Passa la riforma. Renzi adesso può cantare vittoria
Con 179 sì, 16 contrari e 7 astenuti, è stata approvata in terza lettura la riforma costituzionale del Senato. Era il traguardo al quale Renzi teneva di più. Ne aveva fatto una questione di principio e alla fine può esultare. Forza Italia non vota, Lega, Sel e Movimento 5 Stelle scelgono l'Aventino.
Prefetti, invalidi e baby pensionati: fino a quando?
Quando si ipotizza una riforma pensionistica si parla solo, purtroppo, di ritardare l’età pensionabile di chi va in pensione. Ma solo una decina di giorni fa, l’Inps ci ha informati del fatto che i prefetti prendono una pensione del 40% più alta rispetto ai contributi effettivamente versati. Come si è arrivati a questo risultato?
Candidato cercasi L'eterna caccia nella società civile
Le dimissioni di Ignazio Marino da sindaco di Roma, attese per oggi, aprono di fatto la corsa alla poltrona di primo cittadino della capitale. Renzi al momento non ha candidati veri né a Roma né a Milano né a Napoli e la politica, in crisi di legittimazione, cerca esponenti della società civile che possano arginare il rischio astensionismo. Fa specie che a Roma Alfio Marchini sia conteso dalla destra e dalla sinistra, esattamente come Giuseppe Sala, patron di Expo 2015, a Milano.
Putin, Obama e la prossima Terza guerra mondiale
In Occidente ci si lamenta perché la politica è asservita all’economia e i Padroni del Vapore comandano a bacchetta i politici. La Russia sta dimostrando di essere una democrazia nel senso pieno del termine. Basta andare a vedere un video che circola su Youtube dove si vede Putin presiedere una riunione d’affari.
E' la burocrazia che affossa la capitale
Se al posto di Marino, peraltro eletto dal cosiddetto “popolo delle primarie” tanto caro alla sinistra, ci fosse stato un altro sindaco o ci fosse stata una giunta di un altro colore politico, le cose sarebbero andate meglio? La macchina amministrativa romana è saldamente nelle mani di una “casta” di dirigenti che fanno il bello e il cattivo tempo.
L'affido gay? Nuovo trucco verso l'adozione
Due cose imbarazzano chi nel Pd è consapevole del danno che al nostro ordinamento causerà il ddl Cirinnà. La prima è l’ansia con la quale si sta tentando di portarla in Aula al Senato il prima possibile: senza concludere l’esame in Commissione Giustizia, senza relatore e senza affrontare nella sede tecnica più adeguata nodi delicati e complessi. La seconda è la certezza che l’inserimento della stepchild adoption conduce in breve tempo all’adozione gay.
Le Regioni si lasciano cancellare senza fiatare
Da ieri sono in discussione al Senato gli articoli della riforma costituzionale che, di fatto, cancellerebbero ogni autonomia delle Regioni a staturo ordinario. E dai diretti interessati non arriva alcuna protesta. Roberto Maroni fa eccezione, ma si appella a una mobilitazione civile che non c'è. Sono diventati tutti centralisti?
Fine del disastro: Marino dimesso con disonore
Si è dimesso il sindaco di Roma Ignazio Marino. Dopo una lunghissima giornata di incontri, pressing e trattative, iieri sera il primo cittadino della capitale ha deciso di lasciare l'incarico. Una mossa attesa sin dalla mattinata, dopo l'abbandono di tre assessori Pd. In piazza del Campidoglio è esploso il coro "Tutti a casa".
Occorre fermare la “nuova” Cirinnà
Equiparazione delle unioni gay al matrimonio, adozione del figlio biologico o adottivo del coniuge, riproponendo così la genitorialità delle coppie omosessuali e la implicita legittimazione dei figli comprati con l'affitto dell'utero. Questo vuole la “nuova” legge Cirinnà presentata al Senato. Mai come in questo momento il popolo delle famiglie manca di rappresentanza. E ha la necessità di parlare come ha già fatto il 20 giugno a Roma, in piazza San Giovanni.
Si sciolgono i Poli, destra e sinistra allo sbando
Una riforma costituzionale che avrebbe dovuto cementare una nuova e più solida unità nazionale si sta in realtà rivelando la pietra tombale delle coalizioni e l’incubatrice di nuovi equilibri tra le forze politiche. Centrosinistra e di centrodestra, così come li abbiamo sempre conosciuti, sembrano ormai sfarinarsi.
Bombardare l'Isis? Si dovrebbe, ma (per ora) non si fa
Le azioni di bombardamento dei bombardieri italiani Tornado in Iraq «sono solo ipotesi da valutare assieme agli alleati e non decisioni prese che, in ogni caso, dovranno passare dal Parlamento». Il ministero della Difesa ha così smentito le voci di stampa circa l’imminente impiego bellico dei nostri caccia contro l’Isis.
Renzi caterpillar. Per i ribelli Pd non c'è scampo
Iniziate a Palazzo Madama le votazioni sul disegno di legge Boschi. La riforma del Senato dovrebbe ottenere il via libera dell’assemblea il 13 ottobre e approdare alla Camera dei deputati per una nuova approvazione, la quarta. Ma questa road map potrebbe essere sconvolta dai dissidenti del Pd che si giocano tutto.