Per il Papa la sodomia non è un problema morale, ma di immagine
Le "frociaggini" di Francesco vanno inquadrate nel discorso ai vescovi, non come una lotta alla lobby gay vaticana: ad interessargli non è il comportamento morale dei sacerdoti, ma il chiacchiericcio che questo potrebbe sollevare. Infatti dall'inizio del suo pontificato non ha fatto altro che proteggere prelati omosessuali attivi.
- E il Vaticano offre ai bambini il trasformista drag queen di Andrea Zambrano
- VIDEO: Altro che frociaggine..., di Riccardo Cascioli
Famiglia cristiana usa Fiducia supplicans per benedire le unioni gay
Il settimanale paolino dedica la copertina ai "credenti omosessuali" e benedice le unioni civili raccontando le storie delle coppie gay. Tra stravolgimenti della Bibbia, negazione del peccato e promozione dei gruppi cristiani Lgbt va in scena una presentazione della "famiglia gay".
- Siviglia: un Cristo osé sul manifesto delle confraternite, di Stefano Chiappalone
- Il dossier Fiducia Supplicans
Da Bologna a Chiavari, la lobby Lgbt in seminario. E Zuppi tace?
Ieri sera si è tenuto presso il Seminario di Chiavari, con il consenso del vescovo, un incontro gay friendly promosso dalla Tenda di Gionata, gruppo che mira a sovvertire l’insegnamento della Chiesa. Tutti bolognesi i relatori: una coppia dello stesso sesso, due genitori di un ragazzo omosessuale e don Gabriele Davalli, direttore dell’Ufficio Famiglia della Diocesi di Bologna. Una vera spedizione, che interpella lo stesso cardinal Zuppi.
Drag queen nel teatro parrocchiale, regista il prof di religione
Torino all'avanguardia nel promuovere l'agenda Lgbt: nel teatro parrocchiale di Vinovo va in scena Sister tac, parodia del celebre film con protagonistra una drag queen in abiti da suora. Regia del prof di Religione ed ex seminarista. Il parroco si scusa: «Una provocazione, non ho vigilato». Intanto, facendo parodia degli ordini sacri si mette un mattoncino in più nella neo-chiesa arcobaleno.
“Omosessualità è di natura”: Milano supera il Segno
Il mensile della Chiesa di Milano Il Segno dedica la copertina di ottobre al “tabù omosessualità". Un concentrato di tesi per normalizzare la condizione gay, accettarla come "di natura" e "espressione di amore cristiano". Le solite fonti: da Fumagalli a Padre Piva a suor Giuliana Galli all'insegna del "nessuna condanna". E il solito Moia che arriva pure a rimproverare alla Chiesa di aver sbarrato la strada ai gay con una dottrina chiusa. L'immagine è quella di una Chiesa aperta da tutti i lati. Sì, così aperta che fa acqua da tutte le parti.
- LA SPEZIA: IL VESCOVO SOSPENDE IL PRETE DEL DISSENSO
Non si ringrazia il peccato, così si portano i gay alla perdizione
A che gioco giocano la diocesi di Bologna e il suo vescovo? E' inutile dire che quella di Budrio fosse “solo” una Messa di ringraziamento. Ringraziamento di che? La Chiesa che «non benedice né può benedire il peccato» può invece offrire a Dio il Sacrificio di ringraziamento per il peccato? E’ qui che emerge tutta l’ipocrisia farisaica di certi pastori, che, anziché richiamare le pecore, le conducono orgogliosamente sulla via della perdizione.
Benedizione gay, la diocesi del presidente Cei strappa
Prima l'unione civile in Comune, poi la benedizione in chiesa. Va in scena a Budrio la prima pubblica benedizione di una coppia gay in una chiesa italiana. Succede a Bologna nella diocesi del presidente Cei, Zuppi, in aperta violazione del responsum della Congregazione per la Dottrina della fede che le vieta. Il parroco, che è direttore della pastorale famigliare, normalizza: «Abbiamo fatto solo una Messa di ringraziamento, l'arcivescovo era informato». Invece l'"operazione benedizione" è stata preparata con un cammino e un video molto esplicito.
- COSI' ZUPPI PORTA I GAY ALLA PERDIZIONE di Luisella Scrosati
- VIDEO: UNA DOMANDA AL PRESIDENTE CEI
“Ti battezzo femmina... e ti cresimo maschio”: Torino svolta sui trans
Torino. Donna “diventa” uomo e vuole la Cresima. Il parroco chiede in curia e il responso della Diocesi è favorevole: “Ok a cresimare col nome nuovo, ma nel registro scrivere quello di battesimo e registrare il cambiamento”. La Bussola racconta l’imbarazzo del parroco, la mail della curia che dà il via libera e la nuova tappa nella demolizione del Catechismo: se la natura non conta più nulla, ma solo i “diritti” della persona, allora crolla tutto.
- L'IPOCRISIA E LO SCANDALO, di Luisella Scrosati
Querela LDC, il giudice dà ragione alla Bussola
Tutti assolti «perché il fatto non costituisce reato». Il giudice dà ragione ai giornalisti della Bussola, che l'editrice salesiana LDC aveva querelato per diffamazione per l'articolo su un catechismo per bambini che strizzava l'occhio alle coppie omosessuali. Ma il processo ha messo in evidenza l'ostilità e l'odio ideologico di certo mondo cattolico contro chi difende le ragioni delle verità di fede e del Catechismo.
Viganò, appello a McCarrick: "Si penta, solo così farà bene alla Chiesa ferita dagli abusi"
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò torna a farsi sentire e affida in una lettera un appello all'arcivescovo McCarrick. Una richiesta di conversione e di pentimento pubblico di fronte ai gravi abusi sessuali commessi dal prelato:
"Il tempo sta per finire, ma lei può ancora confessare e pentirsi dei suoi peccati, crimini e sacrilegi, e farlo pubblicamente. La sua salvezza eterna è a rischio. Un pentimento pubblico da parte sua procurerebbe una misura straordinaria di guarigione ad una Chiesa gravemente ferita. Offra alla Chiesa questo dono".
Se la virilità è un peccato, la Chiesa resta infeconda
Mentre il mondo ci convince che la natura maschile sia peccaminosa in quanto tale, anche la Chiesa, ormai da decenni, pare favorire persone che non mostrano i segni di un naturale impulso verso l’altro sesso. Perfino i santi vengono fatti passare come asessuati, ma se i sacerdoti non ritrovano la loro virilità di padri, il loro dono resterà monco.
Preti gay, no del Papa: la furia di Martin è concessa
"Omosessualità? Una moda, un errore accogliere in seminario chi ha tendenze radicate", dice il Papa. Ma l'omoeretico Martin lo rimbrotta cercando di interpretarlo correttamente e stravolgendo il significato della castità: "Sbaglia, così ferisce i gay". Nessuno protesta. Com'è che a lui è permessa la critica e invece chi solleva dubbi rispettosamente viene messo in croce?