Sentenza che annulla il diritto e vuole il male di Alfie
I tanti errori giuridici della sentenza della Corte Suprema: la mancanza di diagnosi approfondite su Alfie non ci può portare a dire che tutte le soluzioni terapeutiche sono state sperimentate e che dunque è inutile il trasferimento in un altro ospedale. Ma soprattutto: in passato ci sono stati casi in cui i medici avevano ragione ad opporsi alle richieste dei genitori, ma sempre per il bene dei bambini. Qui invece si opta per il male, la sua morte.
Le foto di Alfie maltrattato: «Altro che "best interest"»
Thomas, il papà di Alfie, ieri ha deciso di pubblicare le foto che provano i maltrattamenti subiti dal figlio all'Alder Hey Hospital: «Ci scandalizziamo del fascismo razzista, ma taciamo davanti a fatti così gravi che chiederebbero la liberazione, fosse anche con la forza, di un innocente. Invece, neppure la diplomazia si muove. Ma non finisce qui.
La Cedu deciderà lunedì. Gli inglesi: «I padroni siamo noi»
Ieri la Corte Suprema inglese ha respinto il ricorso di Thomas Evans: «La Cedu ci farà sapere lunedì se accoglierà il nostro ricorso d'urgenza. Spero e chiedo che tutti gli Stati d'Europa facciano sentire la loro voce perché l'Inghilterra sta violando i diritti umani di Alfie, miei e di Kate».
Vincent vince la battaglia: il boia si ferma
“Una magnifica vittoria per Vincent Lambert!”: così esordisce il comunicato stampa dei sostenitori di Vincent e dei suoi genitori. Il Tribunale Amministrativo di Châlons-en-Champagne ha ordinato “una perizia medica preliminare, che tenga conto delle specificità di pazienti come Vincent Lambert”. Smentito il medico che voleva privarlo di idratazione e nutrizione. Unica nota negativa: non potrà cambiare ospedale.
Il boia di Stato si ferma per Vincent, ma ringhia per Alfie
- «LASCIATE VIVERE ALFIE». APPELLO DI 30 MAMME CON FIGLI IN CONDIZIONI SIMILI
Sentenze opposte quelle di ieri sul fronte della vita dei più deboli: la Francia riconosce il diritto a vivere di Vincent Lambert. Merito di una pressione di molti medici a difesa del 40enne tetraplegico.
-IL BOIA SI FERMA di Luisella Scrosati
Non così per Alfie. La decisione della Corte Suprema di respingere il ricorso dei genitori viola la convenzione dei diritti umani. E la sfida lanciata dalle toghe inglesi alla Cedu, che deciderà lunedì, è solo l'ultima tappa di un potere totalitario che vuole fare presto a uccidere i suoi figli.
-LUNEDI' LA DECISIONE DELLA CEDU di Benedetta Frigerio
- QUESTO IL MIRACOLO CHE CHIEDIAMO PER ALFIE
-#PRAYFORALFIE SEGNALATE LE VOSTRE VEGLIE E ROSARI di Andrea Zambrano
Lo Stato e il dovere della felicità a danno della libertà
Possibile che il Paese del liberalismo sia anche il luogo in cui si mina il diritto alla vita di un bimbo? Sì, perché si è imposto allo Stato di tutelare i “diritti positivi”, come la felicità dei cittadini. Una trappola quasi diabolica. Perché curarsi della libertà, quando lo Stato può darti benessere se solo rinunci ad un pezzetto di quella libertà? Così il benessere di Alfie consiste nel condurre una vita votata ai piaceri fisici. Se non può, allora deve morire: è nel suo “miglior interesse”.
Oggi una sentenza decide su Vincent
Il ricorso «référé-liberté» per contestare la decisione dell’ospedale di Reims di interrompere l’idratazione e la nutrizione di Vincent Lambert verrà preso in esame questa mattina. Nel frattempo su Le Figaro 71 medici stanno con lui.
Gli errori di un'etica della morte che si fa sentenza
La sentenza pronunciata sul caso Alfie Evans di lunedì non ha alcun appiglio giuridico. Anche perché nella legislazione inglese l'eutanasia è reato, ma si è studiato l'escamotage dell'accanimento terapeutico. E sul no al trasferimento altrove si bluffa, adducendo motivazioni per salvaguardarne l'incolumità. Un controsenso visto che vogliono porre fine alla sua vita. Ma è tutta la sentenza ad essere viziata da un'etica della morte che stravolge i principi del diritto. Ieri intanto è stato presentato il ricorso alla Corte Suprema che dovrà decidere definitivamente.
Vincent, appello di medici mentre infuria la battaglia legale
Il sito che sta sostenendo Vincent Lambert ed i suoi genitori ha reso note le prossime azioni legali che saranno intraprese dopo la decisione di interrompere l’alimentazione e l’idratazione. Intanto 24 medici specialisti di stati vegetativi difendono il giovane tetraplegico.
Vincent, il condannato a morte nella "libera" Francia
Non è in coma, non è in stato vegetativo, non è in fin di vita. Eppure deve morire. La cultura di morte continua ad avanzare. In Francia Vincent Lambert è un paziente tetraplegico e dovrà morire il 19 aprile. E' la decisione medico-giudiziaria dopo un lungo iter iniziato nel 2013. Un dramma che ora arriva anche sul tavolo del presidente Macron. Anche per lui il Papa ha pregato ieri nel Regina Coeli.
La prigionia di Alfie, il suo esercito e la paura del potere
La stampa schierata, il popolo di Alfie’s Army che manifesta a Liverpool: «Liberate Alfie!». All'interno di tutto l'ospedale i poliziotti che vigilano costantemente ogni movimento dei genitori: «Sono qui da ieri per Alfie», spiega Thomas quando incontra la Nuova BQ. Ma per il giudice la sua vita «è inutile». Una piccola vita che, però, tenuta ferma in un letto, ha già convertito migliaia di cuori e fatto vacillare il potere. Che ora di fronte alle lacrime di Kate risponde con insensibilità.
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-DOSSIER: LA BATTAGLIA DI ALFIE
Il comunicato della famiglia Evans
"Questa oltraggiosa accusa di aggressione (al padre di Alfie, ndr) è la prova che Alder Hey ha perso ogni credibilità, è completamente fuori dalla legge nella loro violazione dei diritti e ha perso il senso di ciò che significa prendersi cura degli esseri umani. Trattano il dovere di cura come dovere di uccidere".