La parabola di Leone
Il caso dell'on. Antonio Leone, relatore del PdL sulla legge contro l'omofobia. Prima aveva attirato le ire della lobby gay. Poi si è distinto come politico "super partes". Infine ha dato le dimissioni da relatore, contrario all'emendamento "anti-razzista" di Walter Verini.
Una pagina nera per il Parlamento
Respinte le pregiudiziali di costituzionalità per la legge sull'omofobia, dibattito ancora strozzato, il Pdl si spacca.
Omofobia, partiti sull'orlo di una crisi di nervi
Voto sugli emendamenti rinviato e caos nei partiti: per la pregiudiziale di costituzionalità tre quarti dei deputati Pdl si ribellano.
- Cinque domande ai deputati, di M. Introvigne
- Una giornata nera per il Parlamento, di G. Amato
Cinque domande ai parlamentari favorevoli
Egregio parlamentare, il voto di cento deputati di tutti gli schieramenti a favore della pregiudiziale di incostituzionalità relativa alla legge sull'omofobia dimostra che questa legge costituisce un problema. Mi rivolgo a Lei, che ha votato contro la pregiudiziale e si appresta ora a votare a favore della legge, chiedendoLe rispettosamente di rispondere, davanti alla Sua coscienza ma anche ai Suoi elettori, a cinque semplici domande....
Pd e Pdl: chi vuole davvero le elezioni anticipate
I politici si rendono conto di quanto potrebbe essere letale per la nostra economia un'improvvisa crisi di governo, eppure esiste una voglia di voto anticipato che taglia trasversalmente tutti gli schieramenti.
"Omofobia", primo passo verso i matrimoni omosessuali
Questa settimana ricomincia, in Parlamento, il dibattito sulla legge contro l'omofobia. L'onorevole Scalfarotto, suo relatore, lo ha detto chiaro e tondo: è solo il primo passo verso i matrimoni gay. Una volta passata la legge, la Chiesa non potrà più "discriminare".
La Kyenge dà i numeri... al posto dei genitori
Sostituire a "padre" e "madre", la dicitura "genitore 1" e "genitore 2". Questa è la neolingua proposta dalla delegata ai diritti civili di Venezia e appoggiata dal ministro Cécile Kyenge. Rivolta di PdL e Lega contro chi nega la natura.
Renzi o Letta? Nessuno difende i principi non negoziabili
Renzi o Letta? Non è questa la contrapposizione che conta. Da un punto di vista cattolico ci si deve piuttosto chiedere quale leader, all'interno del Partito Democratico, difenda i principi non negoziabili. Una prima risposta è: nessuno.
I nuovi senatori, una scelta faziosa
Ma era proprio necessario nominare quattro nuovi senatori a vita in un periodo di spending review e antipolitica ruggente? Il presidente ha compiuto questa scelta più per motivi politici che per altro. Per fortuna che era imparziale.
Via l’Imu, ora pagheremo più tasse
Sparita l'odiosa imposta sulla casa, rischiamo di pagare ancora più tasse, se i tagli sulla spesa pubblica non saranno sufficienti. Avremo regole più complesse. Difficilmente avremo più federalismo. Quasi certamente finiremo per pagare di più.
Il nuovo Monopoli che non piace al Pd
Nella nuova edizione del gioco Monopoli, alberghi e case sono stati sostituiti da azioni e obbligazioni, suscitando l'ira di alcuni esponenti del Pd, che lo ritengono diseducativo, in quanto alleverebbe una generazione di squali da Borsa.
Ecco perché non sarà Berlusconi a far cadere Letta
Al vertice di Arcore avrebbero vinto le colombe, figli del Cavaliere in testa, che hanno fatto prevalere le ragioni delle aziende di famiglia, avvantaggiate dal governo di larghe intese. Intanto nel centro-destra si pensa al dopo-Berlusconi.