Voci islamiche contro l'estremismo jihadista E ben lontane da ogni ipocrita moderatismo
Elham Manea risponde a chi l'ha minacciata di morte, perché ha osato difendere i vignettisti francesi ammazzati dagli jihadisti. Abd al-Rahman al-Rashed, arabo saudita, scrive un articolo in cui invita tutti i musulmani europei di buona volontà a combattere contro gli estremisti islamici, non contro i razzisti europei. Perché sono i primi che infangano il nome dell'islam in Occidente.
Nigeria, kamikaze a 10 anni Il vero volto di Boko Haram
Dopo il massacro che nei giorni scorsi ha cancellato la città di Baga, ancora un crimine efferato: nel nord del paese, una bambina è stata costretta a farsi saltare in un mercato provocando 16 morti. Non è la prima volta che i fondamentalisti usano bambine per i loro attentati: o si fanno saltare in aria o vengono sepolte vive.
«A chi mi ha minacciata di morte un messaggio d'amore»
«Credo in un islam umano. Ho pubblicato le vignette per ricordare che la libertà d’espressione non si può mercanteggiare. È un diritto umano che non deve essere mercanteggiato nemmeno quando colpisce e ci ferisce».
Al Rashed, "Lottate contro gli jihadisti per salvare i musulmani"
“Certamente non tutti i musulmani sono terroristi, tuttavia è con dolore che affermiamo che la maggior parte dei terroristi nel mondo sono musulmani”. Ad affermarlo non è un "islamofobo", ma Abd al-Rahman al-Rashed, musulmano, arabo saudita, già direttore di Al Arabiya. Lucidamente invita i musulmani a condannare gli estremisti, non a giustificarli. Non per "salvare l'Europa dall'islam", ma l'islam da se stesso.
Non è la tolleranza che permette la convivenza
La strage di Parigi è il frutto di una superficialità della Civiltà occidentale davanti a fondamentalismi incapaci di convivere con altri criteri culturali. L'Europa deve riprendere seriamente la sua identità cristiana, minacciata dal secolarismo e relativismo dilaganti. Solo così potrà promuovere una sana integrazione.
Enrico IV, il dramma della vita e dell'amore non vissuti
L’Enrico IV è il dramma pirandelliano più importante insieme ai Sei personaggi in cerca d’autore, scritto nello stesso anno, il 1921. Un dramma non semplice, ma geniale. Viene rappresentato per la prima volta il 24 febbraio del 1922 al Teatro Manzoni di Milano, ricevendo fin da subito i favori entusiasti della critica.
Ecco come difendere la fede (senza alzare la voce)
L’aborto, l'eutanasia, l'omosessualità, la contraccezione, il matrimonio. Su questi temi il cattolico è chiamato a giustificarne le posizioni della Chiesa. Saper argomentare in maniera convincente, chiara e pacata è essenziale per riuscire a smontare i pregiudizi e dialogare con tutti. Ecco un libro che può aiutare.
Arresti, tangenti, mafia? No, all'Expo il pericolo è la famiglia
E adesso anche Expo fa lo schizzinoso e intima al governatore lombardo Maroni di togliere il logo della universale esposizione dai manifesti che annunciano il convegno del 17 gennaio sulla famiglia. In campo Giuseppe Sala, commissario di Expo e Vicente Gonzales Loscertales, segretario del Bureau des Expositions.
Persecutori dei cristiani Il catalogo è questo
L’8 gennaio Open Doors, l’organizzazione internazionale impegnata da quasi 60 anni a difendere i Cristiani in difficoltà, ha pubblicato la nuova edizione della World Watch List, la classifica dei 50 paesi, su un totale di oltre 65, in cui i Cristiani sono più perseguitati. Balza agli occhi la responsabilità prevalente, quasi totale, dell’islam.
"L'Europa non chiuda gli occhi sui suoi nemici interni"
Amer al Sabaileh, analista strategico ed esperto di terrorismo di Amman (Giordania), ci spiega l'evoluzione del terrorismo dei "lupi solitari" ai tempi dell'Isis. Oggi è toccato alla Francia, ma un domani potrebbe essere in Italia il bersaglio degli jihadisti. Il nostro paese deve smettere di "chiudere un occhio su organizzazioni che indossano la maschera dei moderati".
Come affrontare l'emergenza dopo Parigi
Terrorismo. Si devono investire più risorse nella formazione delle forze dell'arabo, affinché conoscano l'arabo e siano capaci di muoversi nelle comunità di immigrati. Investire nella sorveglianza del Web. Istituire una procura nazionale antiterrorismo. E ripristinare un Comitato per l'islam italiano.
La storia del beato Ukon, il "samurai di Cristo"
Takayama Ukon, un samurai figlio di samurai, cristiano figli di cristiani. Quest’anno cade il quarto centenario della sua morte e molti sperano che proprio quest’anno da venerabile il “samurai di Cristo” diventi beato. Un film, un film di cappa, spada e fede firmato da un protestante, ne racconta l’affascinante storia.