La ricerca della verità di Péguy
La ricerca della verità è una biografia del pensiero dello scrittore, giornalista e poeta francese Charles Péguy che, decostruendo il pensiero ideologico della modernità, ritrova le radici di una conoscenza autentica e vera della realtà.
«L'umano arriva dove arriva l'amore»
L'incontro con le suore del Cottolengo cambia la prospettiva di vita di Amerigo, ma mentre scrive il romanzo anche Calvino fa delle scelte che cambieranno la sua vita.
Vattimo: in fondo al tunnel nichilista scoprirà la Verità
Il "pensiero debole" del filosofo torinese, che ha pervaso anche il mondo cattolico, altro non è che uno scetticismo metodologico. Ma si riscopre forte, anzi intollerante verso qualsiasi posizione contraria alla propria.
Manzoni: tra antenati infami e altri illustri
L'autore dei Promessi Sposi sentiva l’esigenza di espiare il male compiuto dal quadrisavolo? Se sì, potrebbe sorgere un'altra domanda...
La Risoluzione del 19 settembre per guarire dal totalitarismo
Con la risoluzione del 19 settembre 2019, il Parlamento europeo condannava entrambi i totalitarismi. Col Patto Ribbentrop-Molotov, Hitler e Stalin si spartirono l'Europa orientale. Quella risoluzione serve soprattutto all'Italia, per guarire da una memoria troppo infettata dal totalitarismo.
Come possono suore e ammalati essere felici?
I ricoverati del Cottolengo hanno un volto felice perché sanno a chi essere grati. Di fronte agli ammalati, Amerigo intuisce che lì, pur sempre, Dio può salvare con la grazia quella carne limitata e la storia sembra essere restituita nelle mani di Dio. Per caso il comunismo ha restituito la vista ai ciechi o fatto camminare gli zoppi?
Arte sacra: non è questione di antico o moderno, ma di eterno
La nostra epoca sembra imporre agli artisti un'arte sfigurata in nome della modernità a ogni costo. Ma l'artista sacro sa bene che anche la novità si innesta sul ramo della Scrittura e della tradizione, per condurre, in ultima analisi, alla contemplazione.
Barba, tatuaggi e palestra: tre indizi sul testosterone...
Barba, tatuaggi e palestra rappresentano il minimo comune denominatore della virilità attuale. Mode, ma non solo. Sono un tentativo di mascherare gli imbarazzanti esiti del calo di testosterone nelle giovani generazioni.
Il manuale del Diavolo, in un romanzo gli inganni usati dal Maligno
Nel suo ultimo romanzo, Rino Cammilleri dispiega «tutto l’armamentario che il diavolo usa per ammansire e conquistare un uomo o una donna qualsiasi del XXI secolo». Facendogli credere di renderli liberi...
Chi pensa già di sapere non scopre mai nulla
Ne La giornata di uno scrutatore Calvino decide di raccontare l’imprevisto che gli è accaduto al Cottolengo celandosi sotto le vesti del protagonista: vive in modo menzognero, ma negli incontri al Cottolengo Amerigo scopre qualcosa che gli permette di condividere le passioni politiche e culturali con la storia sentimentale che sta vivendo.
«Colpa della società», il neo-marxismo del vescovo Battaglia
Ai funerali del giovane ucciso a Napoli il 31 agosto scorso, monsignor Battaglia rispolvera il vecchio mito della colpa collettiva, un moralismo buonista che sposta il principio del peccato e della redenzione dal livello individuale a quello collettivo. Così si snatura la morale cristiana, capace di riconoscere il male profondo che c'è nel cuore di ogni uomo.
L'8 settembre 1943 iniziò la guerra civile perpetua
L'Italia non ha mai elaborato il lutto dell'8 settembre 1943, l'armistizio con gli Alleati. Nonostante la Resistenza, l'Italia era fra le nazioni sconfitte. Solo dopo mezzo secolo si è potuto parlare di "guerra civile" per il conflitto che seguì quella pace. Un conflitto interno usato ancora dalla retorica della sinistra per demonizzare gli avversari.