Il cardinal Baltazar Porras: "Urge un governo democratico per il Venezuela"
“Per uscire da questo regime senza speranza abbiamo bisogno, quanto prima, di un governo nazionale di transizione, che adotti in maniera straordinaria misure di emergenza e convochi elezioni democratiche”. È stato l’appello del cardinale venezuelano Baltazar Porras Cardoso, a Rimini, nel corso dell'incontro “Il Venezuela muore tra silenzi e bugie”. Baltazar Porras passa in rassegna i mali dell'ideologia che opprime il paese, sino al suo peccato strutturale.
Sull'immigrazione i paesi dell'Est sono più pratici
Italia e Ue farebbero meglio a non sottovalutare i partner dell’Europa centro orientale del Gruppo Visegrad, che rifiutano di accogliere migranti illegali e persino i ricollocamenti previsti dalla Ue che riguardano solo le nazionalità a cui Bruxelles riconosce il diritto all’asilo. Invece il nostro governo reagisce con stizza.
Da Gerusalemme dilaga la rivolta musulmana
Dopo Gerusalemme, gli insediamenti ebraici in Cisgiordania e le città arabe nel nord di Israele, adesso la violenza dilaga anche oltre il confine, con un attentato all'ambasciata israeliana di Amman, nel luogo della possibile mediazione. Mediazione difficile, perché a guidare la rivolta musulmana, stavolta, è direttamente il Waqf, l'autorità religiosa che amministra le moschee.
Macron si aggiudica la Libia E l'Italia è esclusa
Non è ancora una notizia ufficiale, ma i media arabi la danno per certa: sarà Macron a ospitare a Parigi un vertice fra i capi delle due principali fazioni della guerra civile libica: il premier Serraj e il generale Haftar. Probabilmente non verranno ottenuti risultati immediati, ma intanto Parigi vanterà il primato di aver riunito i vertici delle due parti in guerra. Mentre all'Italia è finora riservato un ruolo di gregario. Per mancanza di coraggio del nostro governo, soprattutto.
Torna l'incubo di una nuova stagione di violenza
Sfocia in tragedia il braccio di ferro per l'installazione di metal detector israeliani all'ingresso della Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, misura di sicurezza adottata dopo l'attentato della settimana scorsa. Fallisce il compromesso proposto dagli Usa: impiegare altri dispositivi mobili che non violassero la sovranità del luogo sacro musulmano. Non è il metal detector in sé a provocare lo scontro, ma l'affermazione di sovranità. E puntualmente lo scontro è scoppiato il venerdì di preghiera: 6 morti e 300 feriti.
Gli Usa vietano di visitare il paradiso comunista
Con un provvedimento preso dal Dipartimento di Stato Usa, i cittadini americani non potranno più entrare in Corea del Nord. E' una misura presa dopo la morte di Otto Warmbier, lo studente finito in carcere e poi entrato in coma, morto il mese scorso. I rischi per un viaggio in Corea del Nord, l'ultimo regime stalinista, sono noti da tempo. Nonostante tutto sono sottovalutati da chi è attratto dal fascino dei proibito.
Sanità Usa: sussidiarietà contro solidarietà
E' naufragata nel Senato degli Stati Uniti, per assenza di accordo fra i Repubblicani, la riforma della sanità. Il succo del dibattito, al di là delle false rappresentazioni ideologiche, è solo uno: è uno scontro fra una sanità basata sul principio di solidarietà (Obamacare) e una su quello di sussidiarietà (la riforma repubblicana).
Gerusalemme, una pentola a pressione che scoppia
Una pentola a pressione pronta a scoppiare. Così appare la lite sulla Spianata delle Moschee/Monte del Tempio a Gerusalemme. Dopo l'ultimo attentato, il governo Netanyahu ha deciso di installarvi dei metal detector. Misura apparentemente di buon senso, ma così viola la sovranità del Waqf sul luogo sacro musulmano. E gli scontri stanno dilagando...
I venezuelani dicono "No" a Maduro Referendum dell'opposizione e violenza di regime
Venezuela: una consultazione popolare per dire “No” alla riforma costituzionale del Venezuela. Si è votato in patria e all’estero (anche in Italia) in circa 2000 seggi. Hanno partecipato al voto più di 7 milioni di venezuelani. I vescovi sostengono il referendum, vinto in modo quasi unanime dall'opposizione. I colectivos fedeli a Maduro reagiscono con violenza: spari sui votanti in una chiesa di Catia, due morti.
Dall'Europa: stop all'immigrazione con la contraccezione
Macron ha spiegato che il problema del mancato sviluppo dell'Africa sono i troppi figli. Il ministro danese Tornaes ha detto che occorre impegnarsi per ridurre le nascite e fermare i flussi immigratori con i contraccettivi. Ma gli africani si ribellano: "Siamo contro l'aborto, quello che ci serve sono aiuti sanitari, alimentari ed educativi"
Gerusalemme Quei luoghi santi strumentalizzati dal terrore
A Gerusalemme è da sempre il luogo più conteso il recinto sacro, la Spianata delle Moschee per i musulmani, il Monte del Tempio sopra il Muro del Pianto per gli ebrei. Ieri un gruppo di terroristi arabi israeliani di Umm al Fahm (epicentro dell'islamismo in Israele) ha ucciso due poliziotti. Mirano evidentemente a far divampare l'incendio da dove ha sempre avuto origine.
La tragedia di Marawi, città in mano agli jihadisti
La battaglia per Marawi è iniziata il 23 maggio e non è finita più. Nell'isola di Mindanao, nel Sud delle Filippine: poche centinaia di jihadisti determinati, due mesi di scontro, centinaia di morti, centinaia di migliaia profughi interni. Basta una piccola minoranza fanatica di una minoranza bellicosa di una minoranza islamica per mettere in ginocchio un pezzo di paese.