Libertà allo specchio: l'eutanasia si auto-giustifica
Giovanni Fornero ha presentato la sua tesi a favore dell'eutanasia in "Indisponibilità e disponibilità della vita: una difesa filosofico-giuridica del suicidio assistito e dell’eutanasia volontaria". Il filosofo ritiene che l'eutanasia sia legittima perché è una scelta libera. Ma su cosa poggia la libertà di farsi uccidere? Su sé stessa. E qui si entra in un circolo vizioso.
“Due padri”, la Cassazione passa la palla alla Consulta
Due italiani si “sposano” in Canada, ottengono un figlio con l’utero in affitto e chiedono di essere riconosciuti entrambi come genitori in Italia. Le carte arrivano fino in Cassazione, che chiama in causa la Corte costituzionale suggerendo, tra le righe dell’ordinanza, di legittimare la situazione di fatto anche se contro legge. Così muore il diritto.
Slovacchia controcorrente: politica pro famiglia e vita
Slovacchia. Il nuovo esecutivo di Igor Matovič, dopo la vittoria del 29 febbraio, ha ottenuto la fiducia parlamentare per implementare il suo programma. Il governo ha escluso l'aborto dai "servizi essenziali" da tutelare durante l'epidemia. Intervista alla deputata Anna Zaborska, campionessa della causa pro-life sia in Europa che in patria.
“Il virus è...anzi no”. La scienza ha dei limiti
Il dibattito scientifico sul Covid-19 esprime una variabile di giudizi spesso in antitesi tra loro. Questo ci fa comprendere pregi e difetti del sapere scientifico. Non dobbiamo stupirci. Dobbiamo invece stupirci dello scientismo che considera il sapere delle scienze naturali come sempre oggettivo, valido, certo, irriformabile e inconfutabile.
Aborto casalingo, i vescovi scozzesi denunciano l’ideologia
Anche in Scozia, in tempo di Covid, prevista la spedizione di pillole per abortire a casa. Protesta la Conferenza episcopale: si banalizza ancora di più la soppressione dei nascituri e aumentano i rischi, fisici e psichici, per le donne. Dunque, «una questione di ideologia», che smaschera le menzogne usate per decenni dalla propaganda abortista.
Eutanasia su dementi, una sentenza da piano inclinato
Insieme ai problemi morali, alimenta la confusione la sentenza della Corte Suprema olandese di consentire l’eutanasia su pazienti affetti da demenza e incapaci di esprimere il loro parere. La Corte lascia ai medici l’interpretazione delle dichiarazioni scritte, accrescendo i loro dubbi. Comunque, c’è il forte timore che in generale questa decisione non porterà a un declino dei casi di eutanasia e suicidio assistito.
Covid, se ora si può neutralizzare vanno rimosse le restrizioni
Sebbene la notizia sia poco pubblicizzata, è ormai chiaro come il virus agisce sull'organismo e fa danni. Il che comporta che i danni siano curabili, anche a casa e con farmaci a basso costo. Sarebbe pertanto opportuno che qualcuno dicesse: scusate, ci eravamo sbagliati.
Olanda: sì all'eutanasia dei dementi
Si può procedere con l'omicidio di persone affette da demenza. È lo sconvolgente verdetto della Corte Suprema olandese che è partita da un caso in cui una donna è stata uccisa senza il suo parere mentre la figlia e il marito la tenevano ferma: i giudici hanno confermato che «l'eutanasia si può attuare anche quando il paziente è incapace di esprimere la sua volontà».
Aborto, se anche i vescovi travisano l’Evangelium Vitae
Di fronte all’estremo regime abortista entrato in vigore il 31 marzo, i vescovi dell’Irlanda del Nord hanno suggerito ai parlamentari di fare riferimento a una legge del 2019 ed emanare nuove norme. Ma già quella legge era malvagia ed è all’origine dell’attuale normativa. Si è intesa male l’Evangelium Vitae, quando invece i vescovi avrebbero dovuto indicare la verità.
Terapie intensive, perché il criterio clinico è giusto
Se in tempo di pandemia c’è un solo letto per due pazienti, con pari urgenza, chi scegliere? Il Comitato Nazionale per la Bioetica ha pubblicato un parere per spiegare che il criterio clinico è «il più adeguato punto di riferimento». Si basa su due elementi, l’appropriatezza clinica e l’attualità, con il fine di massimizzare i benefici. Un approccio che respinge criteri a priori, come l’età, e 'risponde' alle famigerate raccomandazioni della SIAARTI.
Polonia, sfuma il divieto all’aborto eugenetico
Rinviata a data da destinarsi la seconda lettura della proposta di iniziativa popolare che mirava a vietare gli aborti per disabilità nei nascituri. Ai legislatori polacchi è mancato il coraggio. E ancora una volta le pressioni internazionali delle lobby pro aborto, da Amnesty a Ippf, hanno avuto la meglio.
Più di 100 Ong guidano l’assalto alla vita innocente
Una lettera aperta di oltre 100 potenti Ong nazionali e internazionali (Human Rights Watch, Amnesty, Cgil, ecc.) chiede ai governi europei di autorizzare gli aborti via Internet o telefono e inviare a casa le pillole abortive. Negli stessi giorni diverse associazioni di bambini, tra cui Save the Children, hanno chiesto all’Ue di trattare come prioritaria in questa pandemia la «salute riproduttiva». Insomma, diritti “umani” per tutti, ma non per i nascituri.