Stati e città vietano l’aborto: tornare indietro si può
Da circa tre anni la strategia dei pro life è diventata quella dei radicali: è così che in diversi Stati americani sono passate leggi che restringono fortemente l’omicidio in grembo o che addirittura lo vietano. Ora che poi la Corte Suprema dovrà pronunciarsi sulla norma del Mississippi i difensori della vita hanno messo la quinta, tanto che alcune città hanno approvato ordinanze che hanno costretto le cliniche della morte ad abbassare le saracinesche. Tutto è cominciato con la lotta frontale di Trump al colosso abortista Planned Parenthood. Una guerra che ha dimostrato che si può fare marcia indietro, smettendo di ragionare per compromessi.
- MA IN SPAGNA VIETANO ANCHE DI PREGARE DAVANTI ALLE CLINICHE di Luca Volontè
«Vietare le preghiere anti-abortiste davanti alle cliniche»
La Spagna Socialista del Premier Sanchez si avvia verso la criminalizzazione del dissenso: carcere per i pro-life e pene per chi dissente dalla memoria storica ufficiale. La modifica alla legge organica di riforma del Codice penale del 1995, se approvata, punirebbe col carcere chiunque “molesti”, anche con la preghiera, le donne che vogliono abortire.
Aborto, il conto salato: 5 miliardi per eliminare 6 milioni
A 43 anni dall’approvazione, una delle poche certezze è che la Legge 194 è stata un totale fallimento. Pro Vita & Famiglia presenta il primo studio sui costi economici e sociali dell'aborto: spesi circa 120 milioni all'anno. E con l'aborto domestico da RU 486 tornano anche gli aborti clandestini che si diceva di voler eliminare approvando la legge. Nasce un osservatorio permanente sull'applicazione della 194.
- FIRMARE LA LEGGE? LO STRAPPO DI MALTA di Luca Volontè
La Marcia per la Vita torna in piazza e compie dieci anni
La decima edizione della Marcia per la Vita torna in presenza, in piazza, a Roma. Molti gli ospiti internazionali, sia associazioni che ambasciatori da Polonia e Ungheria. Particolarmente forte l'intervento di Anna Bonetti, attivista sordomuta, contro l'aborto eugenetico. Contrastare la legge 194 non è impossibile e non è retrogrado.
Da re degli aborti a pro vita, l’autobiografia di Nathanson
Dopo aver spinto per la legalizzazione, eseguito migliaia di aborti - anche sui suoi stessi figli - e guidato la più grande clinica abortiva del mondo, Bernard Nathanson riconobbe la realtà del concepito grazie allo sviluppo degli ultrasuoni e si convertì, divenendo un paladino del diritto alla vita. Tradotta per la prima volta in italiano, è uscita la sua autobiografia: “La mano di Dio”.
Samantha Power a capo di Usaid: più aborto nel mondo
Samantha Power, già ambasciatrice degli Usa all'Onu all'epoca dell'amministrazione Obama, è stata nominata a capo di Usaid, l'agenzia Usa della cooperazione allo sviluppo. Stando alle sue passate esperienze e alle intenzioni espresse da Biden, non ci sono dubbi che farà molto per esportare l'aborto e i "diritti riproduttivi" nel mondo.
Il diritto canonico nega la comunione ai politici abortisti
A proposito della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla comunione ai politici abortisti, cosa dice il Diritto Canonico? Non sono ammessi alla comunione, tra gli altri, gli scomunicati. È scomunicato anche chi collabora all'aborto con un contributo necessario: quindi i politici abortisti. Che, inoltre, in modo ostinato perseverano in un peccato grave e manifesto.
Aborto come diritto assoluto: l'Europa forza la mano
Un documento approvato in una delle Commissioni del Parlamento europeo, palesemente contrario al diritto internazionale ed europeo, vorrebbe imporre aborto libero, educazione sessuale nelle scuole, divieto alla obiezione di coscienza: tutto palesemente illegale.
“La vita non è negoziabile, il fine è abrogare la 194”
La vita umana innocente è «intangibile, dal concepimento alla morte naturale»: si deve quindi arrivare all’abrogazione della Legge 194. «La strategia del “male minore” ha permesso alla cultura della morte di diffondersi», perciò bisogna «combattere senza compromessi» e sapere «che nessun risultato è possibile senza la preghiera». La Bussola intervista Virginia Coda Nunziante, presidente della Marcia per la Vita, in programma (in forma statica) il 22 maggio a Roma.
Educare ad abortire: per il G7 è una priorità
Tra le priorità decise e i documenti approvati durante la riunione a Londra dei ministri dello Sviluppo economico e degli Esteri del G7, in vista del prossimo summit dei capi di Stato e governo dei paesi più industrializzati del mondo (11-13 giugno), c’è l’educazione delle ragazze che includa l’omicidio del figlio in grembo. A spingere in questo senso sono i poteri di tutto il mondo.
Irlanda del Nord: fede e politica unite, frena l'aborto
Una notizia nella notizia. La prima: l’Irlanda del Nord ha sospeso l’aborto con la Ru486. La seconda: un parlamentare protestante ha esultato spiegando che questa è la “risposta a tante preghiere”. Parole che da noi non si sentono più perché suscitano scandalo (anche fra i cattolici). Ma se si ama la società occorre imparare a rimettere Dio al suo centro.
Ossessione di Biden per l'aborto. Ma i pro-life si stanno mobilitando
Biden si impegna a cancellare ogni protezione al diritto alla vita. A soli pochi giorni dall'inaugurazione, il suo Memorandum sui "diritti riproduttivi" è un programma abortista integrale, da applicare anche all'estero. Pro-life in America sul piede di guerra. Anche l'ex vicepresidente Mike Pence fonda un'associazione in difesa del diritto alla vita.