Siria e ipocrisie occidentali
Sia Russia che Usa si accusano vicendevolmente per le vittime collaterali in Siria. E la portaerei russa Kuznetsov si vede negare la possibilità di rifornirsi a Ceuta, sulla costa marocchina della Spagna. La Nato accusa la Russia di provocare vittime nei suoi bombardamenti contro forze che sono nemiche anche dell'Occidente.
Maduro "recluta" il Papa, ma il paese sta scoppiando
“Papa Francesco benedice il presidente del Venezuela” titolano i quotidiani governativi e quelli del resto dell'America Latina. Ma la Conferenza Episcopale Venezuelana sostiene l'opposizione. E il braccio di ferro fra presidente e parlamento sta diventando esplosivo. Intervista al politologo C. R. Hernández.
Venezuela in rivolta, il Vaticano dà una mano a Maduro
Incontri a sorpresa, annunci imprevisti, confusione. Mentre in Vaticano il presidente Nicolas Maduro era ricevuto da Papa Francesco, il nunzio apostolico mons. Tscherrig annunciava l'inizio del dialogo fra governo e opposizione. Ma in parlamento è lotta dura, anche con scontri fisici dopo l'assalto bolivariano ai democratici.
Pakistan, una strage con molti mandanti
Pakistan, a Quetta, nell’Ovest del paese, tre terroristi suicidi hanno ucciso 61 fra allievi della scuola di polizia e guardie armate prima di essere uccisi a loro volta. Le autorità puntano il dito sulla sigla terrorista Lashkar e Jhangvi (la stessa che uccise Daniel Pearl), ma anche lo Stato Islamico rivendica.
Dittatura degli immigrati, in Francia si ribella la polizia
Da una settimana continua la protesta dei poliziotti francesi, sempre più spesso vittime di agguati che restano impuniti. Gli agenti in divisa chiedono equipaggiamenti, nuovi veicoli protetti e armi ma soprattutto maggior rigore, severità e pene certe da parte della magistratura nei confronti di chi aggredisce i poliziotti.
La Croazia cerca un nuovo ruolo nei Balcani
Problemi econoimici, crisi dei migranti mediorientali, tensioni in Bosnia-Erzegovina e rapporti difficili con la Serbia, sono le sfide del nuovo governo che ripropone l'alleanza tra HDZ e Most. ma a tenere banco è l'esclusione dal governo del musulmano Hasanbegovic, argine alla cultura di sinistra e libertaria.
Hillary Clinton, la candidata della (in)stabilità
C’è motivo di pensare che Donald J. Trump sia un’incognita sul futuro dell’America? Sicuramente sì e tutti i giornali ne parlano. Ma non si può guardare alla Clinton come alla candidata della continuità e della stabilità. E ci sono almeno sette ragioni per pensarlo. Vediamo quali sono, da Occupy Wall Street alla Corte Suprema.
Aleppo e Mosul, ipotesi di fuga dell'Isis
Fuga di leader jihadisti dell'Isis e delle loro famiglie da Aleppo e da Mosul, per riorganizzarsi a Raqqa. Lo affermano fonti e media locali. E il sospetto è che la fuga sia concordata, con la Coalizione, con la Turchia e con la Russia. Nel caos siriano e iracheno ogni ipotesi è ormai lecita. E questa, visti i precedenti, è particolarmente verosimile, specie se si considerano le ambiguità della politica di Erdogan.
Ragazze di Chibok, dopo la libertà inizierà l'ostracismo
Delle 255 studentesse rapite dai terroristi Boko Haram a Chibok, in Nigeria, 57 erano fuggite la notte stessa. Altre 21 sono state rilasciate dal gruppo jihadista la scorsa settimana, per motivi tuttora ignoti. Ora sono state accolte trionfalmente dalle massime cariche dello Stato. Ma la società potrebbe ostracizzarle in futuro.
Fra Trump e la Clinton ha vinto Wallace, il moderatore
Stavolta, a moderare il terzo e ultimo confronto diretto fra i due candidati presidenziali americani, c'era Chris Wallace di Fox News. Nelle sue domande sui principi fondamentali, ha fatto emergere il meglio della "Right Nation" conservatrice. Ma Trump non ha sfruttato l'assist. E la Clinton ha mostrato la sua "perfidia".
Padre Waheed Tooma: paure e speranza per Mosul
I profughi cristiani a Erbil festeggiano l'avanzata dell'esercito iracheno su Mosul. Ma temono un dopoguerra disastroso. Temono di non poter tornare nelle loro case, di essere ancora attaccati dagli jihadisti e una nuova guerra settaria fra sunniti e sciiti. E soprattutto che la Turchia si prenda un pezzo di Iraq. Padre Waheed Tooma spiega alla Nuova BQ le angosce dei cristiani iracheni.
LA BATTAGLIA DI MOSUL di G. Gaiani
Le mille insidie della battaglia di Mosul
L'offensiva irachena su Mosul, partita con slancio, sta già rallentando al suo terzo giorno. Non solo per l'accanita resistenza opposta dai jihadisti dell'Isis, ma anche a causa delle divisioni interne al fronte anti-Isis. Dove curdi, sciiti e regolari sunniti sono alleati, ma tutt'altro che amici. E i raid aerei della Coalizione non aiutano.