Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico

Attualità


Scampò all'attentato nel club gay: «Un monito che mi salvò»
LA STRAGE DI ORLANDO

Scampò all'attentato nel club gay: «Un monito che mi salvò»

Ricordate le critiche all’arcivescovo Luigi Negri che, di fronte all’attentato di Manchester durante il concerto di Ariana Grande (idolo delle adolescenti che nelle sue canzoni richiama volgarmente al sesso in ogni salsa), parlò di “vite sprecate” come giudizio sull’Occidente adulto incapace di comunicare un senso? Oggi a dargli ragione è proprio uno di questi ragazzi, sopravvissuto alla strage del Pulse, il night club Lgbt di Orlando.


«Io, falsa rifugiata, denuncio il business di trafficanti e coop»
IMMIGRAZIONE IN ITALIA

«Io, falsa rifugiata, denuncio il business di trafficanti e coop»

Pagò 5.500 euro un'agenzia russa per ottenere lo status di rifugiata. Elis Gonn racconta alla NuovaBQ: «Inventarono falsità sulla mia vita, mi presentarono come lesbica perseguitata. La commissione italiana ascoltava le storie degli immigrati e dava permessi senza verifiche. Nei centri di accoglienza ricevevamo una miseria al mese in abbonamenti. La gente parla di carità e atti umanitatri ma se nessuno denuncia è solo per paura dei trafficanti»


Prosciutto e grana, le inutili polemiche sulla dieta
ALIMENTAZIONE

Prosciutto e grana, le inutili polemiche sulla dieta

Un documento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel quadro della lotta alle malattie non trasmissibili ha provocato una stupida polemica sui nostri media, preoccupati per una inesistente messa al bando di formaggio grana, prosciutto crudo, olio e vino. Cogliamo l''occasione per educarci all'alimentazione.


Violenze islamiche sulle donne: il silenzio dei media
COME DICE IL CORANO

Violenze islamiche sulle donne: il silenzio dei media

La sharia e il corano considerano le donne inferiori, ma le peggiori sono le "infedeli" cristiane, per cui le giovani bianche vengono stuprate, le anziane picchiate e le bambine di tre anni violentate. E sebbene dati e rapporti governativi dimostrino che tali pratiche hanno una diffusione enorme in tutta Europa, l'Occidente femminista chiude gli occhi.


Bufale sulla Sindone? Eccome, sono tutte nel "falso" studio
FAKE NEWS

Bufale sulla Sindone? Eccome, sono tutte nel "falso" studio

Tesi a dir poco approssimative, esperimenti oltre il "bizzarro", mancanza di conoscenza e di fondamenti scientifici... questo e molto altro c'è nello studio rimbalzato sui media e che attribuirebbe elementi di falsità alla Sacra Sindone. Ma non è tutto: gli autori della ricerca, Borrini e Garlaschelli, non hanno mai fatto parte del team di scienziati che ha studiato il Lenzuolo di lino, anzi non l'hanno mai nemmeno visto da vicino. C'è altro da aggiungere?


Pozzallo, vittoria italiana o "strada per l'inferno"?
L'ANALISI

Pozzallo, vittoria italiana o "strada per l'inferno"?

Il caso del barcone con a bordo 458 immigrati clandestini trasbordati su due navi militari poi sbarcati a Pozzallo, si è risolto in un successo politico per l’Italia ma anche in una vittoria dei trafficanti, riusciti a dimostrare ai loro “clienti” che i porti italiani sono ancora aperti. Un approccio che il gruppo Visegrad ha già ribattezzato "una strada per l'interno". 


Instagram Tv: un nuovo modo per dire le stesse cose
MONDO SOCIAL

Instagram Tv: un nuovo modo per dire le stesse cose

Instagram nel corso dello scorso mese ha raggiunto la fantomatica cifra di un miliardo di utenti attivi al mese, andando a inserirsi di diritto tra i social network più utilizzati al mondo. È di settimana scorsa però l’ultimo provento in casa Menlo Park, in California: nasce la Instagram TV. Peccato che sia l'ennesimo modo nuovo per dire sempre le stesse cose. A quando la rivoluzione dei contenuti?


"Dalle botte alla salvezza: Dio mi ha voluto suo strumento"
LA STORIA DI UN SACERDOTE

"Dalle botte alla salvezza: Dio mi ha voluto suo strumento"

Picchiato da un padre alcolizzato, trovò pace dopo un viaggio a Medjugorje dove un pellegrino lo introdusse alla preghiera. Il giovane, allora lontano dalla Chiesa, capì che solo il perdono l'avrebbe guarito dalle ferite. Domandò la grazia con Rosari continui ma nulla pareva cambiare, finché la potenza di Dio fece irruzione con una misericordia miracolosa e lui divenne sacerdote. 


"Negro", la parola tabù di chi vuole comandare il pensiero
IL CASO MESTRE

"Negro", la parola tabù di chi vuole comandare il pensiero

Il caso del dentista vittima di un episodio di violenza "alla gogna" per aver usato la parola "negro". Chi l’ha stabilito che l’uso della parola «negro» è «dispregiativo»? Perché devono essere sempre i radical-chic a comandare sul linguaggio? Chi comanda sulle parole comanda sul pensiero e chi comanda sul pensiero comanda su tutto. Ma i cosiddetti moderati non l’hanno mai capito.


Narcos e Jihad, le bugie sull'estremismo in Brasile
REPORTAGE

Narcos e Jihad, le bugie sull'estremismo in Brasile

Guardare il reportage sulla diffusione del radicalismo islamico in Brasile della rete pubblica France 24 è utile a comprendere fino a che punto la stampa europea chiuda gli occhi su tale minaccia, in ossequio al dettame del politicamente corretto. La tesi del reportage è semplice: nella metropoli carioca si assiste a un incremento di adesioni a una versione radicale e intollerante dell’islam.


Perché tutti elogiano "Ek", l'allenatore nella grotta?
TAILANDIA

Perché tutti elogiano "Ek", l'allenatore nella grotta?

Il vice-allenatore Ekkapol Chantawong ha portato i suoi 12 ragazzini calciatori in una grotta proibita per un rito di iniziazione. E' questa l'origine della vicenda che ha tenuto tutto il mondo col fiato sospeso per 17 giorni. Eppure "Ek" viene descritto come un eroe. Anche se non c'è un "lieto fine". Il morto c'è stato: il soccorritore Saman Kunan


La retorica antirazzista copre le bande di violentatori
INGHILTERRA MULTICULTURALE

La retorica antirazzista copre le bande di violentatori

È da un pezzo che Rotherham è diventata sinonimo di scandalo per via degli abusi sessuali ai danni di oltre millecinquecento ragazzine bianche per mano di bande di pakistani e che per oltre un decennio sono stati nascosti sotto il tappeto: la paura di essere tacciati di razzismo è stato il freno inibitorio per ogni azione tesa a contrastare il fenomeno. E lo è tutt’ora.