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Il presepe in piazza? A patto di non essere omofobo
DIKTAT LGBT A TORINO

Il presepe in piazza? A patto di non essere omofobo

Fare pubblica dichiarazione di non essere omofobo è una delle condizioni vincolanti imposte dal Comune di Torino per chi chiede uno spazio pubblico per una manifestazione. E' successo anche ad un gruppo di cattolici che hanno dovuto dichiarare di non essere "fascisti, omofobi e di rispettare i valori costituzionali" per avere una piazza in cui svolgere un presepe vivente. Ma vale anche per chiunque voglia fare processioni o per le Sentinelle in piedi. Per quieto vivere c'è chi firma, ma è un'imposizione che, a proposito di Costituzione, rischia di violare due articoli della Carta, il 19 e il 21. Il tutto per un reato che non esiste. 


Quale diffamazione? E' stato un puro processo politico
PARLA SILVANA DE MARI

Quale diffamazione? E' stato un puro processo politico

Sono stata assolta da tutte le accuse riguardanti offese alle persone con un comportamento omoerotico. E condannata per due affermazioni sul movimento LGBT. Il mio è stato in tutto e per tutto un processo politico, non un banale processo di diffamazione. Un esempio? Durante il processo moltissime persone sono venute a sostenermi, ma il pubblico ministero li ha stigmatizzati in aula e ha dichiarato di trovarli disdicevoli.

IL LEGALE: «MA SULLA PEDOFILIA RICORREREMO», di Andrea Zambrano
-LA NOSTRA INTERVISTA FINITA SOTTO ACCUSA NON E' REATO


Dopo Strasburgo, continua la fabbrica dei "radicalizzati"
ISLAM

Dopo Strasburgo, continua la fabbrica dei "radicalizzati"

Cherif Chekatt, il terrorista ventinovenne magrebino, ucciso oltre 48 ore dopo l’attentato nel quartiere Neudorf, era già noto alle forze dell’ordine per una ventina di cosiddetti “reati minori” sulla fedina penale. Era un islamico "radicalizzato", un fenomeno che prima veniva associato solo all'Isis. Ma che continua anche dopo l'Isis la fabbrica dei radicalizzati, nelle moschee, continua a sfornarne


Cina, vescovi della Chiesa sostituiti da quelli di regime
ACCORDI PECHINO-VATICANO

Cina, vescovi della Chiesa sostituiti da quelli di regime

A tre mesi dalla firma dell’accordo Cina-Vaticano, mons. Vincenzo Guo Xijin, vescovo non ufficiale, lascerà il suo posto di ordinario e lo cederà a mons. Vincenzo Zhan Silu, riconosciuto dal regime, precedentemente scomunicato e riaccettato nella comunione da Papa Francesco. Pietro Zhuang Jianjian lascerà il posto al vescovo ufficiale Giuseppe Huang Bingzhang


Il vescovo Aguer d'accordo con il Papa: la lobby gay esiste
ARGENTINA

Il vescovo Aguer d'accordo con il Papa: la lobby gay esiste

L’allarme viene dall’Argentina: l’arcivescovo emerito di La Plata, mons. Hector Aguer, ha dichiarato che il Pontefice ha ragione, nella sua recente intervista-libro a un padre Claretiano, e che nelle diocesi argentine esistono gruppi di sacerdoti omosessuali, praticanti e no, che formano delle vere e proprie lobby.


La cappella con il braccio di Giovanni Battista
IL BELLO DELLA LITURGIA

La cappella con il braccio di Giovanni Battista

La cappella nel Duomo di Siena che contine le reliquie del precursore è composta da un simulacro bronzeo considerato un capolavoro del grande Donatello, che sceglie di rappresentare l’intensità della vita ascetica del santo, scavando i lineamenti e facendo vibrare nervosamente la luce sulla veste e sulla capigliatura. Nella cappella anche gli affreschi sulla sua vita.


