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Ecclesia


Lo strano caso della condanna del cardinale Pell
ABUSI SESSUALI

Lo strano caso della condanna del cardinale Pell

La condanna in primo grado in Australia del cardinale George Pell desta molte perplessità.  Si riferisce a un episodio del 1996 quando avrebbe molestato due coristi della cattedrale di Melbourne. Ma le circostanze mosse dall'accusa sono francamente improbabili. Sembra piuttosto un caso di persecuzione giudiziaria reso possibile dal clima fortemente anti-cattolico creato in Australia e alimentato dalle gravi vicende degli abusi sessuali commessi da preti.
- COME TI NORMALIZZO L'OMOSESSUALITA', di Stefano Fontana


Sull'omosessualità è cambiato il giudizio
SUMMIT ABUSI

Sull'omosessualità è cambiato il giudizio

Non c'è più bisogno di documenti ufficiali. Al tempo del primato della pastorale sono i gesti e la prassi a decretare i cambiamenti dottrinali. Come è successo al summit sugli abusi sessuali per quel che riguarda l'omosessualità. Rivelatrici le affermazioni del vescovo Scicluna.


Vertice abusi, perché non può avere soddisfatto le vittime
VATICANO

Vertice abusi, perché non può avere soddisfatto le vittime

Come previsto, il vertice sugli abusi sessuali concluso ieri in Vaticano ha seguito un copione già scritto, dove le parole d'ordine - clericalismo, sinodalità, trasparenza - sono servite a nascondere più che a rivelare, a dare l'idea di un cambiamento radicale quando invece si sta facendo resistenza al cambiamento avviato già da Giovanni Paolo II.
- IL PAPA: ABUSI SUI MINORI COME SACRIFICI UMANI, di Nico Spuntoni


«Abusi sui minori sono come i sacrifici umani»
IL PAPA

«Abusi sui minori sono come i sacrifici umani»

Gli abusi sui minori sono un problema universale e trasversale paragonabile ai sacrifici umani nei riti pagani. Lo ha detto papa Francesco nella messa che ha chiuso il vertice sugli abusi dei minori, in cui è tornato a parlare di clericalismo. In vista un Motu Proprio sul tema della protezione dei minori.


Chi muove i fili del summit che non tocca l'omosessualità
IL VERTICE SUGLI ABUSI

Chi muove i fili del summit che non tocca l'omosessualità

L’80% degli abusi commessi dal clero hanno per vittime adolescenti maschi, ma il summit in Vaticano sta evitando di affrontare il problema. Questa voluta omissione è un segno chiaro del potere della lobby gay nella Chiesa e un’indicazione del desiderio di rendere accettabile quello che la Chiesa, da sempre, condanna in modo esplicito, e cioè i rapporti omosessuali. Lo confermano le parole elusive pronunciate dagli uomini scelti per guidare il vertice, da Cupich a Scicluna.
-MARX TRA DENUNCIA E RETORICA SUL CLERICALISMO di Nico Spuntoni


La denuncia di Marx e la retorica sul clericalismo
«ATTI DISTRUTTI»

La denuncia di Marx e la retorica sul clericalismo

Si chiude oggi il vertice vaticano sulla protezione dei minori. Ieri a dominare la scena è stato il cardinale Marx che ha denunciato la distruzione di dossier per coprire i nomi dei responsabili e ridotto ancora una volta tutto il tema degli scandali sessuali all’abuso di potere. Una posizione che altri cardinali (come Müller) non condividono.


Il ritorno di O'Malley: «Alla trasparenza non c'è alternativa»
II GIORNATA DI SUMMIT

Il ritorno di O'Malley: «Alla trasparenza non c'è alternativa»

Collegialità e sinodalità. Sono queste le due parole più utilizzate nel corso del secondo giorno di Summit in Vaticano sulla tutela dei minori. E intanto si rivede il cardinale O'Malley: «La trasparenza rappresenta il futuro, la strada da seguire è sempre quella della denuncia».


Parola d'ordine: sinodalità. Ma è una "non soluzione"
VERTICE SUGLI ABUSI

Parola d'ordine: sinodalità. Ma è una "non soluzione"

Ormai è diventata una parola magica che si usa come soluzione per qualsiasi problema: sinodalità. Ne ha parlato a lungo il cardinale Cupich, è chiaramente lo scopo che si vuole raggiungere. Come al Sinodo dei giovani. Ma si tratta di metodo, e non di contenuti.
- IL RITORNO DI O'MALLEY, di Nicola Spuntoni


Foto hot, il Vaticano sapeva di Zanchetta, ma lo ha promosso
IL REPORT SUL VESCOVO ARGENTINO

Foto hot, il Vaticano sapeva di Zanchetta, ma lo ha promosso

Dall'Argentina arriva un report di cinque preti da cui si evince che il Vaticano e il Pontefice sin dal 2015 erano a conoscenza del caso del vescovo Zanchetta su cui oggi pende una pesante accusa di abusi. Fotografie imbarazzanti con seminaristi. Ciononostante, un mese dopo la rinuncia, è stato nominato in un importante incarico amministrativo Vaticano. Ma ancora pochi giorni fa si è continuato a dire che le segnalazioni arrivarono solo nell'autunno scorso. 
-SUMMIT: 21 TESI, MA NON SI ARRIVA AL PROBLEMA di Nico Spuntoni


Abusi, 21 passi per fermarli. Ma il problema resta lontano
SUMMIT VATICANO

Abusi, 21 passi per fermarli. Ma il problema resta lontano

Nel primo giorno del Summit sulla protezione dei minori nella Chiesa il Papa condivide con l'assise convocata in Vaticano 21 punti per affrontare il problema degli abusi. Ma tra valutazioni psicologiche, programmi di formazione e discernimento sui casi denunciati resta lontano il problema legato all'omosessualità, che invece viene ribadito da più parti. Il caso del cardinale O'Malley, volto simbolo della lotta alla pedofilia, ma messo ai margini dell'assise romana. 


Rosmini già lo diceva: la religione non è un'opinione
CATTEDRA DI SAN PIETRO

Rosmini già lo diceva: la religione non è un'opinione

Antonio Rosmini, in Storia dell’empietà, polemizzava con il filosofo francese Benjamin Constant, rimproverandogli di ridurre la religione a mero sentimento soggettivo. Al giorno d'oggi, il soggettivismo religioso è molto presente anche ai massimi vertici della Chiesa. Serve ricordare, nel giorno della Cattedra di San Pietro, che la Chiesa è portatrice dell'annuncio portato da Gesù, dunque di un fatto oggettivo. 


Quando le chiese profanate non fanno notizia
FRANCIA

Quando le chiese profanate non fanno notizia

Dall’inizio di febbraio a oggi si contano attacchi profanatori ad almeno sei chiese francesi, dal sud al nord del Paese, con statue di Gesù e Maria fatte a pezzi, croci disegnate con escrementi, tabernacoli violati e Ostie consacrate sparse per terra, a conferma che si è voluto colpire il cuore della fede cattolica. Il tutto avviene nella quasi totale indifferenza di media e istituzioni, sia Oltralpe che da noi.