La coscienza luterana del nuovo Istituto GPII
La frase pubblicata sulla pagina Facebook dell’Istituto Giovanni Paolo II, “Difendere il diritto all’aborto non vuol dire difendere l’aborto”, si contrappone al magistero del santo polacco ed esprime una nuova idea della coscienza in rapporto alla legge morale. Essa sposa una concezione luterana e kantiana, abdicando alla visione cattolica della libertà.
Togliete il nome di Giovanni Paolo II dall'Istituto sulla famiglia
Sulla pagina Facebook del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II è apparso uno scandaloso post Facebook che, a sostegno di Joe Biden, sostiene che «difendere il diritto all’aborto non significa difendere l’aborto». Giudizio diametralmente opposto a quello che è stato il Magistero del papa polacco, che non merita di essere continuamente infangato. Piuttosto chiamate l'Istituto Amoris laetitia.
I vescovi ucraini scrivono al Papa per salvare il GPII
Con una lettera a Bergoglio e al cardinale Farrell, l’episcopato ucraino di rito latino chiede di ristabilire l’identità dell’Istituto Giovanni Paolo II, dicendosi certo che la Chiesa vincerà anche stavolta come già la Vergine, il 13 maggio 1981, «ha vinto l’attacco del male». E intanto Weigel torna a parlare dei «nuovi Vandali» che saccheggiano Roma.
«Il GPII attaccato da teologi privi di fede e speranza»
«Non ci sono stati cambiamenti all’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul Matrimonio e la Famiglia. L’Istituto è stato semplicemente sciolto da Papa Francesco esattamente due anni fa». «Una parola nuova nel nome dice tutto: scienze. Quali scienze? Non c’è nessuna scienza del matrimonio e della famiglia». «Cristo non predicava le opinioni sociologiche ma la Parola del Dio vivente». Da un’intervista concessa da Stanislaw Grygiel a Teologia Polityczna
Istituto GP2, la rivoluzione di Paglia è "sovranista"
La presentazione del nuovo Istituto Giovanni Paolo II conferma la rivoluzione di monsignor Paglia. Confermato il licenziamento e il ridimensionamento dei docenti che maggiormente rappresentavano la tradizione dell'Istituto (polacchi, spagnoli, tedeschi) entra una pattuglia di soli italiani, guidati dai moralisti Maurizio Chiodi e Pier Davide Guenzi, noti per le loro aperture su omosessualità e contraccezione e per invocare il superamento dell'enciclica Humanae Vitae.
- IL DOSSIER: ASSALTO ALL'ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II
Istituto GPII, parla Paglia ma non dice nulla
In viaggio negli Stati Uniti, il Gran Cancelliere dell'Istituto Giovanni Paolo II, monsignor Vincenzo Paglia, si dichiara convinto che tutti i problemi legati alla ristrutturazione dell'istituto, saranno presto superati. Ma in realtà non dice nulla, non entra nel merito delle questioni più scottanti che hanno caratterizzato l'estate. Ma i nodi stanno arrivando al pettine...
Una proposta per salvare il GPII
Ristabilire la cattedra di Teologia morale e crearne una per «l’accompagnamento», nel solco del dogma; riassumere monsignor Melina e padre Noriega, rivedere gli statuti della discordia. Quattro membri del “Giovanni Paolo II”, incluso il vicepreside Granados, scrivono al duo Paglia-Sequeri proponendo un accordo per salvare l’Istituto, dove manca ancora l’offerta formativa. La nuova dirigenza accetterà?
«Riassumete i docenti licenziati del GPII»
Due nuove lettere firmate da studiosi di varie nazionalità chiedono il reintegro di monsignor Melina e degli altri docenti del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II ingiustamente licenziati dopo il colpo di mano attuato da Paglia con i nuovi statuti. In gioco c’è «la distruzione dell’eredità» di papa Wojtyla, denuncia Norbert Martin, uno dei fondatori del GPII. E intanto gli studenti, per salvare l’Istituto, lanciano una campagna di preghiera in onore della Madonna di Fatima.
Assalto al GPII, un danno per «ogni università cattolica»
Il colpo di mano al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II danneggia la reputazione di tutte le «università ecclesiastiche nel loro insieme», è in contrasto con il Processo di Bologna e mette a rischio il riconoscimento dei titoli accademici. A dirlo è il professor Berthold Wald, emerito a Paderborn, che denuncia il tradimento dell’eredità di Wojtyla e gli «atti arbitrari» di Paglia.
