San Graziano
È stato uno dei grandi evangelizzatori della Gallia nonché il fondatore della Diocesi di Tours, un secolo prima che alla sua guida fosse acclamato san Martino. La cattedrale di Tours è dal XIV secolo dedicata a san Graziano e per questo chiamata comunemente dal popolo "La Gatianne"
Sant’Olimpia
Grande amica di san Giovanni Crisostomo, che dall'esilio le scrisse 17 lettere, sant'Olimpia (361-408) impiegò le sue ricchezze per numerose opere di carità e fu a sua volta perseguitata negli ultimi anni di vita dai nemici del deposto patriarca orientale e futuro Dottore della Chiesa
Sant’Adelaide
Regina e imperatrice, sant'Adelaide di Borgogna (931-999) si mostrò fin dalla giovinezza madre e moglie devota. Fu influente nella politica di Italia e Germania e manifestò una particolare cura verso gli ultimi, rivelandosi una guida saggia, grazie anche ai consigli dei santi di cui era amica e benefattrice
Santa Maria Crocifissa Di Rosa
La fondatrice delle Ancelle della Carità, santa Maria Crocifissa Di Rosa (1813-1855), si curò sempre di trasmettere a tutte le sue figlie in Cristo la centralità dell’adorazione eucaristica, come sorgente di amore per il prossimo. Un secolo dopo la sua morte terrena sarà lei, secondo la testimonianza di Pierina Gilli, a guidare la veggente di Montichiari in molte apparizioni di Maria Rosa Mistica
San Giovanni della Croce
Il Doctor Mysticus spiega che l’anima può arrivare alle vette della perfezione purificandosi attraverso quelle che chiama «notti oscure»: anzitutto la «notte dei sensi», che consiste nella rinuncia alle cose contrarie a Dio. E poi la «notte dello spirito», la fase più difficile della scalata, che l’anima può compiere con le tre virtù teologali: la fede, la speranza e la carità. Che purificano l’intelletto, la memoria e la volontà
Santa Lucia
Modello purissimo di fedeltà a Cristo fino al glorioso martirio, santa Lucia († 13 dicembre 304) è a distanza di secoli tra le figure più care alla pietà cristiana, esempio per i fedeli in cammino verso Dio e fonte di ispirazione per artisti e letterati. Su tutti Dante, che guarì dopo aver chiesto la sua intercessione e la celebrò nella Divina Commedia come guida sicura e «nimica di ciascun crudele»
Nostra Signora di Guadalupe
La devozione verso la Madonna di Guadalupe nasce dalle apparizioni del 1531 all’indio san Juan Diego Cuauhtlatoatzin, di cui rimane un segno tangibile nella miracolosa immagine della Beata Vergine, sottoposta a varie analisi scientifiche che ne hanno avvalorato la natura di immagine acheropita, cioè non fatta da mano umana
San Damaso I
Fu denso di avvenimenti il pontificato di san Damaso I (304-384), che salì al soglio petrino nel 366 e resse la Chiesa in una fase in cui infuriavano le eresie sulla Divina Trinità, da lui energicamente combattute con l’aiuto tra gli altri di san Girolamo
Beata Vergine Maria di Loreto
Oggi si ricorda la traslazione della Santa Casa di Nazaret, che il 10 dicembre 1294 fu trasportata in volo dagli angeli nel territorio delle Marche. Non era la prima traslazione miracolosa né sarebbe stata l’ultima, per cui vale la pena accennare al quadro storico in cui ciò avvenne, nonché agli studi scientifici fatti sulla Santa Casa (nella foto il rivestimento marmoreo che la custodisce)
San Juan Diego Cuauhtlatoatzin
Il sabato mattina del 9 dicembre 1531, la Beata Vergine apparve al contadino Juan Diego Cuauhtlatoatzin (1474-1548) sulla collina del Tepeyac, vicino a Città del Messico, presentandosi come «la perfetta sempre Vergine Maria, Madre del verissimo e unico Dio». Iniziò così la straordinaria storia della Madonna di Guadalupe
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Nella bolla con la solenne definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione, il beato Pio IX scrisse che le origini immacolate della Beata Vergine «erano state preordinate nell’unico e identico decreto dell’Incarnazione della Divina Sapienza», perché Dio volle dall’eternità che Maria, la «piena di grazia» (Lc 1, 28), fosse preservata da ogni traccia di peccato per custodire perfettamente nel suo grembo il divin Figlio fatto uomo
Sant’Ambrogio
Per la sua opera a salvaguardia della retta dottrina, sant'Ambrogio (340-397) è stato proclamato dottore della Chiesa, uno dei primi quattro a ricevere tale titolo assieme ad Agostino, Girolamo e Gregorio Magno. Fu anche autore di inni sacri e quando, a rischio della vita, si barricò con i fedeli dentro una basilica per non cederla agli ariani, introdusse il canto antifonale, uno dei suoi numerosi apporti alla liturgia