Il problema è teologico: i vescovi non stanno col popolo
I vescovi fanno politica a senso unico come dimostra l'intervista di Rep a Bassetti (CEI), che ha usato in chiave politica il Papa: solo interventi sui migranti e nessuno sui pride Lgbt sposati dal Pd. Il bipolarismo ora è tra masse ed élite. E la Chiesa ha scelto di stare con le seconde. Sono i frutti della nuova teologia, in cui il cristianesimo si esprime in forme politiche: migranti come pellegrini e un magistero di problemi sociali e non spirituali.
-FERRARA ESPUGNATA, PEREGO SCONFITTO di Andrea Zambrano
-BALLOTTAGGI, UN'ALTRA SPALLATA VERDE di Ruben Razzante
Ballottaggi, più verde che giallo: un'altra spallata
Questi ballottaggi hanno dato un’altra piccola spallata alla maggioranza gialloverde, che non è presente in alcuna amministrazione locale e che vede costantemente in ascesa uno dei due alleati e altrettanto costantemente in discesa l’altro.
Scandalo Csm, a pezzi la credibilità delle toghe
Se la magistratura si politicizza e sceglie un procuratore, non valutando titoli o meriti, bensì sulla base delle faide interne alle sue correnti, allora siamo di fronte a una vera e propria sconfessione del suo operato. Il caso Palamara e i grattacapi che arrivano fino al Quirinale.
Conte suona il gong: governo in panne all'ultimo round
L’ultimatum era nell’aria: il premier evoca le dimissioni. Salvini e Di Maio ora sono davanti a un bivio. Dovranno valutare se sia più utile prolungare la vita del governo, oppure se valga la pena di far saltare il tavolo e di misurarsi in una nuova competizione elettorale.
L'ombra di Soros sul nuovo europarlamento
Il successo dei Verdi in Europa è uno degli auspici indicati nel suo manifesto di febbraio da Soros, che in loro ha sempre nutrito molta speranza. A questo si aggiunge l'escalation dei liberali e la crisi del Ppe in uno scenario di maggioranze variabili deleterio per vita, famiglia, libertà religiosa e di educazione. E anche la ventilata ipotesi di presidenza del socialista Timmermans alla presidenza della Commissione adombra anni bui.
Lega formato nazionale, 5 Stelle "imprigionati" al sud
I Cinque Stelle hanno resistito solo al sud e nelle isole. Sono dunque diventati ormai un partito meridionale. Il paradosso è che la Lega, che invece era nata per “liberare il nord”, ora si ritrova ad essere un partito nazionale a tutti gli effetti, radicato anche al sud con percentuali a due cifre e in crescita.
Salvini cede ancora e intanto si rafforza per il voto
Il vicepremier leghista ha digerito le dimissioni del viceministro Rixi, condannato per le spese pazze. Intanto però nella sua guerra di posizione con Di Maio si rafforza ancora di più. In vista di un voto probabile a settembre, dato che lo stesso Mattarella, a differenza di Napolitano, non sembra terrorizzato dall'idea di sciogliere anzitempo la legislatura.
Una salutare battuta d'arresto del super-Stato europeo
Il processo di unificazione europeo non è auspicabile. È lontano ormai dall'idea che avevano dell'Europa i suoi padri fondatori, spiana la strada al processo di unificazione delle coscienze. Fatta l'Europa si farebbero inevitabilmente gli europei, con un processo di rieducazione ideologica, uniformante, secolarizzatrice. Per questo le ultime elezioni sono andate, tutto sommato, molto bene, proprio perché si sono affermati tanti partiti che difendono le nazioni che compongono l'Europa. Benché divise fra vari eurogruppi e abbiano i loro forti limiti ideologici, anche se il cambiamento non si vedrà subito, sarà comunque una salutare battuta d'arresto alla centralizzazione.
AMMINISTRATIVE, M5S SCONFITTO DA NORD A SUD di Ruben Razzante
MAPPA DEI PARTITI EUROPEI di Stefano Magni
Amministrative, Pentastellati sconfitti da Nord a Sud
L’exploit leghista alle europee ha avuto riscontri solo parziali nelle amministrative, dove gli elettori sembrano aver ragionato con criteri puramente territoriali. Un dato, invece, conferma la stessa tendenza delle europee: i pentastellati perdono praticamente ovunque e sono esclusi dai prossimi ballottaggi.
Cosa sono i partiti europei. Ecco per chi abbiamo votato
Perché alcuni commentatori sostengono che la Lega (a livello europeo) ha perso, anche se in Italia è primo partito? Perché si dice che i Popolari sono il primo partito, ma nel corso della legislatura i rapporti di forze potrebbero ribaltarsi? Perché i partiti europei raramente corrispondono a quelli nazionali che abbiamo votato. Ecco una mappa
Lega primo partito, ora Salvini è a un bivio
Le elezioni europee confermano l'exploit della Lega che si attesta sul 30% e oltre. Crollo 5 Stelle, Pd in crescita. Ma ora per Salvini si apre un bivio: rimescolare i pesi nel governo e affrontare una manovra lacrime e sangue con rapporti sempre più tesi nella maggioranza o staccare la spina al governo e tentare la legittimazione anche a Politiche anticipate?
Crollo dei partiti tradizionali. Sovranità-Europeismo è il nuovo bipolarismo
Il Parlamento europeo esce più frammentato che mai e si disgrega il classico bipolarismo Popolari-Socialisti. I Popolari restano prima forza europea, ma perdono voti, specie in Germania. Reggono o crescono solo quando aprono a destra, ai temi sovranisti. Gli exploit sono soprattutto sul fronte dei Liberaldemocratici dell'Alde, la forza più europeista. I Verdi crescono, ma non sfondano (tranne che in Germania). L’ascesa dei partiti sovranisti, benché molto potente sul piano mediatico, è invece contenuta sia geograficamente che numericamente. Ma comunque registra due record: in Francia la Le Pen supera Macron e, con Salvini, la Lega, per la prima volta nella sua storia quarantennale, diventa il primo partito italiano. Intanto il Regno Unito conferma la sua volontà di uscire dall’Ue: il Brexit Party di Nigel Farage diventa il primo partito britannico.
-LEGA PRIMO PARTITO. ED ORA E' A UN BIVIO di Ruben Razzante