Quarantena? È anche un'occasione da sfruttare
Pregare, spegnere la tv, leggere, riscoprire le relazioni. Sono alcuni dei modi per rendere la quarantena un periodo addirittura desiderabile. Ecco alcuni consigli per non subire passivamente questo tempo e per non vivere in isolamento.
“Io, prete in trincea con la febbre in aiuto di malati e medici”
"Senza famigliari presenti, i malati ricoverati vivono relazioni assenti. Ci siamo noi". La Bussola incontra don Maurizio, il cappellano dell'ospedale di Cremona, nel cuore dell'emergenza da Coronavirus: "Ho la febbre, sto aspettando il tampone". Paura? "No, penso a quella nonna che mi aspetta in reparto e non sa che il marito è morto. Si muore soli: ho portato la benedizione a persone già defunte". "Però i medici sono eccezionali: sosteniamo anche loro". Pregare? "Senza sosta. Prego che Dio non ci abbandoni alla morte e alla desolazione".
-CHIESE CHIUSE. ACCUSE RECIPROCHE TRA PAPA E VICARIO di Riccardo Cascioli
-L'EUROPEISMO DI FACCIATA DEI BUROCRATI UE di Ruben Razzante
-MANDIAMO A CASA LA LAGARDE di Romano l'Osservatore
-NAVI OSPEDALE PER EVITARE IL COLLASSO? di Gianandrea Gaiani
«Vivevo come un uomo: le terapie mi salvarono»
Il governo Trudeau vuole criminalizzare le terapie riparative e gli aiuti per chi soffre di problemi di identità sessuale e desidera riconciliarsi con il proprio sesso. Kathy Duncan ai legislatori: «Ho vissuto come un uomo per 11 anni e soffrivo, i sostegni della Chiesa mi hanno riconciliata con me stessa, ora sono in pace. Vietando questi percorsi sopprimete la libertà di scelta».
Navi-ospedale, una soluzione contro il collasso sanitario
Visto il numero crescente di contagiati che necessitano di terapie intensive, per non far collassare il sistema sanitario una possibilità (già adottata in campo militare) potrebbe essere quella delle navi-ospedale. Si potrebbero allestire in poche settimane e avrebbero il vantaggio di potersi trasferire rapidamente da una zona all’altra in base al bisogno.
Soli e senza Conforti: la morte al tempo del Coronavirus
Con le regole ferree imposte dagli ospedali e l'assenza dei famigliari, spesso per i malati delle terapie intensive mancano i conforti religiosi necessari. «Si muore soli». Il viaggio della Nuova BQ tra i cappellani lombardi: «Spesso arriviamo a benedire le salme dopo il decesso. Ci dicono di non andare nei reparti dei contagiosi, ma è surreale perché il prete dovrebbe stare là dove c’è la sofferenza. Medici e infermieri straordinari: anche loro hanno bisogno di noi».
Toh, anche il crocifisso di Don Camillo contro l’epidemia
La storia del cristianesimo è piena di miracoli legati a processioni di immagini e oggetti sacri. Ma non era mai successo che qualcuno si affidasse a un’immagine di origine cinematografica. Lo ha fatto in questi giorni (e non è la prima volta) don Evandro Gherardi, parroco di Brescello, che ha esposto sul sagrato il crocifisso di Don Camillo contro il coronavirus
Roma, chiese chiuse. Vogliono uccidere la speranza
In nome del "bene comune" tutte le chiese della diocesi di Roma sono state chiuse. E la presidenza CEI prospetta una simile soluzione per tutta l'Italia. Una decisione sconvolgente, senza precedenti, e totalmente irrazionale. E tutto questo mentre il decreto del governo lascerebbe la possibilità non solo di tenere aperte le chiese, ma addirittura di celebrare le Messe, a certe condizioni. Aggiornamento ore 13.00: Un nuovo decreto del Vicariato di Roma torna indietro sulla decisione di ieri pomeriggio e le chiese vengono riaperte. Presto un nuovo articolo che racconta le ultime ore convulse.
- IL BENE COMUNE NON È QUESTO. HA BISOGNO DI DIO, di Stefano Fontana
- DA CITTA' ETERNA A CITTA' DELLA PAURA, di Michael Severance
- SOLI E SENZA CONFORTI: LA MORTE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS, di Andrea Zambrano
- TOH, ANCHE IL CROCIFISSO DI DON CAMILLO CONTRO L'EPIDEMIA, di Rino Cammilleri
- LA PESTE E SAN CARLO, I VESCOVI PRENDANO ESEMPIO, di Ermes Dovico
- DOSSIER CORONAVIRUS
Da Città Eterna a Città della Paura
Cara Roma, ti supplico, torna a essere la Corona della Cristianità che sei stata creata a essere e a risplendere come essa. Non lasciar affondare la nostra unica grande barca nella tempesta del pessimismo.
Giovani trans: la scienza ammette di non avere spiegazioni
Giovani trans? La scienza non può offrire garanzie di alcun tipo. Il Royal Australian College of Physicians interpellato dal governo ha chiarito che «le prove esistenti sulla salute e sugli esiti dell'assistenza clinica sono limitate» e ha fatto capire che quella degli adolescenti Lgbt non è affatto un’esistenza felice.
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Il Volto Santo, vero antidoto al coronavirus (della paura)
In queste settimane di coronavirus, i dibattiti pubblici sono pieni di esperti che ci offrono pur utili consigli per far fronte all'emergenza. Ma chi parla della fede? Eppure la fede è una risorsa ineguagliabile non solo per i credenti, ma per l'intera società. Ecco allora che le suore dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires ci portano in dono il Volto Santo di Gesù, come scudo infallibile contro ogni Male e fonte inesauribile di Pace e di Speranza. E contemplando senza sosta il "Dio che tutto può", immergono l'Italia e il mondo intero nella Sua Misericordia.
- «COME IL VOLTO SANTO RIBALTO' LA MIA VITA», di C. Signorelli
- IL PRETE IN APECAR PER CONSOLARE GLI ANZIANI, di A. Zambrano
- PIU' MESSE, LA STRADA DEI VESCOVI POLACCHI, di E. Dovico
- IL PAPA AFFIDA L'ITALIA ALLA MADONNA, di N. Spuntoni
Matteo: «Come il Volto Santo ribaltò la mia vita»
Il dolore per una vocazione che non viene compresa, l'incontro con persone che lo spingono lontano dal Signore: Matteo ha solo vent'anni e dentro ha già un vuoto che lo divora. Ma per una serie di casi, per nulla casuali, il giovane finisce ai piedi del Volto Santo di Gesù e in quel momento accade qualcosa di straordinario, che cambierà la sua vita per sempre.
Green Deal e Covid-19, quante contraddizioni per l’Europa
L’annuncio della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di stanziare 25 miliardi per fronteggiare la crisi da coronavirus, è una vergogna se paragonata ai 100 miliardi annui stanziati per il Green Deal. Inoltre, il denaro per l’epidemia verrà preso in parte dagli Stati e in parte dai fondi strutturali, che servono allo sviluppo dei singoli Paesi. Insomma, un altro segno della distanza tra Bruxelles e popoli.