Chi ha perso la guerra in Afghanistan? Inizia lo scaricabarile
I vertici militari statunitensi ammettono la sconfitta in Afghanistan. La responsabilità politica è dell'amministrazione Biden, secondo il generale Milley, mentre per il generale McKenzie la colpa è ancora di Trump, per aver firmato a Doha gli accordi con i Talebani. Ma fu Obama il primo ad annunciare il disimpegno.
- E CHI FINANZIA I TALEBANI? di L. Formicola
Venti anni per perdere la guerra contro il jihad
Venti anni dopo l’11 settembre la guerra tra Occidente e jihad si conclude, con la nostra sconfitta più o meno là dove era cominciata: negli Usa e in Afghanistan. A Kabul tornano al potere gli stessi Talebani che avevano ospitato bin Laden. E negli Usa, da Obama in avanti, ha vinto la tendenza a non sostenere il lungo conflitto.
Biden che si vanta del ritiro da Kabul è indifendibile
Joe Biden vanta, nei suoi discorsi, la decisione di aver posto fine alla guerra in Afghanistan. Ma sono sotto gli occhi di tutti le scene del disastro. Probabilmente, nella sua retorica, Biden si avvale dell'aiuto dello scienziato comportamentale Sunstein, teorico del "nudge". Ma al di là della retorica gli americani vedono la realtà e il presidente ha perso credibilità.
Gli Usa si sono stancati anche della guerra in Iraq
Sepolta dalle drammatiche notizie della crisi afgana, c'è anche l'importante notizia del ritiro delle forze Usa dall'Iraq. Dopo la guerra del 2003 e la guerriglia successiva, dopo il ritorno del 2014 per combattere contro l'Isis, ora gli americani vanno definitivamente a casa. Mentre restano gli alleati della Nato, dal 2022 con un comando italiano.
Samantha Power a capo di Usaid: più aborto nel mondo
Samantha Power, già ambasciatrice degli Usa all'Onu all'epoca dell'amministrazione Obama, è stata nominata a capo di Usaid, l'agenzia Usa della cooperazione allo sviluppo. Stando alle sue passate esperienze e alle intenzioni espresse da Biden, non ci sono dubbi che farà molto per esportare l'aborto e i "diritti riproduttivi" nel mondo.
Vietata la mascherina “Gesù mi ama”: ecco gli Usa di Biden
Una scuola del Mississippi impedisce ad una studentessa di portare una mascherina con la scritta cristiana in nome del rispetto per cui i suoi compagni indossavano quella di “Black lives matter”. L’episodio sintentizza ciò che la presidenza democratica di Obama è riuscita a fare in 8 anni e spiega che senza l'argine trumpiano Biden porterà a termine la rivoluzione dall’imperativo categorico: rimuovere i cristiani dall’agone pubblico!
Sciopero per il clima, un altro abuso di minori
Oggi in un centinaio di paesi del mondo scioperano gli studenti per protesta contro i politici che non prendono provvedimenti seri per contrastare il riscaldamento globale. Una iniziativa che secondo la narrazione ufficiale nasce dall'esempio della 16enne svedese Greta Thunberg, che ieri è stata anche candidata al Premio Nobel per la Pace, ma le cose stanno diversamente. E dietro la mobilitazione degli studenti ci sono élite ecologiste e fondazioni americane che stanno usando i giovani per battaglie che valgono centinaia di miliardi di dollari.
Morto McCain, conservatore ma non "un conservatore"
Eroe nel Vietnam: fatto prigioniero dai comunisti venne torturato ma non cedette. Senatore veterano: dal 1987 venne eletto nel seggio dell'Arizona e poi sempre rieletto. Corse nel 2008 contro Obama. Con McCain è morto un pezzo di America. Buckley lo definì "conservatore", ma non "un conservatore": conservatore sì, ma non in termini assoluti.
Obama, il "peggior presidente della storia"
Obama era stato presentato dalla stampa internazionale come una sorta di Messia, l’uomo della speranza, quello che avrebbe “redento” l’America. Oggi viene ricordato come il peggior presidente della storia americana dal secondo dopoguerra. Vediamo perché (e non è difficile indovinarlo).
Hezbollah ai tropici: l'islamizzazione in America Latina
Da decenni l'Iran sta esportando la sua rivoluzione islamica anche in America Latina, dove Hezbollah è una realtà ben radicata. Il gruppo politico-terrorista jihadista si finanzia con il traffico di armi e droga. E fa proseliti. L'amministrazione Obama aveva ostruito le indagini per non innervosire Teheran e giungere all'accordo sul nucleare.
Quando vince Trump il marketing è un crimine
Quando Obama vinse grazie a una campagna marketing online, condotta dopo una "pesca a strascico" dei dati degli utenti dei social network, i commentatori, entusiasti parlarono di "rivoluzione". Oggi la campagna di Trump vince con metodi analoghi e Facebook finisce alla sbarra. E i sospetti ricadono anche sulla Lega, in Italia.
Con Billy Graham muore un pezzo di storia d'America
Quando si pensa al predicatore televisivo, o radiofonico, si pensa a William Franklin Graham. Morto a quasi cent'anni, il 21 febbraio scorso, il pastore battista ha predicato in 185 paesi, raggiungendo 215 milioni di persone. Era seguito anche da tutti i presidenti degli Usa, da Truman fino a Obama. Incarnava l'America profonda.