Triptorelina come blocca-pubertà, è tempo di dire basta
Governo e Aifa procederanno a una rivalutazione dell’uso off-label della triptorelina per il trattamento della “disforia di genere”. Traballa la rimborsabilità. Determinanti gli scandali e i pericoli per bambini e ragazzi. Ripercorriamo i passi che hanno portato a questo primo ripensamento.
- Il dossier sulla triptorelina
- Psichiatri mettono in guardia sul "cambio di sesso", di T. Scandroglio
Ormoni blocca-pubertà, un buon freno dall’Inghilterra
Una conferma dall’Nhs: gli ormoni soppressori della pubertà «non sono disponibili come opzione terapeutica di routine», perché mancano prove di sicurezza ed efficacia. Sarebbe servito uno stop totale. Ma è un buon segnale, che va colto anche dall’Italia.
Baby trans, gli studi confermano: la transizione fa danni
L’Institute for Research & Evaluation (USA) pubblica un documento sui danni dei trattamenti ormonali per bambini e adolescenti. Cinque i punti sottolineati, tra cui il peso dei fattori sociali che inducono a identificarsi in un trans. Intanto, in Italia, la Società Psicoanalitica avverte sulla pericolosità dei farmaci blocca-pubertà.
Bambini, trans per forza: il caso inglese insegna
Un’inchiesta del Times rivela che 5 medici si sono licenziati dall’unica clinica britannica per la “riassegnazione del genere” lamentando gli esperimenti irresponsabili fatti su centinaia di bambini e ragazzi, sbrigativamente diagnosticati come “transgender” e indirizzati verso dannosi trattamenti ormonali. Uno scenario che fa pensare all’Italia e al via libera ufficiale alla triptorelina come farmaco blocca-pubertà.
Mai lecito “cambiare” sesso: l’uomo è corpo e anima
Le persone con il disturbo della cosiddetta disforia di genere sperimentano una profonda sofferenza e hanno bisogno del nostro amore fraterno. In nessun modo si è loro di aiuto facendo sì che distruggano organi sani, né bloccandone la pubertà con farmaci come la triptorelina. La medicina deve rispettare la corporeità. E la Chiesa insegna che la persona è «corpore et anima unus» (Gaudium et spes), unione inscindibile di anima e corpo, che quindi è sempre illecito manipolare.
«Vi spiego come funziona la fabbrica dei transgender»
La somministrazione del farmaco blocca-pubertà in casi circoscritti è una pura illusione, basta vedere come funzionano i centri per la riassegnazione sessuale. Lo racconta a La Nuova BQ il padre di un ragazzo transgender, che ha toccato con mano la realtà dell'ospedale Niguarda: parlano di "sbarramento", di colloqui approfonditi con psichiatri e psicologi, ma «a mio figlio hanno iniziato il trattamento di ormoni già alla seconda seduta con lo psicologo, e malgrado il parere negativo di altri medici». Tutto il sistema è orientato a favorire la transizione di genere. E ora si punta ai bambini, iniziando con la triptorelina, perché su di loro la transizione è più efficace.
- CHIESA E TRANS, IL VIZIETTO DI AVVENIRE
- TRIPTORELINA, UN ASSE BASSETTI-MORRESI?
- DOSSIER: IL FARMACO BLOCCA-PUBERTA'
Chiesa e trans, il vizietto di Avvenire
Avvenire insiste nel sostenere che la Chiesa non ha detto ancora nulla sulla riassegnazione sessuale. La Nuova BQ aveva già smentito questa affermazione con citazioni di Scrittura e magistero. Riproproniamo quel brano.
Triptorelina, le domande a cui Avvenire non sa rispondere
È lecito moralmente "cambiare sesso"? Cosa dicono la Scrittura e il Magistero su riassegnazione del sesso e transessualismo? Ed è lecito bloccare la pubertà senza cambiare sesso? Un lungo articolo di Avvenire sostiene che le risposte a queste domande siano ancora da trovare, ma non è così: legge naturale e Magistero della Chiesa sono già chiari al riguardo.
- IL PADRONE CHIAMA, "AVVENIRE" SI RIMANGIA TUTTO, di Riccardo Cascioli
- REGNO UNITO, CAMBIO DI SESSO OBBLIGATORIO, di Ermes Dovico
Farmaco blocca-pubertà, ebbene sì: nulla osta dal Vaticano
Polemiche e tentativi di buttarla "in caciara": ripercorriamo gli avvenimenti che hanno portato alla erogazione della Triptorelina a carico del Servizio Sanitario Nazionale. La foglia di fico del Comitato Nazionale di Bioetica e il silenzio-assenso delle istituzioni vaticane.
Vaticano apre a farmaco blocca-pubertà. Così tradisce la Chiesa
Un sostegno alla decisione dello Stato italiano di inserire il farmaco blocca-pubertà tra quelli erogabili dal Servizio Sanitario Nazionale, arriva clamorosamente da Vatican News, portale ufficiale dell'informazione vaticana, e dalla bioeticista Laura Palazzani, membro della Pontificia Accademia per la Vita. Leggiamo affermazioni che privilegiano il desiderio alla vocazione, ribaltando completamente l'antropologia cattolica. E invece di interrogarsi sulle cause del disagio degli adolescenti offrono un farmaco: un materialismo positivista negazione del cattolicesimo. È questo che si insegna nelle Università cattoliche?
- VATICAN CLEARS THE WAY TO SEX CHANGE DRUGS (English version)
- È UN ABUSO SUI MINORI, di Silvana De Mari
Omaggio al gender, via libera al farmaco blocca-pubertà
Sulla Gazzetta Ufficiale la notizia che la triptorelina sarà a totale carico del Servizio sanitario nazionale «in casi selezionati in cui la pubertà sia incongruente con l’identità di genere». L’ennesimo ossequio all’ideologia Lgbt, che non tiene conto dei rischi per la salute e contribuirà a ignorare ancora di più il dato morale, avallando qualunque percezione del minore.
Farmaco blocca-pubertà: via libera con il sì dei cattolici
Nel 2013 l’ospedale Careggi di Firenze chiese il via libera per l’utilizzo di farmaci in grado d'inibire la pubertà, ma scoppiò una polemica. Ora il Comitato nazionale di bioetica dà l'ok all'utilizzo della triptorelina, grazie anche alla sua componente cattolica (meno un voto contrario), come fecero quegli "esperti" che abbracciarono l'eugenetica nazista. Ma basta guardare all'estero per comprendere i danni fatti da chi pensa di curare un disturbo mentale violentando il corpo dei bambini.