La Pasqua del Papa per i martiri cristiani
Nel messaggio Urbi et orbi per la Pasqua 2015, Papa Francesco ha voluto ancora una volta ricordare i cristiani perseguitati. «A Gesù vittorioso – ha detto – domandiamo di alleviare le sofferenze dei tanti nostri fratelli perseguitati a causa del Suo nome». Il Papa ha ricordato in modo speciale i cristiani trucidati in Kenya.
Un'esplosione: è il trionfo di Cristo sulla morte
L'abito di Cristo riluce di grazia come l'abito dei martiri di ogni tempo e sale verso il Cielo portando con sé l'habitus della Chiesa perfetta, senza macchia. Non tutti siamo chiamati al martirio, quello cruento, ma c’è un martirio bianco fatto di accettazione piena delle contrarietà della vita, che ci associa ai grandi martiri di ogni tempo.
Chi è l'uomo? La domanda ci interroga ancora
Alla domanda “chi è l'uomo?”, gli antichi, come i moderni, rispondevano prevalentemente con due posizioni opposte: “l'uomo è il suo corpo”, oppure, “l'uomo è la sua anima”. La prima posizione, scientista e materialista, è pure quella oggi dominante nella cultura occidentale. Non vi è questione di anima immortale.
I cristiani perseguitati e il "silenzio complice"
Il Triduo Pasquale ha al suo centro la preghiera per e con i cristiani perseguitati. La persecuzione è il Venerdì Santo della Chiesa. Essa si svolge, ha detto il Papa, nel nostro «silenzio complice», manifestazione tra le più gravi del peccato da cui il Venerdì Santo ci chiama a convertirci.
MAPPA DELLA PERSECUZIONE di S. Magni
«Perché il mondo sia cristianizzato» Parla Müller
«La via verso il futuro non è la secolarizzazione della Chiesa, ma la cristianizzazione del mondo! Questo è il nucleo del messaggio della Passione, l’essenza della Buona Novella e la via della Chiesa. Lo dice il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede.
Ai piedi dei detenuti: anch'io ho bisogno di essere lavato
Il Giovedì Santo papa Francesco va nel carcere di Rebibbia: al suo arrivo, molti detenuti lo abbracciano e lo baciano. Poi si china a lavare i piedi a dodici detenuti, sei uomini e sei donne. «Anch’io», dice, «ho bisogno di essere lavato dal Signore»
Francesco ai sacerdoti: «Sono stanco, ma il vero riposo è affidarsi a Dio»
«Sono stanco anch'io. Il vero riposo? Affidarsi a Dio»
Alla Messa crismale del Giovedì Santo in San Pietro, Papa Francesco ha pronunciato una lunga omelia dedicata ai i temi della stanchezza e del riposo. Il Pontefice ha esaminato tre diverse forme di stanchezza: la stanchezza del lavoro apostolico, quella che viene dal demonio e la pericolosa «stanchezza di se stessi».
Giovanni Paolo II, contro la dittatura del possibile
Non abbiate paura: la sua frase più caratteristica, vissuta fino alla fine, rende l’uomo, Giovanni Paolo, il Grande. A dieci anni dalla sua morte (2 aprile 2005) possiamo ammirarne la statura. Fu il Papa che sfidò e batté la tirannia del possibile, quella placida rassegnazione pessimista allo stato del mondo. Karol Wojtyla rese il Concilio Vaticano II la rampa di lancio per la Nuova Evangelizzazione.
Se il "dignitoso" Kant fa la morale anche ai gesuiti
Il concetto di autodeterminazione è oggi la bandiera di forme acute e distruttive di soggettivismo. Per questo stupisce che La Civiltà Cattolica proponga di intendere la dignità umana come autodeterminazione e suggerisca una convergenza stretta tra la filosofia di Kant e la dichiarazione Dignitatis humanae del Vaticano II.
«La nostra Pasqua con i cristiani perseguitati»
All’udienza generale, papa Francesco ha proposto una meditazione sul Triduo Pasquale, che ha definito «il culmine della nostra vita cristiana». Quest’anno, ha detto, cerchiamo di farci accompagnare dai tanti cristiani che continuano a essere uccisi per la loro fede, «veri martiri che offrono la loro vita a Gesù».
Via Crucis dei cristiani Tredicesima stazione: Sara e Mostafa (Iran)
Improvvisamente la polizia ha fatto irruzione nell’abitazione in cui si erano riuniti per celebrare il capodanno con un momento di preghiera e li ha arrestati. Così è iniziato il 2014 per Sara, Mostafa, Majid e George, quattro cristiani residenti a Karaj, in Iran.
Burke: «Non sono contro il Papa. Vogliono screditare chi difende l'insegnamento della Chiesa»
«Non sono contro il Papa, non ho mai parlato contro il Papa, ho sempre concepito la mia attività come appoggio al ministero petrino. Io vorrei soltanto servire la verità». In questa intervista il cardinale Raymond Leo Burke smonta tutte le accuse.