Pro family, non serve identificarsi con un partito
La presenza di politici al Congresso mondiale delle Famiglie a Verona è positiva ma il movimento pro family non può identificarsi con nessuno di loro o con un partito, sia per i limiti stessi della politica sia perché la lotta per la famiglia e la vita sarà lunga e ampia e bisogna tenere la barra a dritta e l'obiettivo alto.
Salvini e le "famiglie" omosex, poca coerenza logica
Il ministro dell'Interno Salvini nel salotto tv di Barbara D'Urso è stato intervistato anche a proposito del Congresso mondiale delle Famiglie. Cercando di salvare capra e cavoli ha sostenuto la liceità morale delle cosiddette famiglie arcobaleno ma non la loro legittimità giuridica. Una posizione insostenibile, ecco perché.
Fiumi di odio e menzogne sul Congresso di Verona
Sul Congresso mondiale delle Famiglie, in programma a Verona dal 29 al 31 marzo, si sta concentrando un attacco furioso, che si serve anche della propagazione di menzogne riguardo ai contenuti e ai relatori.
Oltre la violenza, per sfide che possiamo vincere
La violenza ci conduce direttamente a ritrovare il mistero buono e beatificante della presenza del Signore nella nostra vita, che cambia il nostro cuore, ci fa ritrovare il senso profondo della nostra dignità, ci spalanca senza paure ai nostri fratelli uomini. E ci fa entrare con fiducia nel contesto della nostra vita quotidiana, che certamente è una serie di sfide, ma che l’uomo di fede sa accettare, con cui sa confrontarsi e che ha la certezza di saper vincere.
Sorondo, pensa ai poveri ma serve i ricchi
In una intervista a Repubblica nel giorno della marcia contro i cambiamenti climatici, il cancelliere delle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali ripropone una visione del mondo rovesciata....
Chiesa, ti lascio: lo scandalo abusi si sente nei sondaggi
Il 37% dei cattolici statunitensi si pone serie domande sull'appartenenza alla Chiesa. Lo scandalo abusi miete vittime e fa perdere credibilità agli uomini di Chiesa. Ma il sondaggio pone serie riflessioni sulla fragilità di una fede, condizionata tra rabbia e frustrazione.
#niñaFaustina, un ammazzacaffè per Gramellini
Sulla sconcertante notizia di Lucia e su come è stata strumentalizzata la sua vicenda di 11enne rimasta incinta dopo uno stupro sono piombate le vestali dell'aborto libero. Dopo aver bevuto il Caffè di ieri di Gramellini, servirà almeno un ammazzacaffè. Ve lo offriamo noi alla Nuova BQ. Restava solo da far parlare una persona alla quale in tutto questo tempo non è stato dato ascolto. Noi lo abbiamo fatto qui.
Lgbt in San Pietro, cade un altro tabù
Il Consiglio pastorale dei cattolici Lgbt+ della diocesi di Westminster incontra il Papa: una foto che vale un'enciclica. Perché a essere accolte non sono persone con tendenze omosessuali che vivono nel solco della Chiesa, ma gruppi organizzati Lgbt+ che vogliono cambiare la dottrina della Chiesa sulla sessualità.
Farmaco blocca-pubertà, ebbene sì: nulla osta dal Vaticano
Polemiche e tentativi di buttarla "in caciara": ripercorriamo gli avvenimenti che hanno portato alla erogazione della Triptorelina a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La foglia di fico del Comitato Nazionale di Bioetica e il silenzio-assenso delle istituzioni vaticane.
Cirinnà, che brutta vita senza la coerenza
Quando si dice coerenza. La signora Cirinnà, con l’accento sulla “a”, ne ha da vendere; e deve averne venduta talmente tanta di coerenza da essere rimasta a secco. Dio, patria e famiglia? Gli stessi capisaldi a cui si è appellata quando le conveniva.
«Cristo è con noi», questa è la nostra certezza
Il cammino quaresimale deve essere percorso da uomini che hanno il cuore riempito anzitutto da una certezza. La certezza è che Cristo è con noi; con un abbraccio stretto, un abbraccio che nessuna forza né umana né sovrumana potrà mai sciogliere.
Caso Sallusti, ora basta con le querele “bavaglio”
La felice conclusione del caso Sallusti, risarcito per la detenzione ingiusta dopo la condanna per diffamazione, è stato trattato con sufficienza da molti quotidiani nazionali, che in altre occasioni si erano stracciati le vesti. Ma ora diventa indispensabile riformare la legge sulla diffamazione e impedire le querele temerarie nei confronti di tanti giornalisti.