Iniziato il processo al cardinale Zen
«Non colpevole». Così il cardinale Zen e gli altri 5 imputati che sono comparsi il 26 settembre davanti alla corte di Hong Kong, accusati per la gestione di un Fondo di assistenza per gli attivisti democratici. Intanto nello stesso giorno a Hong Kong, dopo due anni è caduta la quarantena obbligatoria anti-Covid.
Zen trova un difensore a Roma: il cardinal Filoni
Il processo a Hong Kong contro il cardinale Joseph Zen è, in realtà, un monito affinché nessuno si senta al riparo dalla scure del regime. La gestione vaticana del caso provoca malumori anche in casa nostra, ma il cardinal Fernando Filoni scende in campo per denunciare le ingiustizie subite dal confratello cinese: “la Cina e la Chiesa hanno in lui un figlio devoto”.
Hong Kong a confronto con il suo passato coloniale
Nell’ex colonia britannica ci sono stati molti commenti, di opposto tenore, a seguito delle migliaia di persone radunatesi al Consolato del Regno Unito per rendere omaggio alla defunta regina Elisabetta. Come giudicare il passato coloniale? Come in molti altri luoghi, ci sono state ingiustizie, ma la colonizzazione ha lasciato anche un’eredità buona.
Hong Kong, si apre il processo al cardinal Zen
Oggi si apre il processo al cardinale Joseph Zen, in una Hong Kong sempre più sottoposta alla repressione del Partito Comunista Cinese. «Nessuno ha sollevato la questione gravissima del nostro confratello Zen», dice il cardinal Gerhard Müller. Nessuno: nemmeno dal Papa, come si evince dalle dichiarazioni di ritorno dal Kazakistan. Aggiornamento: il processo è stato rinviato di due giorni, al 21 settembre.
Processo al cardinale Zen, un'umiliazione per la Santa Sede
Il processo al cardinale Zen per il suo sostegno alla causa democratica si farà dal 19 al 23 settembre, proprio mentre Cina e Santa Sede staranno per annunciare il rinnovo dell'accordo segreto sulla nomina dei vescovi. Ma il volto di Zen in tribunale starà lì a dimostrare il tradimento della Santa Sede per i cattolici perseguitati.
Il capo dei vescovi asiatici è con Zen: «Hong Kong è uno stato di polizia»
Il cardinale birmano Charles Maung Bo, presidente della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche, affida alla Bussola un messaggio di vicinanza al confratello cardinale Zen dopo l'arresto e denuncia: «Hong Kong era una delle città più libere e aperte dell'Asia, oggi è stata trasformata in uno Stato di polizia. È spaventoso che il governo abbia infranto le promesse siglate in un trattato internazionale». L'appello a tutti i cristiani: «Il 24 maggio tutte le Chiese preghino Maria Ausiliatrice e facciano Messe votive per la libertà religiosa».
Il cardinale Zen arrestato a Hong Kong
In quanto amministratore del fondo 612 a favore dei partecipanti alle manifestazioni di protesta del 2019, è indagato per sospetta collusione con “forze straniere”
La sfida di Stephen Chow per la Chiesa di Hong Kong
Hong Kong ha un nuovo vescovo: Monsignor Stephen Chow Sau-yan. La città è stata nell'occhio del ciclone negli ultimi anni e dal 2019 non aveva un suo vescovo, dopo la morte di Michael Yeung nel 2019. Dalle prime dichiarazioni è sembrato abbracciare una linea di grande prudenza, che sarà ben presto messa alla prova.
Hong Kong: sentenze "cinesi" e arresti politici
Una serie di infausti provvedimenti giudiziari, a Hong Kong, fa capire chiaramente che aria tira nell’ex colonia britannica. È arrivata una prima condanna in base alla Legge sulla Sicurezza Nazionale, arrestato un uomo per aver fischiato contro l'inno cinese all'inizio delle Olimpiadi, è stato arrestato un cantante per aver cantato a un evento della campagna elettorale democratica.
Hong Kong, sottomessa alla Cina, sta impazzendo
Hong Kong, un anno dopo l’introduzione della nuova Legge per la Sicurezza Nazionale, imposta da Pechino, nella città ex britannica si respira un clima di oppressione totalitaria. E una parte della popolazione ci impazzisce. Sono sintomi di impazzimento l'attentato suicida a un poliziotto e un gruppo di ragazzi che preparava attentati
Tienanmen, memoria vietata a Hong Kong e Macao
In Cina è vietato commemorare le vittime del massacro di Piazza Tienanmen del 4 giugno 1989. Da due anni lo è anche nelle enclave di Hong Kong e Macao. Quest'anno anche per la nuova Legge per la sicurezza nazionale. I cattolici celebrano messe di commemorazione, presiedute anche dal vescovo emerito Joseph Zen e da quello ausiliare Joseph Ha.
Hong Kong, Chow Sau-yan nuovo vescovo. Un compito non facile
Papa Francesco ha nominato il gesuita Chow Sau-yan vescovo di Hong Kong, diocesi che attendeva una nuova guida dal gennaio 2019. Un processo di nomina accidentato, anche a causa delle tensioni tra i sostenitori del movimento democratico locale e Pechino. Chow Sau-yan avrà bisogno di preghiere per condurre la Chiesa di Hong Kong a seguire Cristo, come hanno fatto tanti martiri cinesi, e non il mondo.