Fango sulla Lega, ma le altre "grane" non fanno notizia
La vicenda che coinvolge Luca Morisi potrebbe avere conseguenze pesanti sull’esito del voto, con un drastico calo di consensi per il Carroccio. Ma il linciaggio mediatico che sta subendo Morisi appare sproporzionato e fa passare in secondo piano altre "grane" giudiziarie riguardanti altri personaggi politici, legati invece a doppio filo a persone sotto processo o in odore di conflitto di interessi. I casi Renzi e Conte.
Giustizia ad orologeria per Morisi, la "Bestia" della Lega
Proprio nella settimana decisiva della campagna elettorale, la procura di Verona apre un fascicolo su Luca Morisi. È accusato di spaccio di droga. L'uomo a capo della comunicazione della Lega e artefice della strategia comunicativa di Salvini ha ammesso la colpa, chiesto scusa e dato le dimissioni. La Lega, già in difficoltà, incassa il colpo.
Museruola ai virologi? Sempre pericoloso censurare
Arrivano le restrizioni anche per i virologi. Un ordine del giorno della Camera propone limiti alla libertà di espressione dei virologi, responsabili dell'infodemia che dura da un anno e mezzo. Le proteste dei virologi, che parlano di fascismo dopo che hanno dominato la scena, sono surreali. Ma la censura è sempre pericolosa.
Prodi, con un libro, ritenta la scalata al Quirinale
Romano Prodi non ha mai digerito la sua mancata elezione a Presidente della Repubblica nel 2013. Per il prossimo voto, nel 2022, si dice ufficialmente disinteressato. Ma intanto pubblica un libro autobiografico, Strana vita, la mia ricco di messaggi e di stoccate ai rivali di sinistra. E questo potrebbe essere il suo biglietto per ritentare la scalata.
Il centrodestra vuole perdere tutte le città
Paradosso: il centrodestra è dato in vantaggio in tutti i sondaggi nazionali, ma nelle prossime elezioni amministrative perderà, ormai quasi certamente, Milano, Roma, Bologna, Napoli e forse Torino. Perché? Intanto perché la sinistra (e i 5Stelle) già governa tutte le grandi città. Poi perché il centrodestra si è diviso sempre di più.
Caos scuola, Governo contraddittorio
Ritardi e inefficienze nel controllo dei green pass, prof assenti, questione trasporti mai risolta: la contraddittorietà delle misure adottate dal Governo rischia di produrre effetti nefasti sulle scuole e in particolare sulle nuove generazioni, in bilico tra ritorno alla normalità e altre sospensioni del diritto allo studio.
La pandemia della mala informazione scientifica
Notizie di bassa qualità scientifica sono purtroppo all'ordine del giorno da quando è iniziata la pandemia di Covid. I giornalisti preferiscono insultare i non vaccinati, anche sui social, con buona pace della deontologia. La comunicazione istituzionale latita (Brusaferro dove è?) e i virologi si contraddicono sulla durata dei vaccini.
Schermaglie sul green pass, ma la Lega guarda al Colle
Il Carroccio ha prima ritirato tutti i suoi emendamenti sul green pass e poi votato, invano, con Fratelli d’Italia. Salvini tenta di recuperare terreno sulla Meloni e di far pesare i suoi voti per Draghi al Quirinale. Con l’idea di andare a elezioni anticipate, che non dispiacerebbero nemmeno a Letta e Conte.
La finta democrazia dei partiti e dei loro leader
Pullulano fondazioni, task force, osservatori, scuole di formazione politica riconducibili sempre e comunque ai leader di partito e ai capicorrente, quindi con il vizio originario e inestirpabile di essere figli di uno spudorato verticismo. Come quello di Letta che alla festa dell'Unità annuncia la nascita di un "Osservatorio" per la rinascita del Pd.
Ed ora Draghi sdogana direttamente l'obbligo vaccinale
Il premier Mario Draghi, in conferenza stampa, ha fugato i dubbi residui. Si va verso l’obbligo vaccinale e verso la terza dose, “Aifa ed Ema permettendo”, ha chiarito il Presidente del consiglio. Fin da subito, però, verrà esteso ad altri settori lavorativi, pubblici e privati, l’obbligo del green pass
Il Pd nasconde il suo volto nelle prossime elezioni
Persino il segretario Enrico Letta, candidato a Siena, nasconde il simbolo del Partito Democratico nelle prossime elezioni amministrative. Non vuole rischiare, perché i senesi vedono nel Pd il responsabile della rovina del Monte dei Paschi e perché la sinistra è divisa. C'è aria di crisi di identità, compreso il governatore Emiliano che elogia Salvini.
I partiti che puntano al secondo Mattarella
Sergio Mattarella, a Ventotene, pronuncia un discorso politico più del solito. Che sia un modo per candidarsi? Anche ammettendo che non voglia, come dice, i partiti della maggioranza (tutti, tranne FdI) hanno forti interessi nel tenerlo al Quirinale per un secondo mandato. Anche per lasciare Draghi nella sua posizione di premier.