“De Mari, salve le libertà. Ma sulla pedofilia ricorreremo”
L'INTERVISTA AL LEGALE

“De Mari, salve le libertà. Ma sulla pedofilia ricorreremo”

«Nessun trionfalismo, ma anche nessun disfattismo. Il principio fondamentale della libertà di espressione però è stato salvaguardato». E’ la posizione più che realista tenuta dall’avvocato Mauro Ronco che nel processo di ieri a Torino contro Silvana De Mari ha commentato la sentenza del tribunale che condanna il medico per uno solo dei capi di imputazione che le venivano contestati mentre la assolve per tutti gli altri. “Salvaguardate le tre libertà di espressione, religione e divulgazione scientifica. Ma sulla condanna relativa al legame pedofilia associazioni Lgbt faremo ricorso perché si tratta di una critica di tipo storico-filosofico”. 


Dignitas Personae: a chi parla di inclusione dimenticando l'aborto
LE VERITA' NEL CASSETTO

Dignitas Personae: a chi parla di inclusione dimenticando l'aborto

La Dignitas personae compie 10 anni: parlando di dignità ricorda perché la fecondazione in provetta e l'aborto sono vietati dalla Chiesa. Oggi si preferiscono i temi sociali come l'immigrazione, l'ambiente, la povertà. Ma se non discriminiamo l’africano, perché abortiamo il nascituro? Se la distruzione di un uovo d'aquila si paga, perché noi paghiamo quella di un uomo? Se rifiutiamo gli Ogm, perché accettiamo i bimbi in provetta? E chi è il povero dei poveri?


Il Gdpr non basta: la privacy è sempre a rischio
INTERNET

Il Gdpr non basta: la privacy è sempre a rischio

A causa di bug o di politiche senza scrupoli, i nostri dati personali vengono raccolti a nostra insaputa e sparsi dove nemmeno ci immaginiamo. Insomma, anche dopo la trattativa fra Ue e colossi del Web e l'a promulgazione del Gdpr, il regolamento sulla privacy, siamo vulnerabili


«Quando la musica canta Dio i giovani tornano alla Vita»
I REALE

«Quando la musica canta Dio i giovani tornano alla Vita»

A una settimana dalla strage di Ancona i riflettori si spengono e le vere domande rimangono come drammi in sospeso. «Non è solo la cattiva musica, c'è un vuoto che viene prima nel cuore di questi ragazzini». Alessandro Gallo ha fondato una band proprio per cantare il messaggio della Salvezza ai più giovani. E ci racconta la sua storia di droga, disperazione e rinascita: «La vera Gioia è possibile ed ha un nome: Gesù Cristo». 


Gappisti e Br: premio a Curcio rispolvera il legame tabù
LA CERIMONIA

Gappisti e Br: premio a Curcio rispolvera il legame tabù

Il fondatore e ideologo delle Br parlerà nel Paese natale della madre in Puglia. Ma questa ormai è normalità. Ciò che non è normale è che il sindaco lo avrebbe premiato per lo zio partigiano Armando. Senza sapere che è con quel nome di battaglia che Curcio diede il via alla stagione eversiva brigatista. E ignorando il legame ideale tra Br e molti ex gappisti comunisti. Dopo le proteste politiche e la presa di distanza dell'Anpi l'evento è stato cancellato. Ma resta l'imbarazzo per un primo cittadino così inadeguato al suo compito. 


Luxuria e la guerra fra Dio e il male giocata sui bambini
CONTRO L'INNOCENZA

Luxuria e la guerra fra Dio e il male giocata sui bambini

Vladimiro Guadagno (Luxuria) è furente perché la puntata di “Alla Lavagna”, dove ha parlato di “bullismo” ai bambini, è stata spostata in seconda serata, «quando i piccoli dormono», mentre «io voglio influenzare la loro mentalità». Tra gender, porno online e pedofilia i minori vengono colpiti nella loro innocenza, affinché il nemico generi una sua nuova creazione, ribelle a Dio. Forse anche per questo, la Chiesa oggi è salvata da tanti santi bambini.