Venezuela, un cardinale scomodo (a Maduro)
In un momento di alta tensione politica e di crisi umanitaria in Venezuela, Papa Francesco ha reso cardinale quell’arcivescovo “scomodo” al presidente Nicolas Maduro, Baltazar Enrique Porras Cardozo. Molto conosciuto per la sua voce critica contro un governo cieco di fronte all’emergenza che vivono i venezuelani. Ecco cosa intende fare.
L'Iran ricomincia ad armarsi
Il nuovo direttore della Cia, Mike Pompeo, annuncia subito di voler cestinare l'accordo sul programma nucleare iraniano. Sebbene sia difficile che venga del tutto annullato, la tensione ricomincia a montare. L'Iran riprende i test missilistici e avvia un programma di ammodernamento delle sue forze convenzionali.
Obamacare, crollerà uno dei pilastri del presidente
L'Obamacare è uno dei pilastri della politica del presidente uscente Barack Obama. Ora verrà in gran parte smantellata dalla maggioranza repubblicana al congresso, assieme al neopresidente Donald Trump (che però promette di conservarla in parte). Il peggior difetto di quella legge? I costi, che stanno lievitando. E l'aborto, che rientra nelle assicurazioni.
Trump alle prese con le prime nomine E con i narcos
Donald Trump annuncia le prime nomine dell'amministrazione di transizione, fra cui conservatori veterani del Tea Party quali Reince Priebus ed esponenti della "Alt Right" come Bannon (di Breitbart News). Conferma le sue intenzioni sul muro con il Messico. E il narcos El Chapo gli dichiara guerra. Sarà arruolato pure lui nella crociata liberal contro Trump?
Bulgaria e Moldova virano verso la Russia
Elezioni in Bulgaria e in Moldova. In entrambi i casi vincono i candidati socialisti che guardano a Mosca. In Bulgaria vince l'ex generale Radev, in Moldova il candidato russofilo Igor Dodon. La Bulgaria non ha intenzione di rompere con la NATO e con l'UE, ma vuol fare da ponte col Cremlino. La Moldova potrebbe invece entrare nell'unione doganale russa.
Con Trump, tira brutta aria per i jihadisti siriani
Le milizie jihadiste siriane, non solo quelle affiliate al Califfato, iniziano ad essere in seria difficoltà. Trump, appena eletto, ha fatto sapere che la priorità è quella di combattere l'Isis, non Assad. Verrà a mancare l'appoggio americano alle milizie ribelli, in cui i jihadisti sguazzano. Intanto l'esercito di Assad contrattacca.
Ferraresi ci spiega il ciclone Donald Trump Un voto popolare contro l'ideologia del globalismo
"Dagli anni ’50 in poi negli Stati Uniti si è affermata un’idea che genericamente possiamo chiamare liberale, intesa nel senso più ampio possibile del termine. Questa idea era alla base di entrambi i grandi partiti americani, democratico e repubblicano, e Trump, ecco la svolta, propone un’alternativa a questa idea". Lo spiega Mattia Ferrarese, corrispondente de Il Foglio e autore dell'unico libro italiano sul nuovo presidente, La febbre di Trump.
L'ECUMENISMO DELLE URNE, di B. Frigerio
L'ecumenismo delle urne
Cattolici ed evangelici assieme hanno cambiato il corso degli eventi. La macchina da guerra della Clinton è stata battuta da un voto fortemente religioso. Il 33% degli elettori di Trump è infatti costituito da cattolici ed evangelici conservatori. Hanno trovato unità di intenti nei principi non negoziabili.
Cosa si sono persi gli americani bocciando Hillary
I quadri del Partito Democratico e più che altro i commentatori liberal alla ricerca del perché gli americani abbiano eletto presidente Donald J. Trump si affannano a spiegare che Hillary Clinton è stato il candidato sbagliato. Non è vero. È stato il candidato peggiore. Per questo è stata sconfitta sonoramente.
DISFATTA DEL GIORNALISMO di R. Razzante
Trump a sorpresa È la debacle dei Clinton e di Obama
Donald Trump è il 45esimo presidente Usa pur avendo avuto contro i poteri forti, Wall Street, l’FBI, il ministro della Giustizia, il presidente Obama, il jet-set, lo star-system, tutti i salotti buoni, le istituzioni europee e metà dei governi del Vecchio Mondo. Ma nel popolo americano è prevalsa la voglia di farla finita con la Clinton.
- Accade l'impensabile, di Stefano Magni
Accade l'impensabile Donald Trump presidente Usa
Un podio vuoto. Sarà probabilmente questa l’immagine simbolo del 9 novembre negli Usa: a risultati ormai certi, Hillary Clinton ha perso le elezioni presidenziali e non si è nemmeno presentata ai suoi sostenitori. Successivamente ha telefonato a Donald Trump per congratularsi. E’ accaduto l’impensabile: Donald Trump è presidente degli Stati Uniti.
L'Fbi chiude l'emailgate, giusto in tempo per Hillary
Complotto dell'Fbi contro la Clinton? Tanti ne avevano parlato, all'apertura del suo caso da parte della polizia federale. Ma il caso è archiviato. L'aspetto strano, però, è l'opposto: perché, con tutto quel che c'è di grave nel caso email gate, l'Fbi finora non aveva indagato sulla candidata democratica?