Riprese le Messe a Colombo
A quasi un mese dai terribili attacchi terroristici che hanno ucciso oltre 250 persone, migliaia di cattolici hanno sfidato la paura affollando la chiesa di Santa Teresa, a Colombo.
È stata riaperta per alcune ore nello Sri Lanka la chiesa dedicata a sant’Antonio
Il santuario dedicato a sant’Antonio da Padova, devastato da un attentato dinamitardo il giorno di Pasqua, è stato temporaneamente aperto il 7 maggio per consentire ai fedeli di onorare il santo
Scontri a Negombo, la città della chiesa di San Sebastiano attaccata dai jihadisti a Pasqua
Dopo gli attacchi ai musulmani verificatisi a Negombo, il governo cingalese ha dichiarato il coprifuoco. Il cardinale Ranjith ha esortato alla calma i cristiani e tutta la popolazione
Sri Lanka. Le chiese restano chiuse per la seconda domenica consecutiva
Un nuovo allarme di possibili attentati ha indotto il cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, a sospendere ancora le funzioni religiose e a prolungare la chiusura delle scuole cristiane
"La fede salverà lo Sri Lanka, ora devo aiutare i poveri"
"Ho visto i corpi dilaniati. Ora organizzo aiuti per i poveri che hanno perso i cari negli attentati di Pasqua. La fede di questo popolo salverà lo Sri Lanka". Il nunzio apostolico Pierre Van Tot alla Nuova BQ parla per la prima volta dopo la strage islamista. "In nunziatura movimenti limitati, il governo ha messo due guardie armate, ma ci sono responsabilità da assumersi per questa carneficina". Il diplomatico vaticano racconta il dramma della domenica di Resurrezione: "Ho pianto con i fedeli che erano con me a Messa e visitato le chiese il giorno dopo: c'erano ancora i corpi stesi a terra". "Messe proibite? Domenica si riapre e sabato ci sarà una messa in Cattedrale. Io andrò a una Cresima, bisogna ripartire con speranza".
-EASTER WORSHIPPERS, CARDINALE RISPONDE A OBAMA E CLINTON di Nico Spuntoni
Un commento del cardinale Sako al video di al-Baghdadi
Il cardinale Sako commenta il video con cui al-Baghdadi, il leader dell’Isis, minaccia l’Occidente e celebra gli autori degli attentati dinamitardi dello Sri Lanka
Se i martiri cristiani danno fastidio a Melloni
Su Repubblica, riferendosi alle vittime della strage islamista in Sri Lanka, Melloni sostiene che “le persone uccise dal terrorismo non possono essere divise in base alla fede per incentivare altro odio”. Ma questo è un nascondere la realtà e la verità, un vero e proprio pensiero satanico.
La guerra globale dei fondamentalisti: cristiani sempre più nel mirino
La serie di attentati in Sri Lanka non fa che continuare una lunga scia di attacchi anticristiani, compiuti in occasione di una festività religiosa. A Natale, a Pasqua, nella Domenica delle Palme. In Nigeria, in Pakistan, in Egitto e in tanti altri luoghi al mondo. Quanto accaduto domenica è allarmante non soltanto per l’entità e la crudeltà delle violenze, ma perché mostra come il terrorismo islamico stia varcando confini sempre nuovi: intanto, l’Isis ha rivendicato gli attacchi attraverso la sua agenzia di propaganda Amaq. Oggi la comunità cristiana piange le sue vittime in numerosissimi funerali.
- ISLAMISTI RESPONSABILI E CRISTIANI VITTIME. MA NON SI PUÒ DIRE, di Riccardo Cascioli
Islamisti responsabili e cristiani vittime. Ma non si può dire
Mentre emerge chiara la responsabilità del gruppo islamista National Thowheed Jamath nella serie di attentati del giorno di Pasqua, che hanno provocato 321 morti e oltre 500 feriti, in una Europa dominata dal "politicamente corretto" si registra un evidente imbarazzo nell'affermare responsabilità e obiettivi dei terroristi. Da Barack Obama a padre Spadaro anche una carrellata di "tweet della vergogna". Resta la domanda sul perché i cristiani siano stati l'obiettivo in un paese a maggioranza buddhista.
Una chiesa metodista è stata attaccata la domenica delle Palme nello Sri Lanka
Un gruppo di giovani ha aggredito il vescovo anglicano Perera, lo ha sequestrato insieme al Pastore della chiesa in cui si era recato per celebrare una funzione religiosa e ai fedeli convenuti
Prime difficoltà per gli sfollati tamil rientrati a casa dopo 25 anni
Tarda per i tamil di Iranaitheevu il permesso governativo di riprendere possesso delle proprie terre e 50 famiglie sono accampate negli edifici religiosi in rovina
Tornano a casa i tamil cattolici sfollati dal 1992
Dopo 25 anni trascorsi da sfollati sono tornati nella loro isola, Iranaitheevu, i tamil cattolici costretti a lasciarla durante la guerra civile. Non si erano mai arresi all’esilio