L'Ue a guida tedesca vuole scegliere il governo per la Polonia
Dopo le elezioni in Polonia, diventa ancora più evidente la pressione esercitata dall'Ue per scegliere il nuovo governo. I vertici dell'Ue, a partire dalla von der Leyen, vogliono un governo guidato da Tusk. Ma possono?
Campi di battaglia e scenari politici, guerra in salita per Kiev
Il bilancio della controffensiva ucraina è di gravi perdite a fronte di guadagni irrisori di territorio. E intanto in Europa e negli Stati Uniti il sostegno a Kiev perde terreno, come dimostrano anche le elezioni in Slovacchia
L'importante è fermare i flussi di emigranti. L'Ue non l'ha capito
La presidente della Commissione Ue, in visita a Lampedusa, ammette che sia una sfida, cosa che l'Ue avrebbe dovuto realizzare fin dal 2015. Annuncia un programma in 10 punti. Ma sarà sufficiente? Il punto è fermare i flussi alla partenza, non redistribuire quelli in arrivo.
Eurotangenti, un'occasione per rivedere la serietà dell'Ue
Lo scandalo delle tangenti dal Qatar, a politici, sindacalisti e Ong, può non essere l'unico. L'Ue ad esempio non ha indagato seriamente sul possibile conflitto di interessi per l'acquisto del vaccino Pfizer. Serve un lavoro di revisione nelle istituzioni europee, ma senza l'impulso totalitario di chi propone commissioni di controllo non elette.
La famiglia arcobaleno imposta dall'Ue
Omogenitorialità e maternità surrogate vengono, non solo sdoganate, ma imposte agli Stati membri. È questo il senso della proposta di regolamento europeo avanzata dalla Commissione UE. I parlamenti nazionali avranno diritto di difendersi, in nome della sussidiarietà. Ma c'è il trucco del regolamento transfrontaliero.
Von der Leyen sui morti in Ucraina, una gaffe da incompetenti
Grande dimostrazione di leggerezza e di incompetenza ai vertici dell'Ue. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, parla di "100mila morti ucraini fra i militari e 20mila fra i civili", cifre sensibili e coperte da segreto militare in Ucraina. Ritratta, ma la pezza è peggiore del buco. È il simbolo di un'Europa in mano a leder inadeguati.
Uno pseudo accordo sul gas. E l'Ue celebra il "successo"
Dopo mesi di attesa viene annunciato un accordo Ue per affrontare la crisi energetica. Si celebra la vittoria, soprattutto in Italia: è l'ultimo successo di Draghi. Ma realmente cosa si è ottenuto? Un accordo su risparmi e approvvigionamento in termini così vaghi che sarà necessario un nuovo vertice per definire i dettagli.
Ue più brava a mandare armi che ad aiutare le imprese
Vertice informale di Praga: nessun accordo raggiunto su come fronteggiare la crisi energetica e su come sostenere famiglie e imprese nel duro inverno che ci attende. Unico accordo raggiunto: l'ennesimo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina. Come facciamo ad aiutare Kiev senza aiutare noi stessi?
USA e UE unite per dichiarare l’aborto “diritto umano”
L'America di Biden e l'Europa di von der Leyen fanno pressioni per inserire l'aborto "sicuro" come "diritto umano" in una risoluzione dell’Assemblea Generale dell'ONU: un testo non vincolante, ma che darebbe man forte alle pressioni abortiste del segretario generale Guterres, sconfessando l'intesa del 1994 al Cairo (che lasciava la questione ai singoli Stati) e ignorando le obiezioni di numerosi Paesi. Il dibattito scavalca le procedure e lo scontro si fa aspro.
- VIDEO: È BIDEN A FARE LA DIFFERENZA, di Riccardo Cascioli
- ANTIDOLORIFICO ABORTIVO: I MEDIA USA MENTONO PER COLPIRE I PRO-LIFE di T. Scandroglio
Balcani in subbuglio. E le mosse dell’Ue non aiutano
Iniziati i colloqui, sospesi dal 2020, con la Macedonia del Nord e l’Albania per la loro adesione all’Unione europea. Ma Bruxelles, che ragiona come l’ex Urss, guarda ai Balcani in funzione anti-russa e ciò destabilizza ancora di più la regione. Si temono strascichi per la Bosnia ed Erzegovina. E intanto si riaccendono le tensioni tra Croazia e Serbia.
Sanzioni e non solo, l’Ue rovinata dalle sue istituzioni
Alcuni fatti di questi giorni confermano il declino europeo. Il rapporto sulle persecuzioni dimentica i cristiani e promuove i diritti Lgbt; gli attacchi ideologici a Polonia e Ungheria, malgrado accolgano milioni di rifugiati; le parole sconsiderate di von der Leyen e Michel su sanzioni e armi.
La guerra di Bruxelles contro Ungheria e Polonia. E contro ogni buon senso
L'Ungheria rinnova la fiducia ad Orban rieleggendolo. E Bruxelles ha pronta la rappresaglia: niente fondi del Recovery, congelati in nome del rispetto dello stato di diritto. Risposta prevista e prevedibile, che però dimostra quanto l'Ue sia diventata un super-Stato che punisce o premia, a seconda della fedeltà dei membri ai "suoi" valori. Ed anche il Recovery per la Polonia è ancora in sospeso, in attesa di approvazione, perché Bruxelles pretende che il governo smantelli la sua riforma della giustizia. Nonostante la Polonia accolga milioni di profughi di guerra dall'Ucraina, Bruxelles continua a combattere la sua guerra interna.