Santa Macrina la Giovane
Santa Macrina crebbe in quella famiglia ricca di anime benedette che ha nei suoi fratelli Basilio Magno e Gregorio di Nissa, entrambi Padri della Chiesa, i due esponenti più noti, e la cui ascesa alla santità fu favorita proprio dalle virtù della sorella maggiore
San Federico di Utrecht
Dopo la sua uccisione venne presto venerato come martire. Nel Martirologio Romano il suo nome è iscritto al 18 luglio e vi si ricorda che «rifulse nello studio delle Sacre Scritture e mise cura e impegno nell’evangelizzazione dei Frisoni»
Sant’Alessio
Nella basilica romana intitolata a lui e a san Bonifacio si custodisce un’antica icona, nota come Madonna dell’Intercessione o di Sant’Alessio, che secondo la tradizione venne portata dal santo dall’oriente. Tra i fedeli che gli furono devoti, figura anche santa Francesca Romana, che lo vide apparire in sogno in un frangente delicatissimo della sua vita
Madonna del Carmelo
Per la ricchezza di richiami biblici e mistici che reca con sé, si potrebbe dire che la festa della Madonna del Carmelo rivela in modo speciale la bellezza del disegno salvifico di Dio. Il Carmelo, nome d’origine ebraica che significa «giardino» o «vigna di Dio», è infatti citato in alcuni passi dell’Antico Testamento come simbolo di splendore e perfezione...
San Bonaventura
Tra i grandi protagonisti del pensiero filosofico e teologico del XIII secolo, san Bonaventura argomentò che sia le varie arti sia la filosofia devono essere al servizio della teologia, poiché per tutte le discipline la via non può che essere una sola: Gesù Cristo
San Camillo de Lellis
Patrono universale degli infermieri, dei malati e degli ospedali (con san Giovanni di Dio), ebbe una giovinezza turbolenta. Poi si convertì e fondò i Ministri degli Infermi. Ottenne di poter cucire sull’abito una croce di panno rosso, simbolo del Sangue redentore versato da Gesù. Il quale una volta, nel bel mezzo delle tribolazioni, gli disse: «Che temi? L’opera che hai iniziato è Mia, non tua»
Sant’Enrico II
Imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia, insieme alla moglie (santa Cunegonda) promosse l’edificazione di chiese e monasteri e contribuì al rinnovamento della Chiesa
Santi Nabore e Felice
I santi Nabore e Felice (†303) furono due soldati berberi che abbracciarono la fede cristiana dopo l’arrivo in Italia e subirono il martirio sotto Diocleziano. Sant’Ambrogio (340-397) ne esaltò le virtù nell’inno Victor, Nabor, Felix pii, dedicato pure a san Vittore
San Benedetto da Norcia
La ricerca di Dio come primo fine dell’uomo e i monasteri benedettini sorti in ogni angolo del Vecchio Continente testimoniano la grandezza dell’opera di san Benedetto (480-547), patrono d'Europa, che con la sua vita ha glorificato il Creatore e dato un fondamentale contributo alla formazione della civiltà europea
Sante Rufina e Seconda
Erano due sorelle e promesse spose, che misero Dio al primo posto e subirono il martirio durante le persecuzioni di Valeriano. Il luogo del martirio, un bosco chiamato Silva Nigra, venne poi ribattezzato dai fedeli Silva Candida, per la devozione e i miracoli attribuiti all’intercessione di Rufina, Seconda e di altri martiri
Santi martiri cinesi
Il calendario liturgico commemora oggi l’eroica testimonianza di una folta schiera di martiri, che si sono fatti imitatori di Cristo crocifisso pur di custodire il loro dono più grande, la fede. In particolare vengono ricordati 120 martiri, bambini e adulti di ogni condizione sociale, dai 9 ai 79 anni, proclamati santi l’1 ottobre 2000
Santi Aquila e Priscilla
Tra i primi grandi esempi di sposi cristiani, perseveranti nella fede e uniti tanto nelle gioie quanto nelle avversità, i santi Aquila e Priscilla (diminutivo di Prisca) sono noti per l’opera svolta nella Chiesa nascente e il grande aiuto dato a san Paolo, che nella Lettera ai Romani ci ha lasciato un bellissimo elogio dei due coniugi