Famiglia, quella di Wojtyla era una "pastorale integrale"
Le radici dell'Istituto Giovanni Paolo II, ora soppresso, affondano nel cammino che il giovane prete Karol Wojtyla ha fatto insieme alle giovani coppie a lui affidate, condividendo la loro stessa vita. È lì che ha imparato ad "amare l'amore umano", un confronto continuo fra dottrina e vita, per condurre l'uomo a Dio. La sua pastorale non era la traduzione nella pratica di un progetto elaborato a tavolino, e sono stati proprio gli sposi - lui diceva - ad insegnargli che l’amore puro, l’amore per sempre è possibile. È da questa esperienza feconda, e di fronte agli attacchi al matrimonio e alla famiglia, che nacque l'esigenza di un istituto che aiutasse pastori e laici a realizzare l'insegnamento della Chiesa. E in 39 anni in tanti ne hanno sperimentato l'utilità. Una testimonianza esclusiva.
- DOSSIER: L'ASSALTO ALL'ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II
«Così stanno distruggendo il Giovanni Paolo II»
In questa intervista al sito spagnolo Religion Confidencial, che riportiamo integralmente, il vice preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, padre José Granados, chiarisce come i nuovi Statuti minacciano gravemente l'identità dell'istituto e denuncia le manovre per eliminare i docenti "scomodi".
Battaglia del GP2, ecco la posta in gioco
Nella battaglia per il controllo dell'Istituto Giovanni Paolo II per il matrimonio e la famiglia, si scontrano due linee teologiche contrapposte: quella di Wojtyla-Caffarra-Melina, che poggia la teologia morale sulla rivelazione e sulla metafisica dell'essere e della persona, e quella della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, che parte da una visione storicistica che ripudia dottrina e norme morali assolute.
Le smentite del GP2? Confermano l'epurazione
A scorrere il comunicato stampa diffuso lunedì sera, 29 luglio, dal Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia, non si sa se ridere o indignarsi. Paglia pensava di smentire, in realtà si confermano i motivi della protesta.
Metodo Paglia al GP2, si ribellano anche gli studenti
Cambiamento dell'identità dell'Istituto, licenziamenti ingiustificati di docenti importanti, impossibilità a garantire piani di studio che giustificavano la scelta di questi corsi: tocca tutti i punti cruciali la dura lettera che studenti ed ex studenti del Pontificio Istituto Giovanni Paolo su matrimonio e famiglia hanno inviato al Gran Cancelliere monsignor Vincenzo Paglia e al preside monsignor Pierangelo Sequeri. Chiedendo di tornare indietro su molte decisioni. A dimostrazione che le smentite e le rassicurazioni di Paglia cercano di nascondere una realtà di esproprio di un istituto e di repressione del dissenso.
- LA SMENTITA DEL GP2? CONFERMA L'EPURAZIONE, di Riccardo Cascioli
- WEIGEL CONTRO PAGLIA: È VANDALISMO CULTURALE, di Marco Tosatti
Un dizionario è il testamento del Giovanni Paolo II
È appena uscito il Dizionario su amore, sesso e fecondità edito da Cantagalli a nome dell’Istituto Giovanni Paolo II; un vero canto del cigno, perché l'opera, importantissima, rappresenta l'ispirazione originale dell'istituto, ma non quella dell'attuale indirizzo, tanto che il curatore dell’opera, José Noriega, viene licenziato e la sua materia di insegnamento soppressa.
Togliete Giovanni Paolo II dal nome dell'Istituto
Ancora epurazioni all'Istituto Giovanni Paolo II per matrimonio e famiglia: via i docenti polacchi, primo fra tutti il noto filosofo Stanislaw Grygiel, via la bioeticista Maria Luisa Di Pietro e la mariologa suor Vittorina Marini. E si attende l'arrivo del teologo don Maurizio Chiodi, acceso sostenitore della revisione di Humanae Vitae. È più che chiaro l'obiettivo di rompere con il passato e con l'eredità di Giovanni Paolo II. Sarebbe perciò meno ipocrita togliere il suo nome da un istituto che non vuole più avere a che fare con lui.
La Vergine di Fatima e il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II
Riproponiamo una testimonianza scritta dal cardinale Carlo Caffarra pochi mesi prima della sua morte, sull'origine e il senso dell'Istituto Giovanni Paolo II su matrimonio e famiglia, come contributo per capire gli eventi drammatici attualmente in corso.
