Il Papa condanna la devastazione del gender
«I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma». Lo ha detto Papa Francesco. «Il matrimonio e la famiglia sono in crisi». Questo porta a «una devastazione spirituale e materiale».
- Matrimonio, la lezione di san Giovanni Paolo II
Matrimonio, la lezione di san Giovanni Paolo II
Il matrimonio è il «sacramento primordiale», prototipo di tutti gli altri sacramenti. È la lezione di san Giovanni Paolo II illustrata ieri da monsignor Jean Laffitte, segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia, al Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna.
«Nessuna scusa alla lobby gay» Inviamo email alla Curia di Milano
«Nessuna scusa a chi vuole manipolare i nostri figli. La Chiesa non può abdicare al compito educativo». È la mail che invitiamo a inviare alla Curia di Milano dopo le inopinate scuse per aver cercato di capire quanto sia diffusa la penetrazione dell'ideologia gender nelle scuole.
Tutti in fila per la comunione. Ma quanti si confessano?
Quando vedo in tivù certe cerimonie da stadio con preti sparpagliati sulle gradinate gremite e intenti a distribuire ostie, mi chiedo: ma tutta quella gente si sarà confessata? Infatti, ai miei tempi la chiesa domenicale era sì piena, ma a far la comunione erano in pochi. Adesso, invece, a far la comunione ci vanno tutti.
Al Sinodo quattro vescovi poco "amici" di Francesco
Gli Stati Uniti si portano avanti, e quando manca poco meno di un anno al Sinodo ordinario (e decisivo) sulla famiglia cui seguiranno le decisioni del Papa, eleggono già i quattro vescovi che parteciperanno alla grande assemblea romana dell’ottobre 2015, sempre che il Vaticano accetti il pacchetto di nomine.
«Aborto ed eutanasia, peccati contro il Creatore»
«Il pensiero dominante propone a volte una ‘falsa compassione’: quella che ritiene sia un aiuto alla donna favorire l’aborto, un atto di dignità procurare l’eutanasia, una conquista scientifica ‘produrre’ un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono... La fedeltà al Vangelo richiede scelte coraggiose, fino all'obiezione di coscienza». Lo ha detto papa Francesco ai medici cattolici.
La teologia di Rahner spiega la resa davanti al mondo
Una delle domande più interessanti in questo clima da sinodo permanente è se la completa vittoria di Karl Rahner nella teologia cattolica sia già avvenuta. Questo spiegherebbe certe posizioni di vescovi che giustificano l'ammissione dei divorziati risposati ed anche dei conviventi omosessuali alla Santa Comunione.
Lettera di un missionario sulla sofferenza
«Ho avuto tanti accidenti gravi nella mia vita (...) ma solo oggi mi pare di capire a fondo il valore redentivo della sofferenza, cioè la via della Croce che Gesù ha percorso e che ogni vivente è chiamato a percorrere». Così scrive padre Piero Gheddo, ricoverato in una casa di riposo dopo un grave incidente.
Comunione ai divorziati? Ma prima serve la confessione
Un confessore può dare l'assoluzione a un penitente che, essendo sposato religiosamente, ha contratto una seconda unione dopo il divorzio? Alla domanda ha risposto, sulla rivista cattolica francese L'Homme Nouveau, il segretario della Congregazione della Dottrina della Fede. Una replica che non lascia dubbi.
Il vescovo che sfidò il Pci. Con il sostegno di tre Papi
Scomunicò due coniugi che si erano sposati civilmente, venne querelato dai comunisti per diffamazione e poi condannato da un tribunale. Monsignor Pietro Fiordello, vescovo di Prato negli anni Cinquanta. Oggi un libro racconta la storia di questo coraggioso vescovo che ebbe il sostegno di tre Papi.
«I politici si mobilitino per i cristiani perseguitati»
All'udienza generale il Pontefice ha detto di seguire con «grande trepidazione» le «drammatiche vicende dei cristiani». Ha quindi rivolto un appello «a quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale, affinché si intraprenda una vasta mobilitazione di coscienze in favore dei cristiani perseguitati».
Contrordine su Medjugorje: adesso la Madonna "appare"
Nemmeno 50 chilometri separano Fiuggi da Palestrina, eppure quella piccola distanza fa la differenza. A Fiuggi il vescovo ha probito ai fedeli di partecipare all'incontro con una veggente di Medjugorje. A Palestrina, un altro vescovo, invece è intervenito di persona al raduno con le stessa veggente. Chi ha ragione?