Di nuovo in gabbia, stavolta l'Italia sprofonda arrancando
L’Italia sprofonda nuovamente nel lockdown mascherato. Nel frattempo si sono aggiunte anche fondate ragioni per dubitare dell’affidabilità dei vaccini, che però continuano ad essere sbandierati dalla propaganda istituzionale e dall’informazione mainstream come gli unici antidoti per uscire dal tunnel. Assistiamo rassegnati alla messa in liquidazione dell’intero Paese.
Vaccino, minimizzare i morti: il piano deve proseguire
La comunicazione mediatica pandemica dimostra un totale disinteresse per l’accertamento della verità e ridimensiona gli effetti gravi dei vaccini dicendo che si tratta solo di un lotto del vaccino, quasi fosse una partita di merce avariata. La campagna vaccinale deve andare avanti, e le persone danneggiate, se non addirittura morte, come il caso del militare dopo l'antidoto di Astrazeneca, sono il prezzo da pagare. Sta scomparendo la Medicina fondata sulla persona e si fa prepotentemente strada una medicina della collettività.
-DI NUOVO IN GABBIA, L'ITALIA SPROFONDA di Ruben Razzante
-ALLARME PSICHIATRI: LOCKDOWN MORTALI SUI GIOVANI di Luisella Scrosati
- EMERGENZA GIOVANI E BAMBINI - IL VIDEO
Crepet: «DaD pericolo mortale, svela crisi di scuola e famiglia»
«E’ un orrore pensare che un bambino possa stare delle ore davanti allo schermo, perché un bambino non è bidimensionale. Didattica a distanza pericolo mortale». Ai Venerdì della Bussola (guarda qui) parlano gli psichiatri Crepet e Nobili. Eppure nessuno coglie il rischio: «Diventa una dipendenza, come lo spinello, ma il governo non capisce. E fa il gioco dei colossi della tecnologia e delle narcomafie».
Lockdown, emergenza giovani e bambini
Disturbi psichiatrici gravi che aumentano in modo esponenziale fra bambini e adolescenti: così i lockdown continuati stanno facendo esplodere una situazione che già in precedenza era critica. E i politici non solo sono sordi a questa sofferenza che investe soprattutto i più giovani, ma peggiorano drammaticamente la situazione chiudendo le scuole. Gli psichiatri Paolo Crepet e Lino Nobili spiegano ai "Venerdì della Bussola" la tragedia a cui ci sta portando questo continuo lockdown.
Covid e lockdown: epidemia da cocaina in Europa
Le vendite di questa droga hanno subìto un boom in Irlanda, Spagna, Regno Unito, dove oltre il 10% della popolazione ha dichiarato di averne fatto uso in questi mesi. Ci sono segni di crescita in Paesi in cui prima non era comune. C'è chi ha dichiarato di avere triplicato i propri consumi durante le chiusure. Ma l'Ue fa finta di niente.
“Zona di libertà Lgbtqi”, l’UE verso il dogma arcobaleno
Con la Risoluzione discussa ieri al Parlamento Europeo si vogliono equiparare le unioni Lgbt alla famiglia naturale, riconoscere entrambi i membri di una coppia come “genitori” in tutti i Paesi membri, bandire le terapie riparative, vincolare i fondi al rispetto dei “diritti” arcobaleno, ecc. Approvazione del documento (che non è vincolante) prevista per oggi.
Clorochina e cure: medici contro Burioni. Ma tifava per il farmaco
L'avvocato dei medici che conducono la battaglia del Covid at home denuncerà il virologo Roberto Burioni per le sue parole contro il protocollo domiciliare del Piemonte («piemontesi, ribellatevi») e l'uso della clorochina («da buttare nel water»): «Intimidazione inaccettabile, linee guida scientifiche». Oggi è contro il suo uso, ma anche lui faceva il tifo per le proprietà della clorochina contro il Covid, sbagliando però i tempi di somministrazione. E ora non ne riconosce i benefici in fase precoce.
«Danni neurologici irreversibili con la didattica a distanza»
«Con i lockdown e la didattica a distanza abbiamo forzato i ragazzi alla dipendenza on-line». Parola della neurologa Rosanna Chifari Negri che alla Bussola lancia l'allarme: «È il fenomeno dell’on-line brain che colpisce il lobo frontale, sede della decisione, della strategia, che diventa atrofico e perde neuroni in modo irreversibile. L’assottigliamento della corteccia vuol dire perdita neuronale. Non si riesce a fissare il ricordo. Tutti i ragazzi che vengono testati manifestano perdita di memoria e di attenzione e hanno anche psicopatologie sociali».
- LO SCIVOLONE DI BURIONI di Andrea Zambrano
- TERRORISMO MEDIATICO QUOTIDIANO di Ruben Razzante
Terrorismo mediatico quotidiano per scaricare le colpe sui cittadini
Scaricare sui cittadini le colpe di chi gestisce la cosa pubblica è un vizio antico, che, però, in situazioni tragiche si amplifica, fino a innescare il classico gioco di terrorizzare la gente per spingerla ad accettare di buon grado restrizioni e rinunce alle libertà fondamentali. I media sono protagonisti di questa strategia, sin dall'inizio della pandemia
La carità (cristiana) che aprì le porte agli albanesi
30 anni fa lo sbarco dei 25mila esuli albanesi a Brindisi. Lo Stato rispose impreparato, le famiglie aprirono le porte di casa grazie all'impegno della Chiesa cattolica per offrire ai fuggiaschi del regime comunista alcuni giorni di ristoro. Ma oggi nel nostro Paese si ignora da quale inferno scappassero quei poveretti.
«Una frusta per Lauro, Fiorello e il Sanremo blasfemo»
«Al Festival è stata calpestata la fede, mentre la gente in ospedale per il Covid trae sostegno da quegli stessi simboli». Intervista al vescovo di Sanremo Suetta sulle performance blasfeme di Achille Lauro: «Non volevo essere complice, ho fatto come Gesù nel tempio. Lauro non ha nulla di buono da mostrare; dispiaciuto per Fiorello: ha macchiato il suo talento». Sulla Rai: «Dissacrare non è arte, è il mestiere più vecchio del mondo con i soldi dei contribuenti cattolici». Il Festival: «Quand'ero ragazzo era una festa, ricordo tante belle canzoni, da Ruggeri alla Mannoia. Ma ora c'è troppa ideologia. E il calo di ascolti dimostra che il popolo non segue».
- IL "NULLA" ESIBITO COME CULTURA, di Rosalina Ravasio
Il "Nulla" esibito come cultura
Di fronte al dolore, alla sofferenza, alle difficoltà che milioni di italiani vivono da un anno è scandaloso che la Rai, con i nostri soldi, con cinica parodia disprezzi ciò che, ancora per molti, è un’ancora di salvezza, di speranza, di certezza reale: la Fede!