• MinCulFlop

    Biotestamento: poche richieste, un "radicale" insuccesso

    A 5 anni dall'introduzione solo lo 0,4% degli italiani ha depositato le Dat (Disposizioni anticipate di trattamento). L'Associazione Luca Coscioni non si arrende ai fatti e affina le armi della propaganda per convincere il restante 99,6% di italiani che, evidentemente, non vogliono morire ma farsi curare.

    • 45^ EDIZIONE

    Giornata per la Vita, un messaggio che indica Cristo

    Ricco di spunti il messaggio della CEI per la 45^ Giornata per la Vita (5 febbraio), dal titolo «La morte non è mai una soluzione». Si smonta l’idea che aborto, eutanasia e suicidio assistito rispettino la vera libertà. Si centra il problema alla base della cultura della morte. E si indicano come risposte la retta ragione e Cristo crocifisso e risorto.

    • SCELTA IDEOLOGICA

    L’Ambrogino d’oro a Cappato, un premio agli antivalori

    Il 7 dicembre, giorno del suo patrono, il Comune di Milano, guidato da Beppe Sala, insignirà Marco Cappato con l’Ambrogino d’oro. Che c’entra un’onorificenza a uno che si batte per aborto, eutanasia e droghe libere? Si offende anche un santo come Ambrogio, da cui deriva il nome del premio.

    • IL CASO

    Il suicidio di “Mario” e l’ordine naturale rovesciato

    È morto “Mario”, ossia Federico Carboni, primo caso di suicidio assistito autorizzato in Italia. Una vicenda paradigmatica per vari aspetti, dal rovesciamento dell’ordine naturale stabilito da Dio alla strumentalizzazione della sofferenza per portare avanti processi rivoluzionari e iniqui. Mentre migliaia di famiglie continuano, nel silenzio, a prendersi cura dei loro cari.

    • SUICIDIO ASSISTITO/6

    Ddl Bazoli, il progetto di una legge ingiusta

    La giustizia o l’ingiustizia di una legge non si valuta sulla base della sua coerenza con pronunce della Corte Costituzionale. Né una legge è resa giusta dai suoi artifici linguistici, vedi le norme su aborto, Dat, fecondazione artificiale… Al di là dei proclami, il Ddl sul suicidio assistito autorizza l’aiuto statale ad un atto violento e malvagio. Va rigettato in toto.

    • REGNO UNITO

    Un’altra eutanasia di Stato. Pippa è tornata al Padre

    La disabile inglese di sei anni, al centro di una battaglia legale tra ospedale e famiglia, è morta qualche giorno fa dopo il distacco della ventilazione. L’ennesima vittima del “miglior interesse” improntato al relativismo. Pippa lascia un fratello di poco più grande e la madre, Paula Parfitt, che ha lottato fino all’ultimo per assicurarle le cure.

    • INTERVISTA / CODA NUNZIANTE

    “La vita non è negoziabile, il fine è abrogare la 194”

    La vita umana innocente è «intangibile, dal concepimento alla morte naturale»: si deve quindi arrivare all’abrogazione della Legge 194. «La strategia del “male minore” ha permesso alla cultura della morte di diffondersi», perciò bisogna «combattere senza compromessi» e sapere «che nessun risultato è possibile senza la preghiera». La Bussola intervista Virginia Coda Nunziante, presidente della Marcia per la Vita, in programma (in forma statica) il 22 maggio a Roma.

    • COME RS

    Anche Pippa condannata dal giudice di Soros

    Il 20 aprile, giorno del 6° compleanno di Pippa Knight, la Cedu ha respinto il ricorso della madre, avallando il distacco del ventilatore deciso dalla giustizia inglese. A presiedere la sezione giudicante il bulgaro Yonko Grozev, per anni attivo nelle organizzazioni pro eutanasia di Soros. E altri due giudici hanno lavorato in Ong finanziate dall’Open Society.

    • PIANO INCLINATO

    Se l’aborto è una pizza take away

    Marche, l’assessore Giorgia Latini pensa di proporre una revisione delle linee ministeriali sulla Ru486 e di aiutare le donne in gravidanza. Ma le femministe di “Non una di meno” rispondono con la richiesta dell’«aborto per tuttu» (sic!) e della pillola «da asporto». Sembra una parodia della vecchia propaganda abortista, e invece è la cultura mortifera che mostra il suo vero volto.

    • NUOVA BARBARIE

    Aborto casalingo, i vescovi scozzesi denunciano l’ideologia

    Anche in Scozia, in tempo di Covid, prevista la spedizione di pillole per abortire a casa. Protesta la Conferenza episcopale: si banalizza ancora di più la soppressione dei nascituri e aumentano i rischi, fisici e psichici, per le donne. Dunque, «una questione di ideologia», che smaschera le menzogne usate per decenni dalla propaganda abortista.

    • STATI UNITI

    Nuova follia progressista: l’aborto è come svuotare un’anguria

    Philadelphia, conferenza progressista con oltre 3.600 attivisti. Una di loro, Jen Moore Conrow, mostra, tra le risate dei presenti, come si esegue un aborto servendosi di un aspiratore e di… un cocomero. «La faccenda è tutta qui», dice lei. Peccato che non si ricordino tutte le conseguenze psicofisiche descritte dalla letteratura scientifica e, soprattutto, si oscura l’omicidio del nascituro. Il che è un classico della cultura abortista, ma il parallelo con l'anguria è un nuovo vertice di disumanità.

    - E ANCHE HOLLYWOOD CONTRIBUISCE A NORMALIZZARLO, di Ermes Dovico

    • BAMBINI DA PROTEGGERE

    Cultura della morte vs vita, divampa la battaglia negli Usa

    Dopo la legge dello Stato di New York che consente l’aborto fino alla nascita, il Partito democratico continua a promuovere disegni normativi simili in altri Stati. Uno dei più radicali è quello del Massachusetts, che intende cancellare dal testo sull’aborto i termini «madre» e «bambino non nato». Intanto, in Georgia, Kentucky, Mississippi, Ohio e Tennessee i repubblicani cercano di far passare delle leggi che vietino l’aborto dal momento in cui è rilevabile il battito del cuore; e a livello federale tentano di vietare l’infanticidio, che ormai fa parte dell’agenda del Partito democratico.