Blinken rinnova la relazione speciale fra Usa e Israele
Il viaggio mediorientale del Segretario di Stato americano Antony Blinken si è concluso dopo i colloqui con Netanyahu e con Abu Mazen. Critica alla politica di insediamenti e annessioni israeliana e anche alla violenza palestinese. Ma come dimostrano le esercitazioni comuni, la visita ribadisce la relazione speciale fra Usa e Israele.
L'ennesima carneficina che fa a pezzi il mito del progresso
Un delitto terribile avvenuto in Germania sembra riportarci a un "passato" remoto e sanguinoso, che però è il presente. "Siamo nel Duemila e ancora succedono certe cose?", è la prima reazione a caldo, indice però di una irrazionale fede nel futuro (non ammessa ma capillarmente diffusa), che nonostante le tragedie della storia e della cronaca è sempre pronta a riaffiorare e a essere smentita.
L'Africa è meno sicura. E la democrazia fa passi indietro
Il continente africano nel suo insieme è meno sicuro che nel 2012 e la democrazia fa passi indietro. A sostenerlo è il rapporto 2022 sulla governance in Africa appena presentato dalla Mo Ibrahim Foundation. In fondo alla classifica ci sono proprio Congo e Sud Sudan, assieme a Centrafrica, Somalia, Eritrea e Guinea Equatoriale.
Bagno di folla per il Papa a Kinshasa
Le testimonianze dei sopravvissuti ai massacri dei miliziani, l'incontro con i catechisti e una Messa affollatissima per il Pontefice, che ricambia il calore dei congolesi con parole d'amore per l'Africa. I primi due giorni in Congo stanno ridando ossigeno a un pontificato che "in casa" sembrava in affanno.
AFRICA SEMPRE MENO SICURA di A. Bono
Maria Corredentrice, anche lo Stabat Mater canta di Lei
Pio XI è stato il primo papa a usare direttamente, in discorsi ufficiali, il titolo di Corredentrice. Ma questa verità, insita pure nelle parole di Simeone, già da tempo era chiara al popolo di Dio. Si pensi a Iacopone da Todi e al suo Stabat Mater, musicato da grandissimi compositori fin dal XV secolo.
Danneggiati ma senza diagnosi. E l'invalidità è un miraggio
È svenuto appena tre minuti dopo il vaccino anti-Covid, da quel momento la sua vita è un inferno. Alla Bussola l'appello disperato di un 50enne: il neurologo ha certificato l'evento avverso, ma non basta per vedersi riconosciuta un'invalidità perché non c'è una patologia definita. Eppure, i sintomi sono sconcertanti e lo rendono un fantasma. In compenso lo accusano di essere no vax. Il dramma nascosto che accomuna migliaia di danneggiati che andrebbero studiati clinicamente invece di lasciarli abbandonati a loro stessi e alle loro famiglie.
San Francesco e l’ardore di carità
Il Poverello di Assisi è il santo che più ha lasciato il segno nell’epoca di Dante. È bene dunque riscoprirne la figura, per comprendere alcune scelte dell’autore della Divina Commedia.
Davos, le proposte per il futuro sono un incubo totalitario
Segue dalla puntata precedente il commento sul World Economic Forum di Davos. Le proposte del prestigioso forum mondiale seguono tutte la stessa logica: meno spostamenti, meno emissioni, vegetarianesimo, abbandono del contante e della proprietà privata (a favore della sharing economy). E molto più controllo sociale.
Biotestamento: poche richieste, un "radicale" insuccesso
A 5 anni dall'introduzione solo lo 0,4% degli italiani ha depositato le Dat (Disposizioni anticipate di trattamento). L'Associazione Luca Coscioni non si arrende ai fatti e affina le armi della propaganda per convincere il restante 99,6% di italiani che, evidentemente, non vogliono morire ma farsi curare.
Portogallo, i giudici bocciano la legge sull’eutanasia
Dopo quella del 2021, nuova bocciatura da parte del Tribunale costituzionale portoghese della legge sull’eutanasia voluta dalla coalizione di sinistra al governo. Ma è una vittoria a metà, perché i giudici chiedono ai parlamentari di chiarire l’ambito di applicazione del testo, senza escludere in linea di principio la falsa “dolce morte”.
Clima: rimettere l'uomo al centro
Clima. Il 2 febbraio Pro Vita e Famiglia con scienziati ed esperti contro le bugie dell’ambientalismo radicale: rimettere l’uomo al centro.
Guerra a Taiwan? Un'ipotesi sempre più concreta
La prossima guerra sarà a Taiwan nel 2025? Di questo si dice convinto il generale Michael Minihan, dell’Aviazione degli Stati Uniti, di ritorno da un turno sul fronte indo-pacifico. Una sua comunicazione interna, destinata ai suoi colleghi e subordinati, è trapelata alla stampa. E conferma molte altre previsioni simili. Gli Usa sono pronti?