Il ritorno a sorpresa di Silvio, l'immortale della politica
Oltre alle trattative per un governo fra Lega e 5 Stelle, la vera notizia è il ritorno di Silvio Berlusconi. Ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano la “riabilitazione”, quella che cancella tutti gli effetti della condanna che aveva subito nel processo sui diritti tv Mediaset. Ora è di nuovo candidabile. Punterà a tornare alle urne?
La Minetti come dj Fabo, il paradosso della libertà
Come il leader radicale favorì Dj Fabo nell’esercizio di un diritto – questa è la tesi dei giudici che vogliono assolvere Cappato - così la Minetti, portando alcune ragazze ad Arcore, aiutò loro e i clienti ad esercitare un diritto, cioè la prostituzione. La linea difensiva della Minetti non fa una grinza.
Flat Tax, una rivoluzione fiscale formato famiglia
Storia ed evoluzione di una proposta di riforma fiscale fatta propria dal centrodestra: la flat tax (tassa ad aliquota unica). Sarebbe un risparmio per i lavoratori, per le imprese e anche per le famiglie. E manterrebbe intatto il principio di progressività. Ma rischia di restare sulla carta, se mancano le necessarie coperture di bilancio.
"Ahi, serva italia!" Il voto e le ingerenze straniere
L’Italia anche questa volta appare ostaggio di condizionamenti stranieri e manipolazioni di centri di potere che congiurano contro la libertà di voto. Il nostro Paese si conferma prigioniero delle strumentalizzazioni del passato, che finiscono per distruggere i sogni del futuro.
Larghe intese, Renzi e Berlusconi alla scuola tedesca
L'accordo di governo tra centrodestra e socialdemocratici in Germania potrebbe diventare il modello di riferimento anche in Italia, ma è ben difficile che Forza Italia e Pd abbiano da soli i numeri per una operazione del genere.
- DIBATTITO: LEGGI INGIUSTE, PERCHÈ DIMENTICARE LA 194?, di Marisa Orecchia
Ad Arcore, Berlusconi detta le regole a Salvini
Mentre a sinistra è crisi per Renzi, Berlusconi detta le sue regole del gioco a Salvini. Imponendogli di giocare sul suo terreno, ad Arcore, aggiudicando il maggior numero dei collegi per Forza Italia. Intanto, forse persuaso da Berlusconi stesso, Maroni non si ricandida in Lombardia. Sarà candidato per eventuali "larghe intese"?
Di Rousseau, della privacy e dei vecchi balletti di alleanze
Il social network fa la sua irruzione nella scena ed è il vero elemento di differenza rispetto alle elezioni del 2013. Lo dimostra anche l'intervento del garante della privacy sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle e il ruolo degli "influencer". Ma resta un vecchio aspetto duro a morire: quello delle alleanze variabili.
Per il voto, Renzi punta ai giovani e Silvio ai vecchi.
In vista delle prossime elezioni, che forse si terranno il 4 marzo, Matteo Renzi corteggia i giovani e Silvio Berlusconi gli anziani. Una spartizione per fasce d'età che forse è concordata in vista di (sempre negate) larghe intese contro il Movimento 5 Stelle. In mezzo, gli alfaniani sono spaccati e arrancano.
Berlusconi incandidabile ma indispensabile
La Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo ha rinviato la sua decisione sull'incandidabilità di Berlusconi. La sentenza arriverà certamente dopo le elezioni. Dunque Berlusconi sarà ancora incandidabile. Proprio quando inizia ad essere considerato "indispensabile" non solo dal centrodestra, ma anche dai suoi nemici storici.
Il prossimo teatrino giudiziario
Almeno in parte, Berlusconi deve il suo successo politico alla persecuzione giudiziaria. Quindi si prepara ancora una vittoria. Perché la procura di Firenze, proprio alla vigilia delle elezioni siciliane, riapre l'indagine sull'ex Cavaliere e su Marcello dell'Utri per le stragi di mafia degli anni '90, basandosi sui colloqui in carcere di un boss.
Il voto tedesco distrugge le larghe intese
Il magro risultato della Merkel nelle elezioni tedesche distrugge l'ambizione di fare un governo di larghe intese anche in Italia, con un programma europeista e in grado e emarginare le estreme. Il voto in Germania, al contrario, rafforza il morale della Lega Nord e anche del Movimento 5 Stelle.
I grillini sono divisi. E dunque in buona compagnia
Luigi Di Maio è il nuovo candidato premier e capo politico del M5S, come era scontato. Ma il Movimento è ancora diviso sulla sua concentrazione di poteri. Anche nel centrodestra e centrosinistra restano spaccature su leader e legge elettorale.