L’orazione di Pier della Vigna. Diciottesima puntata
Diciottesima puntata della video-rubrica "All'Inferno con Dante" a cura di Giovanni Fighera.
Biden prepara la sua guerra lampo: 10 giorni di ordini esecutivi
Cosa ci attende con la nuova amministrazione? In una nota del capo di Gabinetto, Ron Klain, leggiamo che le priorità del nuovo presidente saranno affrontate a colpi di ordini esecutivi, nei primi 10 giorni di governo. Saranno affrontate le "quattro crisi" da "risolvere con provvedimenti urgenti": Covid, crisi economica, clima e crisi razziale
I vescovi denunciano il comunismo. Nessuna sponda dal Papa
Perché Bergoglio nel videomessaggio di ieri al clero e ai vescovi venezuelani parla di fratture e agende occulte? La risposta potrebbe trovarsi nell’ultima Esortazione pastorale della Conferenza episcopale venezuelana, in cui i vescovi hanno alzato la voce contro il comunismo. Il discorso del Papa invece potrebbe essere un appello ai vescovi a non continuare la denuncia frontale contro il regime, in evidente contraddizione con la Santa Sede.
Gli Usa si ritirano, lasciando l'Afghanistan nel caos
L'amministrazione Trump lascia in Afghanistan appena 2500 uomini, troppo pochi per affiancare l'esercito regolare afgano nella sua guerriglia contro i talebani. A seguito degli accordi di Doha, il ritiro statunitense dovrebbe continuare fino a maggio, se confermato da Biden. Ma i talebani non hanno deposto le armi. Anzi: attaccano ovunque.
“Wyszyński difese la Chiesa e la Polonia dal comunismo"
Il 2021, per decisione del Parlamento, sarà celebrato in Polonia come l’Anno del cardinale Wyszyński, futuro beato. «Il Primate ci ha condotti attraverso i tragici anni del comunismo», rivelandosi «l’uomo della Provvidenza». Imprigionato dal regime rosso, «sopportò tutto eroicamente». «Lavorò fianco a fianco con Wojtyła e alla sua elezione a Papa disse: “È stata la Madonna a farlo!”». La Bussola intervista l’ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede, Janusz Kotański.
Dai divieti al terrore: la triste fine del liberalismo
La prima crepa nel principio di libertà di espressione furono i divieti di ricostruzione del fascismo. La seconda arrivò con il negazionismo e la Legge Mancino. Ma quel che ormai ci si è spalancato di fronte è un mondo in cui il liberalismo è arrivato alle sue estreme conseguenze: ognuno ha il «diritto» di fare quel che gli pare e chi ha qualcosa da obiettare è meglio per lui se tace, sennò c’è prima la gogna, poi il linciaggio e infine la galera. E in fondo alla discesa liberale c’è il Terrore.
Trump lascia su santità della vita, libertà religiosa ed educativa ma anche sui poveri
Gli ultimi tre atti di Trump ricordano agli americani “che non ci sarà prosperità finché l’aborto non avrà fine e ciascuno sarà considerato un figlio di Dio”, che le famiglie povere devono ricevere aiuti per l’educazione dei figli, che senza libertà religiosa non c’è democrazia. Ed elenca i provvedimenti presi in questo senso. A dire che il suo operato si muoveva su una convinzione profonda, ma la prima a non capirlo è stata la Chiesa nonostante gli ultimi che lui ha difeso.
- VIA DALL'AFGHANISTAN di Gianandrea Gaiani
- LA GUERRA LAMPO DI BIDEN di Stefano Magni
La democrazia è ben altro che la conta dei voti
Il voto in Parlamento, con la caccia ai "responsabili" per poter mantenere il governo, dimostra che l'Italia è tenuta ostaggio dalle cosiddette regole democratiche. In realtà tale situazione dimostra tutta l'inconsistenza del nostro sistema democratico.
RS muore di fame, condannato da un giudice di Soros
Sono ormai le ultime ore di agonia per RS, a cui l'ospedale di Plymouth, in Inghilterra, ha tolto nutrizione e idratazione. Ma un estremo appello urgente alla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) rivela che il giudizio definitivo della CEDU che condanna alla morte il cittadino polacco, è stato emesso da un giudice, Yonko Grozev, attivista pro-eutanasia che ha militato nelle organizzazioni di George Soros. E torna fuori il dossier che denunciava come negli ultimi dieci anni ben 22 giudici della CEDU siano stati "figli di Soros".
- REGNA LA CULTURA DELLA MORTE, MA SIAMO ANESTETIZZATI, di Riccardo Cascioli
- CANADA, SFRATTO PER L'HOSPICE CHE RIFIUTA L'EUTANASIA, di Ermes Dovico
Regna la cultura della morte, ma siamo anestetizzati
Ormai casi come quello di RS non fanno più notizia e non interessano l'opinione pubblica. Eppure avremmo motivo di preoccuparci molto seriamente: se malati, rischiamo di essere ostaggi di paesi che ci possono mettere a morte. E la Corte Europea dei Diritti Umani è una "filiale" di Soros.
Vaccinare gli africani? I problemi sono le sanità locali
All'inizio della pandemia di Covid-19 si prevedeva che l'Africa sarebbe stata quella più colpita. Previsione sbagliata. Ora le organizzazioni internazionali si danno la priorità di vaccinare l'Africa. Il problema non sarà nell'approvigionamento. Anche gli Stati africani stanno comprando dosi in grandi quantità. Il problema è nell'organizzazione locale.
Giuseppe e Maria, figura dell'unione Cristo-Chiesa
Fin dai primi secoli cristiani, santi e scrittori ecclesiastici hanno visto nel verginale matrimonio di Giuseppe e Maria una figura dell’unione sponsale tra Cristo e la Chiesa, il segno storico più elevato del mistero grande di cui parla san Paolo. Da qui nasce l’opportunità di una nuova celebrazione della “Festa dello Sposalizio”, che sarebbe un valido aiuto per la pastorale sul matrimonio.