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SCANDALO VATILEAKS

E se sotto ci fosse il piano per abolire l'Otto per mille?

Chi conosce la Storia sa che questa storia della Chiesa che dovrebbe essere “povera” e invece vive in attici da 500 metri quadri è vecchia come il cucco. Vuoi vedere che tutto questo ambaradam è un preludio a qualcos’altro? Magari l'abolizione dell'Otto per mille.

Politica 11_11_2015
Vatilreaks preludio all'abolizione dell'Otto per mille?

Chi conosce la Storia sa che questa storia della Chiesa che dovrebbe essere “povera” e invece vive in attici da cinquecento et ultra metri quadri con vista sul Pincio è vecchia come il cucco. In un mio libro scritto a quattro mani con Vittorio Messori (Gli occhi di Maria, Rizzoli) narrai di Napoleone che, invasa Ancona (allora pontificia) nel 1796, mise le mani sul quadro miracoloso della Madonna venerato nel duomo: vistolo adorno di un prezioso monile, ordinò che il gioiello venisse venduto per fare la dote a una ragazza povera. 

Il ventisettenne Bonaparte, che doveva tutto alla Rivoluzione giacobina, trovava uno spreco l’ex voto e, come tutti i miscredenti, intendeva dare lezioni di “vero” cristianesimo ai cattolici. Non gli importava se la Chiesa già provvedeva, come aveva sempre fatto, alle ragazze povere (cosa che i giacobini si guardavano dal fare) e che quell’ex voto era frutto dei risparmi del popolo, il quale aveva tutto il diritto di fare quel che voleva dei propri soldi. Napoleone, poi, scalato il potere, si procurò uno sfarzo imperiale. Naturalmente. Detto questo, anticipo subito che non ho letto i famosi libri di Nuzzi e Fittipaldi sugli appartamenti dei cardinali di Santa Romana Chiesa. Anticipo anche che non li leggerò, perché non intendo contribuire coi miei denari agli appartamenti che i due giornalisti si compreranno col ricavato delle vendite dei loro annunciati bestsellers. Sarebbe degno di stima se analoghe misurazioni le andassero, in seconda battuta, a effettuare, chessò, sul metraggio della Presidenza della Repubblica, e magari sugli appartamenti in cui risiedono i Prefetti, di solito alloggiati in antichi e rinomati palazzi di capoluoghi. 

Lo “scandalo” sta nel fatto che le residenze dei cardinali sono frutto delle offerte dei fedeli? E sia. Però, si tratta appunto di offerte libere, non di estorsioni tramite tassazione pena la gogna prima e la galera poi. Ma non voglio fare il moralista d’accatto, perché un Presidente, un Prefetto, un Ambasciatore rappresentano la Nazione, e non possono certo presentarsi con le pezze al sedere come qualche dittatorello populista sudamericano. Le Autorità devono (devono!) avere un tenore di vita consono al loro rango, almeno pari alla responsabilità di cui si fanno carico. Ebbene, i cardinali sono i Prìncipi della Chiesa. E la Chiesa era a Roma ben prima che i Piemontesi gliela scippassero. Tutta la città era di sua proprietà, Quirinale compreso. Le sono rimasti in loco sui cinquemila appartamenti? Questi sono allocati in  palazzi del centro e d’epoca? Per forza. Quando furono costruiti non si badava al metraggio, anche perché dovevano alloggiare anche la servitù, i cavalli, le carrozze eccetera. 

Ho amici che hanno avuto la sfortuna (sì, sfortuna) di ereditare ville enormi con parchi in stile: occupano solo tre o quattro stanze, il resto è sempre chiuso e sigillato dagli spifferi, perché riscaldare il tutto costa uno sproposito, e anche la manutenzione, e anche i giardinieri. Sì, perché non sempre a casa grande corrisponde reddito adeguato. È vero, papa Bergoglio vive in cinquanta metri quadri. Scelta sua. Il suo predecessore Pio X (canonizzato) dormiva in un lettuccio nascosto dietro il grande letto papale con baldacchino. Scelta sua. Pio V (canonizzato pure lui) preferiva un pagliericcio e sotto le insegne pontificie portava il saio. Scelta sua pure questa. Giovanni  Paolo II (ennesimo canonizzato), una delle poche volte che non si riparò nella papamobile  venne sparato. 

Papa Francesco usa un’utilitaria, scelta sua. Speriamo che non gli sparino. Tuttavia, visto che il tema è l’ipocrisia e la disonestà (di questo parlano i due libri di cui sopra, se non ho capito male), per una volta facciamo anche noi i dietrologi: la pulce nell’orecchio ce l’ha messa il recente pronunciamento della Corte dei Conti circa l’8xmille. Vuoi vedere che tutto questo ambaradam è un preludio a qualcos’altro? Già: poiché il Papa vuole «una Chiesa povera» e per primo dà l’esempio, dal momento che i cattivacci della Curia sprecano i soldi dell’8xmille anziché darli ai poveri, togliamoglieli. E diamoli allo Stato, che ne ha tanto bisogno e che sicuramente li userà meglio. Di sicuro più onestamente. Di sicuro a favore dei poveri. Di sicuro.