Utero in affitto: chi viola la legge e usa i bambini
Kelly Martinez, vendeva il suo ventre per "altruismo" e soldi ma poi scoprì che «era tutto legato ai soldi e non ai bambini». Addirittura una coppia «pagò di più per selezionare il sesso degli embrioni», quindi «si arrabbiò quando scoprì che erano maschi». Mentre due uomini francesi, per farsi chiamare entrambi papà, ingannarono il proprio Stato.
Inés, in coma: uccisa contro la volontà dei genitori
Così funziona la legge sul fine vita: medici e giudici hanno deciso di cessare ogni supporto vitale a una ragazzina di 14 anni perché “le possibilità di miglioramento sono quasi nulle”. E per eseguire la sentenza interviene anche la polizia.
Omogenitorialità, una causa contro gli abusi dei sindaci
Generazione Famiglia e CitizenGo, presentano esposti ai tribunali di Milano, Torino, Firenze, Bologna e Pesaro e hanno tenuto ieri una conferenza stampa al Senato con i parlamentari di centrodestra, per rispondere ai sindaci che, aggirando la legge, hanno affidati minori a coppie gay
Vincent, la vita in balia di medici inesperti
I tre medici scelti dal tribunale francese per valutare le condizioni del tetraplegico Vincent Lambert hanno scritto una lettera nella quale annunciano di ritirarsi dall’incarico affidato loro. Ma il tribunale dovrà decidere.
Gli Usa lottano contro l'aborto nel mondo
La diplomazia statunitense è riuscita a eliminare dal G7 ogni riferimento ai “diritti riproduttivi”, a conservare la natura pro-vita della Convenzione Americana dei Diritti umani presso l’ultima assemblea dell’Osa e si sta tuttora battendo all’Onu per evitare che l’aborto venga inserito fra i diritti all’assistenza umanitaria
La vita di Vincent Lambert affidata a mani inesperte
Vincent Lambert, il 41enne francese ricoverato a Reims a cui vorrebbero interrompere idratazione e nutrizione, ora è appeso di nuovo a un filo. I genitori e il loro avvocato protestano perché il tribunale, per decidere sulla sua vita, ha nominato una commissione di tre medici non specializzati in casi simili al suo.
Primo via libera all'aborto, con l'imposizione del FMI
Dopo 23 ore di discussione in Parlamento a Buenos Aires, la Camera ha dato il via libera al progetto di legge di depenalizzazione dell'aborto. Determinanti i voti degli indecisi. Alla fine termina 129 a 125 con una sola astensione. Ora la palla passa al Senato. Ma è una legge che il presidente cattolico Macri ha dovuto accettere a causa delle imposizioni della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale che sono i principali creditori del Paese. Anche la Chiesa, a parte alcune eccezioni come il vescovo Aguer, si è mostrata timida.
"Morte cerebrale una scusa, pensate ai malati come TK"
Il professore di Filosofia Paolo Becchi spiega alla Nuova BQ: «Nel ’68 una commissione stese un documento in cui si ammetteva che la vecchia definizione di morte era un ostacolo ai trapianti. Era un discorso utilitarista più che scientifico. Ma nel 1992 Troug e Fackler dimostrarono che i mezzi clinici usati per accertare la cessazione di tutte le funzioni dell’encefalo in realtà non riescono a farlo completamente. E che dire di Tk che visse 14 anni dopo la diagnosi di "morte cerebrale"?»
Da delitto a diritto. Contro la legge 194
Una carrellata di testimonianze che ci raccontano perchè la legge 194, che ha introdotto l'aborto legale in Italia, è una legge intrinsecamente ingiusta da cui scaturiscono infiniti mali per il singolo e per la società intera. Oggi più che mai è necessaria una battaglia culturale che ha come obiettivo finale la sua completa abrogazione .
Sopravvissute all'aborto, la verità più forte della finzione
In Argentina si avvicina il giorno della discussione in Parlamento del progetto di legge che depenalizza l'aborto. Si punta a convincere i 22 deputati indecisi. Come? Il fronte pro aborto ingaggia attrici che interpretano la parte di donne che hanno abortito dopo uno stupro. Senza finzione scenica invece i pro life che hanno dato voce alle donne e agli uomini sopravvissuti all'aborto perché dati in adozione.
«Visitai Alfie: il problema è la "morte cerebrale"»
Da dove nasce l’approccio medico svelato al mondo in maniera palese dal piccolo Alfie Evans? La risposta per il dottor Paul Byrne, neonatologo di fama internazionale, che nel dicembre del 2017 visitò il piccolo, è chiara: «Anche se Alfie non fu dichiarato cerebralmente morto, tutto nasce dalla definizione di "morte cerebrale". Una visione per cui la vita è misurata sulla quantità di funzioni dell'encefalo».
«I VISITED ALFIE: THE PROBLEM IS "BRAIN DEATH"»
Morte cerebrale e trapianti, ancora scontri nella Chiesa
Il mercato miliardario di organi, i parametri della vita fondati non più sulla sua oggettività ontologica, ma sulla funzionalità e infine il risveglio, pochi giorni dopo la morte di Alfie, di un 13enne giudicato cerebralmente morto, hanno risollevato il problema della "morte cerebrale". Ma cosa dice la Chiesa? E come si comportano i medici cattolici in caso di espianti? Dopo 50 anni dal paradigma che mutò la morte, il dibattito è ancora aperto.
- L'ANOMALIA DEL PORTOGALLO CHE BOCCIA L'EUTANASIA, di Marco Respinti