L'escalation c'è già: l'Iran è coinvolto nel conflitto contro Israele
La guerra a Gaza, oggetto della telefonata fra Papa Francesco e Biden, rischia di allungarsi nel tempo. E si sta già allargando ad altre aree calde del Medio Oriente. Milizie sciite pro-Iran entrano in azione in Libano, Siria, Iraq e Yemen anche contro gli Usa.
Espellere Hamas da Gaza, l'unica alternativa alla guerra totale
Guerra a Gaza: le iniziative diplomatiche, come quella al Cairo, sono finora fallite. L'unica alternativa alla guerra totale (che può anche estendersi a tutta la regione) è l'esilio delle milizie di Hamas, in un Paese loro amico. Come si fece con l'Olp di Arafat espulso dal Libano nel 1982.
- Come l'Ue ha finanziato Hamas di Lorenza Formicola
Da Gaza il terrorismo arriva in Francia. Un professore sgozzato
Dominique Bernard, docente di letteratura al liceo Gambetta, di Arras, è stato assassinato da Mohamed Mogouchkov, un ex allievo, ceceno di origine e islamico di fede, considerato pericoloso dai servizi segreti. È il primo attentato compiuto come conseguenza del nuovo jihad in Medio Oriente.
Preghiera e digiuno, la risposta dei cattolici in Terrasanta
Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per la pace martedì 17. L'appello è stato rilanciato nella parrocchia di Gaza e in quelle di Israele, aperte tutti i giorni per la preghiera e l'adorazione. "Serve un miracolo".
- Hamas non ha mai risparmiato donne e bambini di Anna Bono
Dove vanno gli aiuti europei alla Palestina. Educazione all'odio e sottosviluppo
Dopo l'attacco di Hamas in Israele, con le sue violenze inaudite, la Commissione europea decide di continuare a erogare aiuti a fondo perduto alla Palestina. Giurando che nessun euro è mai finito, né finirà nelle tasche di Hamas. Ma dove vanno gli aiuti europei? L'Ue non ha la coscienza pulita.
Parla il parroco di Gaza di Nicola Scopelliti
E in Europa scoppia l'antisemitismo di Lorenza Formicola
Parla il parroco di Gaza, solidarietà nell'inferno della guerra
"Le notizie sono drammatiche. Definire la situazione pessima è un eufemismo. Non ho mai visto quello che sta accadendo ora in Terra Santa". Parla Gabriel Romanelli, parroco di Gaza. La piccola comunità cattolica è nell'inferno della guerra. La parrocchia aiuta quanto può senza fare politica.
Gelo tra Israele e le comunità cristiane di Gerusalemme
Per l'ambasciata israeliana presso la Santa Sede è ambiguo il documento dei patriarchi e capi delle Chiese, che invitano a deporre le armi, senza riferimenti ad Hamas. Ma tutto il mondo cristiano è in apprensione per quanto accade in queste ore.
Gaza sotto le bombe israeliane. E l'Ue snobba Ben Gvir
Bombardamento israeliano a Gaza, per colpire i vertici della Jihad Islamica palestinese. Molte anche le vittime civili, almeno dodici, fra cui donne e bambini. Ma Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale, è stato tenuto all'oscuro dal governo. E l'Ue lo snobba, saltando l'Europa Day a Tel Aviv.
Esecuzione di "spie", a Gaza torna la pena di morte
Dopo cinque anni di sospensione, tre civili e due militari sono stati giustiziati a Gaza. Tutti erano accusati di spionaggio per Israele, anche decenni fa. Meno facile contare le esecuzioni extra giudiziali, che avvengono spesso. Sono atti contrari alla stessa legge palestinese e ai valori universali della giustizia.
Israele e Gaza, tregua dopo la tempesta di fuoco
Trentaquattro morti è il pesante bilancio della serie di attacchi punitivi di Israele nella Striscia di Gaza, dove sono stati colpiti anche due leader della Jihad Islamica. Pioggia di razzi su Israele. In serata annunciata una tregua grazie alla mediazione dell'Egitto.
Israele il "governo del cambiamento" alla prova
Il nuovo governo israeliano, il primo senza Netanyahu da 12 anni, sta in piedi con un solo voto. Peggio ancora è sostenuto da forze politiche che fra loro non si capiscono neppure, arabi ed ebrei, religiosi e sinistra laica. Adesso sarà subito messo alla prova del conflitto con Gaza, che non è finito. E con una situazione mediorientale esplosiva.
Non illudiamoci, in Israele non inizia una nuova era
La fine di un’epoca? Non c’è dubbio che l’estromissione di Benjamin Netanyahu pone fine ai suoi dodici anni consecutivi di governo. Ma il collante che tiene assieme i partiti della nuova maggioranza, dagli arabi di Ra'am alla destra nazionalista di Yamina, sono quantomeno fragili. Il governo dovrà affrontare un momento molto difficile per Israele