Kenya e India, l'orrore delle sterilizzazioni forzate
Tredici donne morte in India, in un'operazione di sterilizzazione di massa. Una campagna di vaccinazione sospetta, poi rivelatasi un trucco per celare una vasta campagna di sterilizzazione delle donne del Kenya, promossa da ben due agenzie dell'Onu, Unicef e Oms.
Kenya, la campagna segreta di Unicef e Oms
Due agenzie dell'Onu, l'Unicef e l'Oms, lanciano in Kenya una massiccia campagna di vaccinazioni contro il tetano. I medici cattolici locali fiutano qualcosa di strano nella modalità di vaccinazione. Indagano e scoprono che, il vaccino anti-tetano, è in realtà un potente contraccettivo che sterilizza le donne. Non è la prima volta che succede...
India, vittime inconsapevoli della sterilizzazione
Tredici donne sono morte in India e 20 versano in gravi condizioni dopo essersi sottoposte a un intervento di sterilizzazione di massa. L'operazione è proposta dalle autorità sanitarie come un comune metodo contraccettivo. Vi sono alte quote di operazioni da rispettare e i medici devono operare in fretta.
Ormoni ai bimbi in crisi di identità sessuale
Ormoni somministrati a bambini e adolescenti dubbiosi sulla loro identità sessuale per ritardarne la pubertà e dare loro «più tempo» per scegliere se essere uomini o donne. La notizia, purtroppo, è vera, anche in Italia, nonostante tutta la stampa si sia affretta a smentirla.
Consulta di bioetica o club della "dolce morte"?
A Maurizio Mori, presidente della Consulta di Bioetica, non è piaciuto quello che la Bussola ha scritto su Brittany Maynard, la giovane che ha deciso di suicidarsi con l'eutanasia. E attacca l'articolo in proposito, falsificandolo e travisandolo. A Mori non è piaciuto neppure l'intervento del Vaticano che contestava la dignità dell'eutanasia.
Macché dimissioni, lei resta in trincea Parla l'infermiera che dice no alla pillola
É scesa in piazza con altri duecento amici dell’associazione “No 194” per chiedere l’abrogazione di una legge ingiusta e omicida. Ma soprattutto, per rassicurare che lei c'è e non si ritira dalla lotta pro life. Chiara Margherita Ulisse, l’infermiera di Voghera che ha fatto obiezione di coscienza alla pillola del giorno dopo e che per questo è stata costretta a dimettersi, è tornata in pubblico.
Benedetta Foà dà un nome al dolore
Benedetta Foà nel libro Dare un nome al Dolore racconta tre storie parallele di donne ben oltre l'orlo di una crisi di nervi. L'unica cosa che le accomuna è l'aborto. Nonostante il passare degli anni e la ricostruzione di una vita familiare serena, il peso di quel bambino mai nato è insopportabile.
Salvare i bambini non facendoli nascere
La campagna "Nati per Morire" è stata veicolata anche dal quotidiano Avvenire, che ha ignorato il fatto che le soluzioni proposte dalla Ong prevedano la diffusione di contraccezione e aborto. E un'associazione lancia una petizione per chiedere al direttore di Avvenire di giustificarsi.
Eterologa, le Regioni mentivano sapendo di mentire
Nessun ospedale pubblico italiano (tranne uno) ha cominciato il trattamento per la fecondazione eterologa. Neppure in quelle Regioni che avevano promesso l'accesso gratuito a tutte le coppie che ne facevano domanda. Tacendo, però, che avrebbero escluso le donne over 43, cioè il 70% di quelle che l'hanno richiesta.
Cinque milioni e mezzo di bambini mai nati
Sono 5.483.978 gli aborti praticati in Italia fino al 2012. Gli abortifici hanno lavorato con gran lena: 266 interruzioni di gravidanza all'anno per ogni ospedale. Gli obiettori? Non incidono. C'è un numero sufficiente di medici non obiettori, che possono lavorare con tutta calma. Lo rivela la relazione sulla Legge 194.
La scelta di Brittany, una vittoria del dolore
Una giovane donna americana, malata terminale di tumore, ha annunciato pubblicamente la sua scelta di ricorrere all'eutanasia il 1 novembre. Il suo video provoca compassione nello spettatore. Tuttavia, analizzando razionalmente il suo messaggio...
Così una legge ha ridotto gli aborti e salvato i bambini
“Texas House Bill 2”. È il titolo della legge firmata dal governatore repubblicano pro life Rick Perry Il 18 luglio 2013 dopo un dibattito infuocato. Una legge che riduce il diritto di aborto e lo limita a precise condizioni di ricovero. Il tutto, in nome della "salute della donna": una sconfitta per gli aggressivi gruppi abortisti.