No a Messe in streaming e culto vietato: c'è un diritto di Dio
Il Virus ha messo a nudo le nostre mancanze: Dio è assente. E' inammissibile che si vieti il culto dovuto a Dio e che anche alcuni prelati lo giustifichino. Diciamo con voce forte no a fare della Persona Divina una mercanzia. No alla chiusura delle chiese e all'imposizione di misure liturgiche da parte del governo civile. No alle Messe in streaming.
La “risposta” al Covid? L’Onu spinge ancora per l’aborto
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto in prima persona di facilitare l’aborto in questo periodo di pandemia. Diversi Paesi europei lo sostengono con una bozza di risoluzione. Anche Cedaw e Unfpa pubblicano documenti per chiedere più contraccezione e aborto libero. Insomma: forze unite contro la vita nascente.
«Riportate a casa i nostri connazionali bloccati all'estero»
Il dramma degli italiani bloccati all’estero non è finito. Alitalia ha sospeso improvisamente il collegamento aereo da New York a Roma dal 5 al 31 maggio. Si poteva fare meglio? Eccome, Intervista a Vincenzo Arcobelli, rappresentante negli Usa per il Consiglio Generale degli Italiani all’estero
Malaria, altro che Covid: 405mila morti in un anno
I dati globali più recenti relativi alla malaria, resi noti dall’Oms, riportano 228 milioni di casi con 405.000 morti nel 2018. Per quanto dal 2010 al 2018 il tasso di diffusione della malaria sia sceso da 71 a 57 casi ogni mille persone a rischio, a partire dal 2014 di progressi ne sono stati fatti pochi. L'Onu parlò della sconfitta della malattia entro il 2015, ma oggi gli interventi si sono ridotti alla diffusione delle zanzariere.
Io, negata a partecipare al funerale di mia sorella
Solo cinque persone ammesse oggi alla tumulazione di mia sorella, prima di molti fratelli, con figli e nipoti. In gran parte esclusi dalla possibilità di essere presenti per l'ultimo saluto e una preghiera. Stiamo subendo una violenza inammissibile da parte dello Stato, e questo nel silenzio generale. Anche della Chiesa.
Avvenire inneggia all'assassinio della liturgia
I vescovi sardi che rifiutano di riprendere le Messe con popolo? Bravi. E ottimo anche l'accordo - tuttora segreto - tra Stato e Chiesa sulla ripresa delle Messe anche se significa ritardare ancora di altre settimane. Motivo? Ce lo spiega Lutero. Così il quotidiano dei vescovi italiani ci porta verso un nuovo culto.
«Si torni a Messa, il Concordato lo permette»
«Il Concordato permette alla CEI di decidere e di dire al Governo: “Proponiamo questa data per la ripresa, accettatela”». Angèle Bilégué, teologa ed esperta di rapporti Stato-Chiesa, afferma in un’intervista alla Nuova BQ che è tempo di tornare alla vita sacramentale. In Camerun, suo Paese d’origine, le Messe proseguono: «Se chiudiamo le chiese, permettiamo al male di entrare ancor di più nelle nostre vite».
«Solo la madre partorisce». No dei giudici alla follia trans
Dopo la sentenza di primo grado, anche in appello è stata bocciata la richiesta di “Freddy” McConnell, una giornalista britannica che ha partorito un bambino ma pretende di essere riconosciuta come suo “padre”. La donna tenterà il ricorso alla Corte suprema, sfidando ancora il buonsenso.
La Germania mette al bando Hezbollah, il jihadismo sciita
Da qualche giorno la Germania si aggiunge alla lista di paesi che bandiscono Hezbollah, anche se non la riconoscono ufficialmente come "un'organizzazione terroristica" a tutti gli effetti. Già perquisite moschee e associazioni culturali islamiche vicine al gruppo armato sciita. Che non è solo un "partito libanese", ma molto di più...
Ho fatto obiezione di coscienza: sono andato a Messa
Avvalendomi di quanto è concesso dalla nostra Costituzione, mi sono avvalso della facoltà di appellarmi all’obiezione di coscienza e ho partecipato fisicamente a una Santa Messa cattolica. È un atto di obiezione a un'operazione che sfrutta l'emergenza per promuovere un'agenda fortemente anti-cattolica
A Caravaggio i vescovi hanno perso la fiducia dei fedeli
La stima e la fiducia dei propri figli la si conquista, come ogni genitore sa, stimandoli e dando fiducia a loro. La si perde, quando li si tratta da irresponsabili e incapaci di intendere e di volere, senza che vi sia prova alcuna che siano così. La CEI ha perso una grande occasione per dimostrarsi matura per il compito grande che le viene affidato, ancor più in un tempo grave, drammatico, come quello che stiamo attraversando.
L’ipocrisia del governo che sa difendere solo certe vite
Conte ha sostenuto che «la nostra comunità deve stringersi forte, come una catena a protezione del bene più importante: la vita». Intanto alcune associazioni e Ong hanno fatto appello a lui e all’Aifa, affinché sia deospedalizzato l’aborto con la pillola RU486. Ma se fosse coerente il premier dovrebbe guardare ai dati e al volontariato che tutela la vita di tutti, anche dei bambini, e che aiuta le donne sole.