• TORINO

    Drag queen nel teatro parrocchiale, regista il prof di religione

    Torino all'avanguardia nel promuovere l'agenda Lgbt: nel teatro parrocchiale di Vinovo va in scena Sister tac, parodia del celebre film con protagonistra una drag queen in abiti da suora. Regia del prof di Religione ed ex seminarista. Il parroco si scusa: «Una provocazione, non ho vigilato». Intanto, facendo parodia degli ordini sacri si mette un mattoncino in più nella neo-chiesa arcobaleno. 

    • OMOERESIA IN DIOCESI

    “Omosessualità è di natura”: Milano supera il Segno

    Il mensile della Chiesa di Milano Il Segno dedica la copertina di ottobre al “tabù omosessualità". Un concentrato di tesi per normalizzare la condizione gay, accettarla come "di natura" e "espressione di amore cristiano". Le solite fonti: da Fumagalli a Padre Piva a suor Giuliana Galli all'insegna del "nessuna condanna". E il solito Moia che arriva pure a rimproverare alla Chiesa di aver sbarrato la strada ai gay con una dottrina chiusa. L'immagine è quella di una Chiesa aperta da tutti i lati. Sì, così aperta che fa acqua da tutte le parti. 
    - LA SPEZIA: IL VESCOVO SOSPENDE IL PRETE DEL DISSENSO

    • BENEDIZIONE OMO A BOLOGNA

    Non si ringrazia il peccato, così si portano i gay alla perdizione

    A che gioco giocano la diocesi di Bologna e il suo vescovo? E' inutile dire che quella di Budrio fosse “solo” una Messa di ringraziamento. Ringraziamento di che? La Chiesa che «non benedice né può benedire il peccato» può invece offrire a Dio il Sacrificio di ringraziamento per il peccato? E’ qui che emerge tutta l’ipocrisia farisaica di certi pastori, che, anziché richiamare le pecore, le conducono orgogliosamente sulla via della perdizione. 

    • BOLOGNA

    Benedizione gay, la diocesi del presidente Cei strappa

    Prima l'unione civile in Comune, poi la benedizione in chiesa. Va in scena a Budrio la prima pubblica benedizione di una coppia gay in una chiesa italiana. Succede a Bologna nella diocesi del presidente Cei, Zuppi, in aperta violazione del responsum della Congregazione per la Dottrina della fede che le vieta. Il parroco, che è direttore della pastorale famigliare, normalizza: «Abbiamo fatto solo una Messa di ringraziamento, l'arcivescovo era informato». Invece l'"operazione benedizione" è stata preparata con un cammino e un video molto esplicito. 
    - COSI' ZUPPI PORTA I GAY ALLA PERDIZIONE di Luisella Scrosati
    - VIDEO: UNA DOMANDA AL PRESIDENTE CEI

    • SACRAMENTI NEL MIRINO LGBT

    “Ti battezzo femmina... e ti cresimo maschio”: Torino svolta sui trans

    Torino. Donna “diventa” uomo e vuole la Cresima. Il parroco chiede in curia e il responso della Diocesi è favorevole: “Ok a cresimare col nome nuovo, ma nel registro scrivere quello di battesimo e registrare il cambiamento”. La Bussola racconta l’imbarazzo del parroco, la mail della curia che dà il via libera e la nuova tappa nella demolizione del Catechismo: se la natura non conta più nulla, ma solo i “diritti” della persona, allora crolla tutto.
    - L'IPOCRISIA E LO SCANDALO, di Luisella Scrosati

    • LA SENTENZA

    Querela LDC, il giudice dà ragione alla Bussola

    Tutti assolti «perché il fatto non costituisce reato». Il giudice dà ragione ai giornalisti della Bussola, che l'editrice salesiana LDC aveva querelato per diffamazione per l'articolo su un catechismo per bambini che strizzava l'occhio alle coppie omosessuali. Ma il processo ha messo in evidenza l'ostilità e l'odio ideologico di certo mondo cattolico contro chi difende le ragioni delle verità di fede e del Catechismo.

    • ESCLUSIVO

    Viganò, appello a McCarrick: "Si penta, solo così farà bene alla Chiesa ferita dagli abusi"

    L’arcivescovo Carlo Maria Viganò torna a farsi sentire e affida in una lettera un appello all'arcivescovo McCarrick. Una richiesta di conversione e di pentimento pubblico di fronte ai gravi abusi sessuali commessi dal prelato:
    "Il tempo sta per finire, ma lei può ancora confessare e pentirsi dei suoi peccati, crimini e sacrilegi, e farlo pubblicamente. La sua salvezza eterna è a rischio. Un pentimento pubblico da parte sua procurerebbe una misura straordinaria di guarigione ad una Chiesa gravemente ferita.  Offra alla Chiesa questo dono". 

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    • MITI PERICOLOSI

    Se la virilità è un peccato, la Chiesa resta infeconda

    Mentre il mondo ci convince che la natura maschile sia peccaminosa in quanto tale, anche la Chiesa, ormai da decenni, pare favorire persone che non mostrano i segni di un naturale impulso verso l’altro sesso. Perfino i santi vengono fatti passare come asessuati, ma se i sacerdoti non ritrovano la loro virilità di padri, il loro dono resterà monco.

    • OMOERESIA

    Preti gay, no del Papa: la furia di Martin è concessa

    "Omosessualità? Una moda, un errore accogliere in seminario chi ha tendenze radicate", dice il Papa. Ma l'omoeretico Martin lo rimbrotta cercando di interpretarlo correttamente e stravolgendo il significato della castità: "Sbaglia, così ferisce i gay". Nessuno protesta. Com'è che a lui è permessa la critica e invece chi solleva dubbi rispettosamente viene messo in croce? 

    • LOS ANGELES

    Prete sospeso dopo un'omelia magistrale sugli abusi

    Le parole che tutti vorremmo sentire pronunciate da un sacerdote americano sull'azione di Dio nella vicenda degli scandali: dopo aver chiarito che la Chiesa resta pura ma «è stata tradita» e perché non fuggire ma essere contenti di quanto sta accadendo, spiegando ai laici come fare la loro parte, è stato cacciato dalla diocesi. La sua colpa? Non fare silenzio, come piacerebbe a chi ha coperto abusi e menzogne. 

    • DUBLINO

    L'Incontro delle famiglie ostaggio della lobby gay

    Davanti agli scandali di abusi commessi da preti e vescovi, è forte la pressione di quanti imputano all'omofobia della Chiesa la responsabilità di certi comportamenti e chiedono la "normalizzazione" dell'omosessualità. L'intervento dell'omoeretico padre James Martin a Dublino è solo la punta dell'iceberg. La Chiesa si incammina sulla via della conformazione al mondo, il contrario di quanto aveva invocato Benedetto XVI otto anni fa nella Lettera ai cattolici d'Irlanda (da rileggere)

    • OMOERESIA A GORIZIA

    Il parroco getta la spugna: lui va, il capo scout gay resta

    Si conclude malamente il caso Staranzano. Il parroco aveva denunciato la presenza in parrocchia di un capo scout neo unito civilmente. Dopo un anno, la situazione è rimasta intatta. E don Francesco Fragiacomo non ha potuto fare altro che rassegnare le dimissioni: "Impedito l'esercizio pastorale del mio ministero", ha detto al vescovo. Che non ha respinto le dimissioni e lo ha trasferito.