Paglia, via alle purghe. Cancellato Giovanni Paolo II
Licenziato in tronco l’erede del cardinale Carlo Caffarra e cancellati gli insegnamenti su cui San Giovanni Paolo II aveva costruito l’Istituto per il Matrimonio e la Famiglia. Le purghe del vescovo Vincenzo Paglia al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, sono scattate, dopo la pubblicazione degli statuti: dai piani di studio è stata cancellata la Teologia morale (fondamentale e speciale) e sono stati silurati i rispettivi insegnanti, monsignor Livio Melina e padre José Noriega.
Asso Paglia-tutto. E san Giovanni Paolo II va in soffitta
Con un colpo di mano estivo monsignor Vincenzo Paglia ha fatto approvare gli statuti dell'Istituto teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia, che gli danno ampio potere su insegnamenti e docenti. Un modo per stravolgere definitivamente l'istituto voluto da san Giovanni Paolo II, epurare i docenti sgraditi, e reimpostare gli insegnamenti sulle linee indicate da Amoris Laetitia.
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Paglia, travisare GPII per sostenere la rivoluzione
Per giustificare la comunione ai divorziati risposati, in una intervista il Gran cancelliere dell'Istituto su matrimonio e famiglia, distorce quanto scritto da Giovanni Paolo II nella Familiaris Consortio.
Famiglia, attacco all'eredità di Giovanni Paolo II
Un nuovo Motu Proprio - Summa Familiae Cura - dà l'assalto all'Istituto per il Matrimonio e la famiglia creato da san Giovanni Paolo II, che cambia denominazione e status. Un forte segnale di discontinuità che sottolinea la totale diversità di giudizio, rispetto a Giovanni Paolo II, sulla realtà attuale della famiglia e della società e sul compito della Chiesa.
- IL DOCUMENTO IN SINTESI, a cura di Lorenzo Bertocchi
Effetto Paglia: alla Pontificia Accademia per la Vita si cancellano le tracce di san Giovanni Paolo II
Era già tutto organizzato nei minimi dettagli, ma il seminario internazionale del 2 marzo per i trenta anni della Donum Vitae, è stato prima rinviato, e ora annullato. È solo l’ultimo episodio che racconta dello smantellamento della Pontificia Accademia per la Vita come papa Giovanni Paolo II l'aveva voluta nel 1994.
- COSA DICE LA DONUM VITAE, di T. Scandroglio
San Giovanni Paolo II, la profezia sulla famiglia
San Giovanni Paolo II aveva visto chiaramente la lotta apocalittica per la dignità dell'uomo tra Dio e i suoi nemici, e per questo tanto si era speso nel magistero e nell'istituzione di un Consiglio per la Famiglia e di un istituto universitario dedicato al matrimonio e alla famiglia. Aldilà delle parole celebrative, è chiaro che oggi le priorità si sono spostate altrove, e quando si parla di famiglia si ritiene a torto - superato questo insegnamento.
Il messaggio di Giovanni Paolo II è andato perduto
Venti anni fa Giovanni Paolo II pubblicava l’enciclica Evangelium vitae. In questo ventennio, l’aborto è passato da eccezione a "diritto" e nella Chiesa ormai ci si convive. Quali le cause di questo fallimento? Perché anche nella Chiesa è penetrato un nuovo paradigma del pensiero filosofico e teologico, secondo il quale la vita di fede avviene dentro l'esistenza storica. In questa prospettiva cessano di esistere azioni intrinsecamente cattive, perché nella complessità dell’esistenza occorre sempre interpretare.
Cosa è cambiato da Giovanni Paolo a papa Francesco
Ancora lettere sul "caso conigli". Sulla paternità responsabile san Giovanni Paolo II aveva detto le stesse cose di papa Francesco, segnalano alcuni lettori. Ma allora, chiediamo noi, come mai la percezione è così diversa? Pregiudizio? No, la cosa è molto più semplice e riguarda soprattutto il contesto ecclesiale e internazionale in cui certe parole sono state pronunciate.
Matrimonio, la lezione di san Giovanni Paolo II
Il matrimonio è il «sacramento primordiale», prototipo di tutti gli altri sacramenti. È la lezione di san Giovanni Paolo II illustrata ieri da monsignor Jean Laffitte, segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, al Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna.
Famiglia, la doppia lezione di Ruini e Giovanni Paolo II
In Italia una ratifica normativa di questi sostituti di famiglia (comprese unioni omosessuali) è solo questione di tempo. Ma che la Chiesa cattolica abbia le sue incertezze sul tema, come dice qualcuno, appare un'interpretazione un po' ardita, anche se le recenti “riflessioni sinodali” ce l'hanno messa tutta per farlo credere.