Gaza sotto le bombe israeliane. E l'Ue snobba Ben Gvir
Bombardamento israeliano a Gaza, per colpire i vertici della Jihad Islamica palestinese. Molte anche le vittime civili, almeno dodici, fra cui donne e bambini. Ma Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale, è stato tenuto all'oscuro dal governo. E l'Ue lo snobba, saltando l'Europa Day a Tel Aviv.
El pueblo, unido... boccia il presidente marxista
I risultati elettorali cileni per la riforma della carta fondamentale hanno visto premiati i partiti di centrodestra e in particolare il partito cristiano conservatore e il leader dei Repubblicani Antonio Kast. Uno stop del popolo ai progetti del presidente Boric su aborto, eutanasia, matrimoni e adozioni Lgbti, espropri proletari e statali.
Donbass, avanzano i russi. Si attende l'offensiva ucraina
Bakhmut è quasi interamente in mano russa. Non ci sono prove della mancanza di munizioni denunciata dal comandante della Wagner, Prigozhin. Oggi le celebrazioni per la vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. Intanto i russi attendono la controffensiva ucraina, su cui pure permangono dubbi.
Perché l'attacco al Cremlino può essere realmente ucraino
I media occidentali paiono concordi nel condividere la tesi complottista, secondo cui l'attacco al Cremlino, con due droni, sarebbe opera dei russi stessi per galvanizzare la loro opinione pubblica. Eppure finora gli ucraini hanno dimostrato di avere sia la capacità che la volontà di compiere simili attacchi.
La guerra culturale avvelena il clima negli Usa
La guerra culturale è un fenomeno crescente negli Stati Uniti di questi anni ’20. Le prossime elezioni saranno decise anche in base a come i prossimi candidati intenderanno combatterla. Gli woke l'hanno scatenata, i conservatori sono al contrattacco. Il rischio violenza è sempre più alto.
- È BATTAGLIA ANCHE SULLA CANDELA PER L'EUCARISTIA, di Ermes Dovico
Israele, morte di Khader Adnan, Hamas prepara la vendetta
Arrestato lo scorso febbraio, è morto, a seguito di un lungo sciopero della fame, Khader Adnan. Accusato di essere un dirigente della Jihad Islamica, era in carcere in detenzione preventiva. I famigliari accusano il governo israeliano di averlo ucciso, lancio di razzi da Gaza.
La crisi russo-ucraina avvicina il Papa a Orban
La visita di papa Francesco ha di fatto rotto l'isolamento internazionale dell'Ungheria. La causa della pace e l'atteggiamento verso la guerra in Ucraina sono stati al centro della visita e la base della sintonia trovata. Il che non impedisce un nuovo appello all'accoglienza degli immigrati.
Nei Dems si candida il Kennedy che non ti aspetti
Robert Kennedy jr, figlio del celebre Bob Kennedy (fratello del presidente) assassinato nel 1968, si candida nel Partito Democratico. Con un consenso stimato attorno al 14%, è l'unico sfidante reale di Joe Biden. È diventato celebre, negli ultimi anni, per la sua battaglia contro l'obbligo di vaccinazione e i lockdown.
Donbass, come i russi logorano gli ucraini
I russi avanzano in Donbass. Dopo dieci mesi di feroci combattimenti a Bakhmut, gli ucraini sono alle strette. E gli americani iniziano a prendere le distanze dalla scelta di Zelensky di difendere la città ad oltranza. Proseguono le battaglie di attrito sul fronte orientale: chi si logorerà per primo?
La campagna per Usa 2024 simboleggia la "notte" dell'America
Il settantenne Trump e l’ottantenne Biden, in corsa per la presidenza. L'elettorato è confuso, tra secolarizzazione, vizi e cancel culture. La (sola?) speranza è che un repubblicano più giovane ed eleggibile ponga fine all’oscurità con una nuova alba che ravvivi la democrazia americana.

La controffensiva ucraina di primavera non parte mai
La tanto annunciata controffensiva di primavera degli ucraini continua a non partire. Si registrano solo azioni offensive locali, in vari settori del fronte. Si può pensare che la controffensiva ci sarà solo a parole. Se fosse solo per sostenere il morale e convincere gli occidentali a continuare a mandare aiuti?
Biden contro Trump ancora nel 2024? Tutto porta a pensarlo
Biden vuole ricandidarsi, nonostante l'età. Trump, se si votasse oggi, vincerebbe le primarie repubblicane. Insomma, le elezioni del 2024, salvo imprevisti, sarebbero esattamente il secondo round del voto alle presidenziali del 2020. La maggioranza degli americani, però, vorrebbe candidati nuovi.