la necessità di convertirsi a Dio, rifugiandosi nel Cuore Immacolato di Maria.
I pastorelli di Fatima, una vita trasformata da Dio
Nel volume “I Pastorelli di Fatima” la psicologa e scrittrice Madalena Fontoura ripercorre la storia delle apparizioni, approfondendo la spiritualità di Lucia, Francesco e Giacinta. Il libro si concentra sull’attualità del messaggio della Madonna - dalla visione dell’Inferno al rifugio nel Cuore Immacolato di Maria - e sulle ragioni della chiamata dei piccoli.
“Vi racconto Giovanni Paolo II e il suo legame con Fatima”
L’attentato del 13 maggio 1981, la decisione di conoscere il Terzo Segreto una ventina di giorni più tardi e la collocazione, un anno dopo, del proiettile nella corona della statua della Madonna di Fatima in segno di ringraziamento. In occasione della memoria liturgica dei santi Giacinta e Francesco Marto, la Bussola intervista monsignor Pawel Ptasznik, tra i collaboratori più stretti di Giovanni Paolo II negli ultimi dieci anni del suo pontificato.
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