Il presepe in piazza? A patto di non essere omofobo
Fare pubblica dichiarazione di non essere omofobo è una delle condizioni vincolanti imposte dal Comune di Torino per chi chiede uno spazio pubblico per una manifestazione. E' successo anche ad un gruppo di cattolici che hanno dovuto dichiarare di non essere "fascisti, omofobi e di rispettare i valori costituzionali" per avere una piazza in cui svolgere un presepe vivente. Ma vale anche per chiunque voglia fare processioni o per le Sentinelle in piedi. Per quieto vivere c'è chi firma, ma è un'imposizione che, a proposito di Costituzione, rischia di violare due articoli della Carta, il 19 e il 21. Il tutto per un reato che non esiste.
Cina, vescovi della Chiesa sostituiti da quelli di regime
A tre mesi dalla firma dell’accordo Cina-Vaticano, mons. Vincenzo Guo Xijin, vescovo non ufficiale, lascerà il suo posto di ordinario e lo cederà a mons. Vincenzo Zhan Silu, riconosciuto dal regime, precedentemente scomunicato e riaccettato nella comunione da Papa Francesco. Pietro Zhuang Jianjian lascerà il posto al vescovo ufficiale Giuseppe Huang Bingzhang
Cristiani discriminati: un'anziana insegna a reagire
Mentre lo State Capitol dell'Illinois pone a fianco della natività la statua del diavolo, le scuole bandiscono il Natale e Facebook censura la foto di Santa Claus che contempla Gesù perché "violenta", una 85enne difede l'immagine della Madonna posta sul muro di casa: «Prima di rimuoverla devono uccidere me, questa è l’America e finché ho due braccia e due gambe non lo farò». Qual è la differenza fra i cristiani relativisti e questa donna?
Sako: "Ecco il risultato di 15 anni di persecuzione in Iraq"
Il vescovo di Bagdad, Sako in visita a Torino: “L’obiettivo dell’islam politico è svuotare la regione mesopotamica dalla presenza cristiana”. Lo scopo si sta raggiungendo visto che prima dell’attuale regime in Iraq vivevano 1.730.000 ed ora ne sono rimasti meno di 500.000. Gli attacchi contro i cristiani sono stati gravi ed estremamente dannosi. Ecco i risultati degli ultimi 15 anni di violenza: 61 chiese bombardate,1224 cristiani uccisi e 23mila case sequestrate.
Nicaragua, il regime divide la Chiesa e santifica Castro
Managua, Nicaragua,messa di suffragio per un personaggio “speciale”: il defunto dittatore cubano Fidel Castro. I ritratti del lìder maximo sono sul pulpito. È l'ultimo episodio di una campagna propagandistica del governo sandinista di Daniel Ortega, che aizza i cattolici contro i vescovi e continua la repressione contro il dissenso.
Protestare serve: tolta la scena blasfema alla Scala
Per la prima dell'Attila alla Scala, il solito regista a corto di idee si inventa una distruzione di una statua della Madonna. L'avessero fatto con Maometto... Ma la scena sarà cambiata grazie alla protesta di un sindaco melomane e cattolico. Protestare serve, a patto che la protesta sia tagliente come la lama che uccise Attila.
L'islam politico visto dalla Dottrina sociale della Chiesa
L'islam politico in Europa è già una realtà, che merita un giudizio chiaro. Libertà religiosa e principio di tolleranza sono due criteri insufficienti che non tengono conto delle caratteristiche peculiari dell'islam. Ecco la presentazione al X Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa.
- COME GIUDICARE L'ISLAM POLITICO, di Giampaolo Crepaldi
Dice "no" all'evento gay e la scuola punisce il figlio
Una scuola londinese davanti alle proteste delle famiglie per la decisione di portare i bimbi a un pride Lgbt ha ripiegato senza avvisare su un altro evento arcobaleno. Una mamma ha protestato e il figlio è stato messo in castigo quattro ore: con lei alcuni genitori, mentre altri temono la persecuzione.
Europa e islam, l'integrazione impossibile
«Islam: un problema politico» è il titolo del decimo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa pubblicato dall'Osservatorio Cardinale Van Thuân. Alla rilevanza della presenza islamica in Europa fa da contraltare una mancanza di attenzione all'impatto dell'islam sulle nostre società, che pensano di risolvere tutto con il principio di tolleranza e il dialogo interreligioso. Un grave errore di prospettiva.
Quei sacerdoti uccisi che l'Occidente non vede
Non figurano nelle statistiche sui cristiani perseguitati e vittime dell’intolleranza religiosa. Sono i sacerdoti, le suore, i missionari in Africa feriti o uccisi nel corso di scontri a fuoco tra gruppi armati e forze dell’ordine o di rapine, oppure sequestrati per richiederne il riscatto. Il triste elenco si è arricchito proprio negli ultimi giorni.
Sentinelle in piazza: cresce il pericolo per la libertà
Il Comune di Milano accetta che una bimba sia trascritta all'anagrafe come figlia di due uomini: domani le Sentinelle in Piedi veglieranno affinché non sia «certificata una menzogna, poiché nessuno nasce da due padri». Intanto una svedese viene linciata perché a disagio nel fare la doccia in palestra con un trans, mentre in Australia gli Lgbt fanno chiudere una rivista.
Libertà Religiosa 2018. L'islam è il maggior persecutore
Ieri è stato pubblicato il nuovo rapporto sulla Libertà di Religione 2018 di Aiuto alla Chiesa che Soffre, fondazione di diritto pontificio presieduta da Alfredo Mantovano e diretta da Alessandro Monteduro. Il quadro che emerge, come ci si poteva immaginare, non è dei migliori. Nel mondo, 1 cristiano su 7 vive in un paese in cui il cristianesimo è perseguitato. In questo inizio del XXI Secolo, il maggior persecutore dei cristiani, nel mondo, è il radicalismo islamico.